Accuse della «Pravda» a Carter «Distorce la realtà delle cose»

Accuse della «Pravda» a Carter «Distorce la realtà delle cose» Aperta polemica con il Presidente americano Accuse della «Pravda» a Carter «Distorce la realtà delle cose» Mosca, 3 aprile. L'Unione Sovietica ha oggi accusato il presidente Carter e il segretario di Stato Vance di compiere «indecenti tentativi dì dare una vernice dì rispettabilità» alla posizione assunta da parte americana durante i falliti negoziati della scorsa settimana sulla limitazione degli armamenti. L'accusa, mossa dalla «Pravda», è la più recente in una campagna mirante a mettere in cattiva luce l'amministrazione di Washington. «Si resta colpiti in quanto i negoziati erano a mala pena finiti quando il presidente Carter e il segretario di Stato Vance hanno rilasciato dichiarazioni che distorcevano la vera realtà delle cose», afferma nella rassegna settimanale di politica internazionale della «Pravda» il commentatore Mai Podkluchnikov. Secondo il giornale Carter e Vance vanno raccontando che gli Stati Uniti avevano proposto «il disarmo pressoché completo», e hanno «distorto» le dichiarazioni rilasciate, durante i colloqui, da Leonia1 Breznev. La «Pravda» ripete l'accusa sovietica a Carter di essersi rimangiato gl'impegni assunti nel 1974 a Vladivostok dal presidente Ford. Carter ha fatto due proposte sostanziali: apportare «profondi tagli» al «tetto» fissato a Vladivostok per le armi strategiche concesse alle due superpotenze, e includere nell'accordo nuovi sistemi di armi, oppure ratificare l'accordo di Vladivostok, ma posticipare la decisione sulle nuove armi. Breznev ha respinto entrambe le proposte. Le «Iszvestia» avevano accusato sabato sera Carter di avere avanzato due proposte le quali «unilateralmente violano» l'equilibrio strategico globale che, afferma il giornale, è la base di ogni accordo: «In entrambi i casi gli Stati Uniti stanno tentando di fare una grande politica basata sulla furbizia, sul loro tentativo di ingannare la controparte nei negoziati, e questa è già una cosa quanto mai indegna». I commenti, sia della «Pravda» che delle «Iszvestia», fanno seguito a un'insolita conferenza stampa fatta giovedì dal ministro degli Esteri sovietico, Gromiko, e tendono a suggerire che i «no» dellTJrss riflettono considerazioni tattiche, più che una svolta nella politica di Mosca verso Washington. «Ognuno sa — dice il commento della "Pravda" — che negli anni recenti l'Unione Sovietica ha fatto più di settanta proposte concrete miranti a attenuare la tensione internazionale, a salvaguardare la pace, a perseguire il disarmo e il miglioramento delle relazioni fra gli Stati». (Ansa - Upi)

Persone citate: Breznev, Gromiko

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti, Unione Sovietica, Washington