Il Cesena sbaglia un rigore e poi il Napoli lo condanna di Giulio Accatino

Il Cesena sbaglia un rigore e poi il Napoli lo condanna Il Cesena sbaglia un rigore e poi il Napoli lo condanna (Dal nostro inviato speciale) Cesena, 3 aprile. Il Napoli rischia con una tattica incredibilmente rinunciataria, poi passa con due gol stupendi realizzati dai suoi due attaccanti veri, I soli messi in campo da Pesaola. Sono due gol che bruciano le ultime speranze del Cesena di evitare la retrocessione. La vittoria serve al Napoli per appaiarsi alla Fiorentina al terzo posto della classifica, e serve anche per incontrare con II morale alle stel- le I « terribili » belgi dell'Anderlecht per la prima partita di semifinale della Coppa delle Coppe. Perché è proprio al match di mercoledì pomeriggio che guardano oggi gli azzurri di Pesaola. Per loro il campionato ha detto tutto o quasi tutto. Il terzo posto o un « posto Uefa » è il massimo traguardo, e pensiamo che sia ormai un traguardo raggiunto. Attendendo l'Anderlecht Pesaola prende oggi le sue decisioni: lascia a riposo Chlarugi con la scusa di un leggero malanno muscolare, e tiene in panchina anche Massa, dichiarandolo « raffreddato ». Poi Massa gioca in finale del match e corre come un grillo. Segno che Pesaola pensa alla Coppa e presenta a Cesena una formazione imbottita di tanti centrocampisti quasi per costruire una insuperabile ragnatela a ridosso del difensori: mette Vinazzanl che è un mediano nel ruolo di ala destra; ripresenta Orlandini come Interno; preferisce, con compiti di mediano di spinta, 'I terzino La Palma. Contro un Napoli così protetto, il Cesena stenta a trovare la posizione. La squadra romagnola ha una voglia matta di vincere per coltivare le ultime speranze di salvezza, ed attacca con tutta la foga di cui è capace. Frustalupi — almeno all'Inizio — è saggio nel ruolo di suggeritore, Rognoni sta più avanti del solito per affiancare le punte che sono Macchi e Palese. Ma la volontà non basta. Gli ospiti chiudono i corridoi ed è difficile avvicinarsi a Carmignani. I tentativi sono frequenti, ma quasi mai efficaci. In contropiede dilagano Speggiorin e Savoldi. I due non sono In giornata buona, ma hanno larghi corridoi a disposizione e li percorrono tentando la sorpresa. Già al primo minuto, su suggerimento di Or land ini, Speggiorin ha la porta spalancata davanti, ma sbaglia la conclusione e Boranga può parare. Il Cesena attacca, Il Napoli si difende, ed arriviamo al 18'. Avanza anche Oddi, lo stopper: centra un pallone, che Juliano intercetta con un braccio. Fallo netto. Gussoni indica II disco del rigore. Batte Frustalupi di piatto, Carmignani intuisce e respinge permettendo a Bruscolottl di liberare. La prova che per II Cesena non c'è speranza si ha sul finire del tempo, quando Palese calcia a rete In diagonale. Carmignani ormai è fuori porta, ma la palla finisce a lato. Nel bel mezzo dell'offensiva romagnola, viene II primo gol del Napoli. E' un gol stupendo: da poco è entrato Massa al posto di Orlandini ed il gioco del Napoli prende quota anche In avanti. Proprio Massa allunga a Speggiorin, impe gnato In azione offensiva. Il centro dell'ala è perfetto, come puntale è la zuccata di Savoldi. La palla fila nell'angolo alto senza che Boranga possa intervenire: uno a zero al 65'. Il colpo brucia le ultime speranze del Cesena, che rinuncia a lottare. Passano pochi minuti ed è Speggiorin a segnare ancora con un tiro diagonale da oltre venticinque metri. Qui Boranga è in difetto, troppo fuori dai pali per intervenire. Fa due a zero e siamo al 74'. La partita è praticamente finita. Il Napoli controlla, non spreca energie superflue. Fra tre giorni arrivano al «San Paolo» I belgi dell'Anderlecht. Inutile rischiare. La gente di Romagna non ha neppure la forza di protestare. Vede i suoi andare nettamente alla deriva e limita la contestazione a qualche fischio. Cesena ormai è terra di conquista. Alle scarse attitudini tecniche si aggiungono ora demoralizzazione e sconforto. Tentare Il recupero è praticamente impossibile. Giulio Accatino

Luoghi citati: Cesena, Massa, Romagna, San Paolo