Arrestati 2 torinesi a Savigliano stavano per rapire un industriale

Arrestati 2 torinesi a Savigliano stavano per rapire un industriale I carabinieri preavvertiti dalla vittima designata Arrestati 2 torinesi a Savigliano stavano per rapire un industriale Luigi Origlia (tre aziende nel settore mobili) si era accorto nei giorni scorsi di essere seguito da una "Fulvia" rossa • I carabinieri hanno cominciato gli appostamenti (Dal nostro corrispondente) Savigliano, 3 aprile. E' stato sventato dai carabinieri un tentativo di sequestro. La vittima doveva essere l'industriale Luigi Origlia, 44 anni, residente a Savigliano in via Paolo Dovo 43, coniugato e padre di 4 figli. L'Origlia è contitolare di tre aziende del settore mobili: « Origlia », « Euroform » di Marene e « Euroarredamento » di Genola. Due persone sono state arrestate: Paolo Lazzari, 31 anni, residente a Collegno e Michele Rauti, 37 anni, di Torino (via Giacomo Dina 38). Due sbandati con numerosi anni di carcere alle spalle per reati contro il patrimonio. L'azione dei carabinieri, che ha evitato il sequestro, era stata studiata ed organizzata con cura. Tutto ha avuto inizio circa 15 giorni or sono. Luigi Origlia scopre che durante il tragitto quotidiano dalla sua abitazione alla fabbrica e viceversa (poco più di 500 metri) è tallonato da una « Fulvia coupé » rossa con due persone a bordo. Insospettito, avvisa il capitano dei carabinieri Biale, che fa mettere sotto sorveglianza la casa dell'industria¬ le. Un carabiniere staziona nei pressi e nota che i due controllano il giardino, girano nei garage, prendono appunti. Gli inquirenti decidono d'intervenire. Questa sera Luigi Origlia arriva dalla fabbrica alla gui¬ da della sua Bmw entra nel cortile del condominio dove abita e scende nel garage sotterraneo. In via Paolo Dovo si ferma la solita auto rossa. Scendono i due occupanti e si dirigono verso il box. I carabinieri intervengono con i mitra spianati. I banditi fuggono a piedi verso piazza d'Armi, distante appena un centinaio di metri. I militi li inseguono e li scoprono poco dopo nascosti in un cespuglio. Il brigadiere Lupo li ammanetta e li porta nella caserma di corso Vittorio Veneto. Qui vengono identificati ed arrestati per tentato sequestro di persona. Secondo gli inquirenti, i banditi erano pronti a rapire l'industriale: lo avrebbero atteso alle 21 quando, molto probabilmente, sarebbe uscito per raggiungere gli amici. Gli arrestati sono ora nel carcere di Saluzzo a disposizione del procuratore. Aldo Ignesti, mentre i carabinieri continuano le indagini per identificare i complici. Si presume che la banda avesse un basista a Savigliano. f. p.

Persone citate: Aldo Ignesti, Biale, Luigi Origlia, Michele Rauti, Paolo Lazzari

Luoghi citati: Collegno, Genola, Marene, Saluzzo, Savigliano, Torino