Da Mazzola e Facchetti gli unici acuti nei 90'

Da Mazzola e Facchetti gli unici acuti nei 90' Da Mazzola e Facchetti gli unici acuti nei 90' (Dal nostro inviato speciale) Milano, 27 marzo. Questa specie di derby è riuscito a mettere d'accordo soltanto I tifosi delle 2 fazioni che si sono uniti, a fine partita, nel coro di fischi e in un frasario da bettola: 'Bidoni, bidoni', hanno gridato inquadrando in tal modo I meriti tecnici e anche quelli agonistici di una gara per la quale, purtroppo, non basta una semplice sepoltura. Come insinuava l'avvocato Prisco vicepresidente dell'Inter ci vorrebbe un'inchiesta della Lega: salterebbe fuori che il cuor d'oro del suoi giocatori ha prevalso sulla voglia di Incamerare una stracittàdina, facendole perder peso ed Importanza fino a farla diventare una gara normale. Anzi un derby qualunque, che ha permesso di constatare l'aggravarsi delle condizioni psicofisiche del Milan e che ha confermato lo stato confusionale che ottenebra le menti degli interisti, in particolare di Anastasi, cui si deve l'unico gol dell'incontro, peraltro prontamente annullato dall'arbitro Casarln per il fallo di mano compiuto dallo stespo attaccante. Un Anastasi che oggi tanto nello scarto che nell'allungo ricorda quello Juventino, ma che nella progressione e nella conclusione risulta poi indiscutibilmente un giocatore avviato sul viale del tramonto. Il discorso però vale non soltanto per lui: mettendo assieme le forze del Milan e dell'Inter non sarebbe possibile formare una ■ rosa» In grado di tenere testa alle compagini torinesi. Si salvano gli anziani, anche II crepuscolare Rivera li cui tocco di piede è sempre geniale: si salvano due o tre ragazzi come Maldera e Bini che, guarda caso, sono appetiti da Juventus e Torino perché effettivamente sono superiori alla media e meriterebbero ben altra collocazione. Cosi invece sono sprecati. Doveva essere l'ultima sfida fra Rlvera e Mazzola e forse lo è stata; almeno per II capitano rossonero il verdetto del campo è stato implacabile: non un k.o., comunque un invito a meditare seriamente sulla necessità di chiudere con la carriera agonistica. Gianni gioca per dieci minuti poi si concede lunghe pause, quando torna a dirigere l'azione I suol palloni Oggi poi aveva davanti un Calloni fuori fase (Bini su di lui è stato Implacabile) ed un Braglla che è riuscito a superare Canuti soltanto quando il terzino è inciampato ed a r l i fe a n i n i o a l . è caduto a terra. Vederlo correre In quelle condizioni faceva semplicemente pena: e pensare che in panchina c'era Silva, giocatore normale, ma Indubbiamente assai più efficace del capellone al quale manca la forza nelle gambe per potere gareggiare con avversari scattanti e decisi. Logico che Bordon risultasse pressoché Inoperoso, al contrarlo di Albertosi cui si devono almeno 2 parate portentose, una addirittura formidabile grazie alla quale ha letteralmente strappato un gol dalla sua porta. Nella cosiddetta «banda del buco», Albertosi è l'unico a costituire un'eccezione: anzi, diciamolo pure, se non ci fosse stato lui fra I pali a quest'ora II Milan sarebbe sicuramente spacciato. Con la difesa che si ritrova, col centrocampo che potete immaginare con I vari Capello, Rlvera, Biasiolo e Gorln (questi per due volte è riuscito a farsi male cercando Il fallo su un avversarlo, senza riuscirci!) il Milan non poteva sperare di contrastare l'Inter sullo stesso piano organizzativo e tattico: ma i nerazzurri hanno sprecato malamente l'occasione ptsr tornare alla vittoria nel derby e affondare il Milan sotto una bordata di gol. Hanno sbagliato tutto e nelle poche circostanze valide, c'è stato l'Intervento dell'arbitro (gol annullato ad Anastasi) oppure le parate di Albertosi (quella su Libera al 4' della ripresa desta ancora sensazione. Molti hanno avuto l'impressione che l'Inter non volesse Infierire e lo stesso Prisco se n'ò fatto portavoce: Fraizzoli Invece era infuriato «come un toro, ma non un toro granata* si è affrettato a precisare anche se non occorreva. Dicevamo degli anziani. Mazzola assieme a Facchetti non ha sbagliato un intervento, un appoggio, una battuta: certi suol scatti hanno confermato che II capitano può stare tranquillamente In campo per almeno