Piero Costa liberato ieri dalle Br di Giorgio Bidone

Piero Costa liberato ieri dalle Br Piero Costa liberato ieri dalle Br (Segue dalla 1" pagina) qualcosa di più, nel pomeriggio, dalla conferenza-stampa tenuta da un fratello del rapito, Andrea, e dall'avvocato Salvarezza, ma s'è trattato di particolari di non grande rilievo. Piero Costa ha saputo soltanto stamane della morte del padre, anche se lo aveva intuito durante la prigionìa. Inoltre, ha avuto l'immediata sensazione che il suo rapimento fosse a sfondo politico, né tardò ad averne conferma. La sua pri- gione, infine, è stata una ten- • da coperta di polistirolo \ montata nella stanza d'un appartamento. Durante la prigionia non ha tuttavia visto nulla perché bendato e sentito pochissimo, in quanto nelle orecchie gli erano stati infilati due auricolari collegati alla radio: ha sempre ascoltato musica, ma quando venivano trasmessi notiziari giornalistici, la radio veniva spenta. La liberazione di Piero Costa ha confermato che le supposizioni circa la matrice politica del rapimento erano esatte: le stesse «Brigate rosse» hanno rivendicato il sequestro ed il volantino, ad un primo esame, viene considerato attendibile. Le « Br » hanno condotto le fila della vicenda, con la collaborazio ne dei «Nap» nella fase del pagamento del riscatto, inizialmente fissato in 10 miliardi, e poi ridotto, dopo trattative durate oltre 2 mesi, a un miliardo e mezzo, consegnato a Roma da una sorella, che vi abita e da un fratello del rapito, a tre per sone, tra le quali una donna, armate di mitra: un «commando» di cui. quasi sicuramente, facevano parte Maria Pia Vianale ed Antonio Lomuscio. «Br» e «Nap», quindi, agiscono collegate ed il miliardo e mezzo è destinato al loro autofinanziamento. Ma, di questa somma, la fami glia Costa verrà rimborsata quasi per intero (un miliardo e 350 milioni) dai Lloyds Nella vicenda, comunque, restano ancora parecchie circostanze da spiegare: tra queste, la perfetta conoscenza dei fatti del rapito e dei suoi familiari, da parte delle «Brigate rosse»; i tempi lunghi con cui i rapitori hanno agito; i molti giorni trascor- si tra pagamento del riscatto e liberazione, un'attesa lunghissima, durante la quale s'è temuto per la vita del prigioniero, forse per qualche avventata mossa degli inquirenti. Stamane, finalmente, la conclusione della vicenda, accompagnata dal farneticante volantino in cui si parla d'attacco delle «Br» allo Stato imperialista ed alla multinazionale della famiglia Costa, si lanciano accuse agli organi dello Stato, alla Confindustria, al «partito di Berlinguer, ormai su posi- • \ «™ c^>"™ con le forze reazionarie e controrivoluzionarie». Ma prosegue il volantino: « La nostra organizzazione ha resistito alla repressione» ed ha imposto «alla multinazionale Costa la tassazione d'un miliardo e 500 milioni che s'inserisce coerentemente nella linea strategica d'esproprio totale dei beni e dei mezzi di produzione rapinati dalla borghesia al proletariato». Giorgio Bidone

Persone citate: Antonio Lomuscio, Berlinguer, Maria Pia Vianale, Piero Costa, Salvarezza

Luoghi citati: Roma