Zaire: i rivoltosi in difficoltà La Francia ritira i suoi aerei

Zaire: i rivoltosi in difficoltà La Francia ritira i suoi aerei In linea nel Shaba le truppe mandate dal Marocco Zaire: i rivoltosi in difficoltà La Francia ritira i suoi aerei Secondo fonti zairesi i regolari hanno rovesciato la situazione, sinora favorevole ai ribelli (Nostro servizio particolare) Kinshasa, 17 aprile. Violenti scontri nella provincia di Shaba, nello Zaire meridionale: secondo fonti militari, le forze di Mobutu appoggiate da contingenti marocchini stanno rovesciando la situazione che sinora sembrava favorevole agli invasori. L'agenzia di stampa zairese Azap afferma che le truppe regolari hanno recuperato dopo la battaglia un importante quantitativo di armi, equipaggiamento e documenti. I rivoltosi katanghesi — aggiunge l'agenzia — hanno la- sciato sul terreno numerosi feriti, uno dei quali, preso prigioniero è stato sottoposto a interrogatorio: le sue dichiarazioni potranno riservare sorprese per quanto riguarda le implicazioni e le complicità nella guerra in atto nello Shaba. L'agenzia Azap sostiene che gli insorti sono costretti a retrocedere, ma dichiara anche che il presidente Mobutu, interrogato in merito alle notìzie sui successi, non ha voluto né confermare né smentire e si è limitato a dire di essere ottimista. In un dispaccio proveniente da Kolwezi. l'agenzìa scrìve poi che 1500 militari inviati dal Marocco sono entrati ieri sera in linea, combattendo a fianco delle forze governative e dando un apporto decisivo per le sorti degli scontri in corso. Secondo fonti dello Zaire, è ormai certo che la forza d'invasione è composta da ex gendarmi del Katanga fuggiti in Angola all'inizio degli Anni 60 dopo la sconfitta del tentativo dì Ciombé per portare il Katanga all'indipendenza. Lo Zaire sostiene anche che gli insorti hanno attraversato il confine con la connivenza del governo angolano, dei cubani e dei sovietici. Angola, Cuba e Urss smentiscono però di es- sere coinvolti negli avvenimenti nello Zaire. Il ministro degli Esteri dello Zaire, Nguza Karl i Bond, ha avuto ieri colloqui con gli ambasciatori dei paesi Cee. Secondo Z'Azap, il ministro ha riferito ai diplomatici in merito all'invasione in atto in previsione della riunione che i ministri degli Esteri della Cee terranno a Londra la settimana prossima. I ministri discuteranno la situazione alla luce del viaggio compiuto in Africa meridionale dal ministro degli Esteri britannico David Owen. Intanto il segretario generale dell'Oua (Organizzazione per l'unità africana) William Eteki Mboumoua si è recato oggi a Luanda per una missione volta a trovare «una soluzione africana» alla crisi nello Zaire. Un comunicato Oua sottolinea che «vi è il grave pericolo di una possibilità di internazionalizzazione della crisi nello Zaire». Parigi, 17 aprile. Il portavoce dell'Eliseo, ha annunciato oggi che «tutti gli aerei francesi utilizzati per il trasporto di materiale nello Zaire hanno concluso la loro missione e hanno lasciato il territorio zairese sabato sera, alle 22,30». La nota ufficiale prosegue citando «le felicitazioni» del presidente della Repubblica agli equipaggi, «per la discrezione, la competenza e la precisione con cui hanno assolto la loro missione». Esattamente una settimana fa, l'Eliseo aveva diramato l'annuncio della missione francese, in risposta a una duplice richiesta avanzata dallo Zaire e dal Marocco. Per circa dieci giorni, una squadra di dieci Transall e un DC 8 dell'aviazione militare, a cui si sono poi aggiunti un paio di aerei da trasporto dell'Air France e dell'Uta, hanno istituito un ponte aereo fra le basi marocchine di Agadir e Rabat e gli aeroporti zairesi di Kinshasa e Kolwezi. Gli aerei francesi hanno trasportato armamenti e mezzi di comunicazine del contin- gente di 1500 soldati inviati dal Marocco per aiutare Veseroito dello Zaire a fronteggiare l'infiltrazione degli ex «gendarmi katanghesi» provenienti dall'Angola nella provìncia dello Shaba. In un'intervista alla radio francese diffusa oggi, un pilota dei Transall ha negato che gli aerei francesi abbiano trasportato direttamente le truppe marocchine. «Gli unici uomini che abbiamo avuto a bordo erano i piloti dei mezzi di trasporto, indispensabili per scaricare il materiale», ha sostenuto l'aviatore. Nell'appoggio logistico fornito dalla Francia allo Zaire si parlerà il 20 e il 21 aprile al vertice franco-africano di Dakar, al quale parteciperà il presidente Giscard d'Estaing. Oggi il leader del pcf Georges Marchais in un'intervista alla radio ha definito la missione dei Transall «un impegno della Francia in un conflitto interno, un intervento negli affari interni d'un popolo e una flagrante violazione della costituzione francese». / comunisti francesi sostengono che i combattimenti nello Shaba sono un affare interno dello Zaire, non provocato da alcuna intromissione esterna (cubano-angolana) come ritiene invece il governo francese. p. pat.

Persone citate: David Owen, Georges Marchais, Giscard D'estaing, Shaba, William Eteki Mboumoua