Madre e figlioletta muoiono asfissiate dallo scaldabagno

Madre e figlioletta muoiono asfissiate dallo scaldabagno Il dramma in un paesino del Bresciano Madre e figlioletta muoiono asfissiate dallo scaldabagno Brescia, 3 aprile. (m. v.) Una giovane mamma e la figlioletta di 2 anni sono morte asfissiate in uno stanzino da bagno. La disgrazia è avvenuta a Pisogne, un' centro industriale a nord del lago d'Iseo. Anna Spatti in Camossi, 24 anni, con la piccola Laura, si era recata da Darfo, a casa del padre Francesco Spatti, che gestisce un distributore di benzina a Pisogne, per la consueta visita di ogni settimana. La giovane, appena giunta, decideva di fare il bagno alla figlioletta. La mamma e la bambina entravano, nello stanzino e la donna accendeva uno scaldaacqua a gas. Per qualche minuto si è udito il chiacchierio provenire dal bagno, poi la sorella della signora Camossi, Gloria, non sentendo più alcun rumore apriva la porta. Anna Camossi era riversa nella vasca. Veniva dato l'allarme, accorrevano i carabinieri e soltanto allora con orrore ci si accorgeva che sul fondo della vasca c'era il corpo della bimba. Nessuno dei famigliari aveva pensato, in un primo tempo, che nel bagno ci fosse ancora la piccola Laura. Credevano che la bimba, dopo aver preso il bagno, fosse uscita di casa e si trovasse in cortile a giocare. I due cadaveri sono stati ricomposti in una stanza dell'appartamento dove è acca duta la disgrazia in attesa di più approfonditi accertamenti sulle cause della morte. Si ritiene che la morte sia stata causata per asfissia provocata dall'ossido di carbonio uscito dallo scaldabagno a gas probabilmente difettoso.

Persone citate: Anna Camossi, Anna Spatti, Bresciano Madre, Camossi, Francesco Spatti

Luoghi citati: Brescia, Pisogne