un'altra stagione. Ma lui è come Boniperti: propende per lasciare un giorno prima e non un giorno dopo. Punti di vista che non collimano con le Idee del tifosi che lo vorrebbero ancora all'opera quando proprio loro l'hanno ripetutamente contestato non apprezzando il suo naturale spirito •dirigenziale». Palla al piede, Mazzola è ancora imbattibile: i suol slalom sono uno squarcio del passato, un autentico revival del grande football. Come i tackles di Facchetti, I suol inserimenti: Giacinto ha festeggiato nel migliore dei modi questo derby e la sua 450 presenza In serie A con la maglia dell'Inter, con una prova da sette più. Normale per lui. In coppia con Bini ha dato consistenza e saldezza alla difesa sbrigando le poche difficili situazioni e riducendo cosi II lavoro di Bordon In termini minimi. Buono come di consueto l'apporto di Canuti, efficace Orlali specialmente nel primo tempo; confusionari invece Marini e Libera; trotterellante come al solito Merlo al quale Capello ha concesso spazio, libertà, Iniziativa (dovrebbe mandare un mazzo di rose alla sua signora). Le geometrie calcistiche di Capello sono Intuibili soltanto dagli iniziati; per I 70 mila spettatori presenti sugli spalti possono sembrare appoggi scontati, tocchi prevedibili e anche Inutili. Probabilmente si sbagliano In settantamila. Certo che è riuscito a fare giocare anche Merlo, mentre II Milan non ha risentito molto del suo apporto. Probabilmente anche la nostra è un'Impressione sbagliata. Detto di Albertosi, Il migliore assieme allo sfortunato Maldera (costretto ad uscire per un Infortunio) detto del discreto Rlvera, si può anche concludere che il Milan ha giocato con tre uomini e mezzo (Bet di testa ha avuto qualche efficace intervento) contro un'Inter quasi al completo anche se brancolante nel buio. Se ci fosse stato Rocco in panchina (il paron è rimasto a letto dopo la broncopolmonite che lo ha colpito) la situazione non sarebbe cambiata: quando certi rossoneri hanno le gambe molli, poco spirito di sacrificio e soltanto una buona dose di presunzione anche un mago come Rocco dovrebbe arrendersi ad una situazione che oscilla fra il tragico e II comico. Non saremo cattivi come, i tifosi dell'Inter che hanno accolto l rivali al grido di -serie B, serie S», ma siamo d'accordo col vicepresidente Colombo il quale scendendo le scale a fine gara, commentava amaramente con un amico: 'Dovremmo farli fuori quasi tutti-. Già ma chi comprerà I Gorln e i Braglla? Il derby si lascia dietro una pesante eredità. L'azzurrlsslmo cielo, il verdissimo prato, la vivacità del colori sugli spalti avrebbero dovuto invogliare Milan e Inter ad una gara di forza, all'ultimo respiro: macché, hanno fatto soltanto felice il cassiere nerazzurro che ha sfiorato il record d'incasso per il derby. Le note dell'Incontro sono poche. Meglio sintetizzarle. Al 16' Anastasi manca l'occasione più bella; dopo un irresistibile dribbling in area, fra tre avversari sbaglia il tempo e si fa anticipare. Al 17' forse l'unico pericolo per la porta dell'Inter: su conclusione di Gorin, Fedele allunga un piede e devia II pallone nella propria porta, Bordon è lesto a tuffarsi e a respingere In angolo. C'è un mani di Merlo, subito dopo, non rilevato dall'arbitro mezzo metro dentro l'area, cui fa seguito il gol annullato ad Anastasi: Casarin aveva dato l'Impressione di voler convalidare la rete, ma notato II guardalinee fermo, quasi all'altezza della bandierina, aveva prontamente cambiato idea. Nella ripresa II super tuffo all'indietro di Albertosi su colpo di testa di Libera, bene imbeccato da Orlali, poi al 28' un pallone calciato da Calloni è caduto sulla rete, provocando una falsa Impressione sugli spalti. Era II massimo che potessero fare sia da una parte che dall'altra: mandare cioè la sfera dietro la porta. Giorgio Gandolfi rtmrntcI ducRtussrclmlnp Inter Milan 0 0 INTER: Bordon; Canuti, Fedele; Orlali, Bini, Facchetti; Anastasi (dal 67' Pavone), Merlo, Mazzola, Marini, Libera. MILAN: Albertosi; Anquilletti, Maldera (dal 57' Sabadini); Turone, Bet, Biasiolo; Gorin, Capello, Calloni, Rlvera, Braglla. ARBITRO: Casarin. Milano. Un duello tra Anastasi e Bet a S. Siro (Telefoto)

Luoghi citati: Juventus, Milano, Pavone, S. Siro, Torino