La Roma restituisce alla Lazio il colpaccio della gara d'andata

La Roma restituisce alla Lazio il colpaccio della gara d'andata La Roma restituisce alla Lazio il colpaccio della gara d'andata Roma, 27 marzo. La Lazio si morde le mani dalla rabbia. Ha dominato quasi incontrastata la partita con la Roma, ma alla fine si è ritrovata con una rete nel sacco e due punti in meno in classifica. E' avvenuto esattamente il contrario di quanto accadde nel girone di andata, con I glallorossl battuti da una rete di Giordano, viziata fra l'altro da un vistoso luorl gioco. Tuttavia, sembra doveroso concedere qualche attenuante alla Roma, costretta a giocare quasi tutto il secondo tempo In dieci uomini per l'espulsione di Musiello, colto In fallo di reazione su Manfredonia. Inoltre, I glallorossl, pur non riuscendo a bilanciare le numerose occasioni fallite dagli avversari, hanno banalmente sprecato con Prati II pallone del facilissimo raddoppio. Il derby capitolino ha mantenuto fede alla tradizione solo sul plano del tifo. Ottantamila perso- ne (con record d'Incasso per partite giocate In casa dalla Roma) hanno Ingaggiato una vivace battaglia canora che non ha avuto attimi di pausa con II risultato In bilico fino al fischio di chiusura. Anche I giocatori delle due squadre non hanno fatto complimenti, spesso eccedendo nella foga agonistica. Panzino ha dovuto ammonire Giordano, Martini, Agostinelli, Cordova, Bruno Conti, Chinellato ed espellere Musiello. La carica nervosa dei contendenti ha finito inevitabilmente per Incìdere sul gioco che è stato assai brutto, spigoloso, frammentarlo. Lledholm e Vinicio, condizionati dal valore della posta In palio, si sono preoccupati dì architettare tattiche che avevano principalmente lo scopo di un annullamento a vicenda degli uomini ritenuti più pericolosi. Però, al blancoazzurri va riconosciuta una maggiore lucidità nel costruire la manovra che tuttavia si è scontrata con la solita mancanza di penetrazione che sta diventando un male cronico e allarmante. Potendo sfruttare l'ottima vena di Cordova (che stavolta è riuscito a scrollare di dosso l'emozione accusata nel girone dì andata), le proiezioni offensive di Martini vanamente contrastato da Boni, il dinamismo di Viola e Agostinelli, la squadra di Vinicio prendeva in mano le redini del confronto fin dalle prime battute. Però, pur accumulando nell'arco dell'Intero confronto una pressione costante, non ha mal dato l'Impressione di poter centrare II bersaglio mancandogli in sostanza II... Chinaglia della situazione. La porta di Conti ha corso seri pericoli, ma sempre per azioni che sembravano avere II timbro della casualità. Contro una Roma che si difendeva con ardore, spazzando la sua area con qualche affanno ma efficacemente, la manovra aggirante del blancoazzurri, eccessivamente elaborata, riusciva a creare solo mischie, e II portiere romanista negli ultimi 5' si esibiva In tre consecutive parate da campione salvando II risultato. L'unico tentativo limpido per acciuffare Il pareggio, tutto sommato, è stato il saettante tiro di Viola che al 57' colpiva la traversa a portiere battuto. All'episodio vanno aggiunti tre salvataggi sulla linea di Peccenlnl e un altro palo colpito sulla parte esterna da Wilson, ma sempre In seguito ad assalti disordinati lavoriti dalla Roma in difesa del suo prezioso successo assicuratole da Bruno Conti al 14': l'attaccante, dopo che Plghln aveva respinto per due volte di testa su tentativi di Prati e De Sistl, colpiva al volo di sinistro un pallone che sorprendeva nettamente Pulicl, Infilandosi radente al palo destro. Da quel momento la partita Imboccava un senso unico di marca blancoazzurra. I romanisti accusavano soprattutto difficoltà nell'orgenlzzare il filtro a centro campo dove Di Bartolomei, Boni e De Sistl raramente riuscivano a chiudere I varchi. Lledholm aveva assegnato a De Sistl l'esclusivo compito di contrastare Cordova. La mossa toglieva al centrocampista Il ruolo del suggeritore che gli è più congeniale, mentre DI Bartolomei, che avrebbe dovuto sostituirlo In cabine di regìa, non è sembrato all'altezza della situazione. Malgrado queste carenze, la Roma avrebbe potuto sfruttare II contropiede, che però, nonostante la strepitosa prestazione di Bruno Conti (uno del migliori In campo) non riusciva ad organizzare per mancanza d'interpreti. Usclto Infatti Musiello al 48' per espulsione (la decisione di Panzino è apparsa assai discutibile), veniva a galla l'Inconsistenza di Prati, Incapace di scattare, di vincere un contrasto o almeno soltanto di correre. A 5' dalla fine, con I laziali sbilanciati tutti In avanti, all'ex milanista capitava la palla avendo davanti a sé l'Intero mezzo campo avversarlo completamente deserto. Pierino si lanciava con tutte le sue forze verso Pulicl, ma nella corsa perdeva gradatamente energie fino a farsi raggiungere da Badiani che da dietro gli toglieva la palla del 2-0. Intanto Vinicio, con discutibile scelta, aveva mandato In campo Ghedin al posto dell'altro difensore Plghln, invece d'una punta che avrebbe potuto essere Rossi. La Roma, imbattuta In casa, ha ringraziato e si è portata via II successo, fortunato ma non 'rubato', tacendo ancora una volta rispettare quella che viene chiamata con tono enfatico dal suoi tifosi • la legge dell'Olimpico ». Mario Bianchini Roma Lazio 1 0 ROMA: Paolo Conti; Peccenini, Chinellato; Boni, Santarini, Menichini; Bruno Conti, Di Bartolomei, Musiello, De Sisti, Prati (dall'88' Pellegrini). LAZIO: Pulicl; Plghln (dal 56' Ghedin), Martini; Wilson, Manfredonia, Cordova; Garlaschelli, Agostinelli, Giordano, Viola, Badiani. ARBITRO: Panzino. RETE: Bruno Conti al 14'.

Luoghi citati: Lazio, Manfredonia, Roma