Bearzot: "Un tempo a testa»
Bearzot: "Un tempo a testa» Per il et. decisive le marcature a centrocampo Bearzot: "Un tempo a testa» Enzo Bearzot e II derby. Il commissario della nazionale ha seguito con Interesse !e fasi dello scontro stradttadino. Indossava un « grigio spigato » ad un petto, e la buona disposizione dei giorni di grazia. Come di consueto si i messo a disposizione dei giornalisti, ha toccato molti argomenti, volutamente rifiutando giudizi sul singoli e sull'operato dell'arbitro. Il concetto-chiave sul derby, secondo Bearzot ò l'ossessionanto gioco di marcamenti a centrocampo: « Era Impensabile che una squadra prendesse decisamente il sopravvento sull'altra. Gli accoppiamenti, oltre ad essere stati preparati con molta cura a tavolino, in campo si sono rivelati asfissianti. Per cui se un giocatore andava via al diretto avversario ne veniva puntualmente atterrato. Nel termini della legalità, sia chiaro. Però tutto ciò ha reso frammentario il gioco, spezzandolo quasi sul nascere, Impedendo ogni possibilità di estetica e di spettacolo». — Derby falloso? La domanda gli viene rivolta quasi in coro. Alla quale il d. t. azzurro replica senza preoccuparsi dei dettagli: « Non direi gioco falloso, ma sano agonismo. Gli scontri diretti portano a questo; fatalmente. Sul piano atletico tutti hanno risposo ed à questo dato quello che più mi conforta. Dal derby inutile attendersi finezze stilistiche. Dunque equilibrio, con leggera supremazia del Toro nel primo tempo ed equilibrio con leggera supremazia bianconera nella ripresa ». Bearzot si allontana borbottando fra I denti una frase che abbiamo interpretato cosi: « Se si marca a tutto campo come hanno fatto granata e bianconeri vuol dire saper fare del sano e utile podismo ». a. car.
Persone citate: Bearzot, Enzo Bearzot
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