La Juventus ha voluto la vittoria di Bruno Bernardi

La Juventus ha voluto la vittoria La Juventus ha voluto la vittoria Le barricate del Cesena reggono per poco, poi segna Benetti - Serafino annulla un gol regolare di Bettega, Furino e Gentile si infortunano e un autogol di Morini rimette tutto in discussione - Un po' di affanno, ma Bettega e Benetti battono Boranga - Palese accorcia le distanze - Contro questo Cesena era difficile dare spettacolo La Juventus ha battuto per 3-2, soffrendo, Il Cesena e si presenta al « superderby > con un punto di vantaggio sul Torino. Le barricate del Cesena hanno retto per un quarto d'ora, poi un micidiale destro di Benetti ha piegato II polso a Boranga e la Juventus ha sbloccato Il risultato. Sei minuti dopo l'arbitro Serafino ha annullato una magnifica rete di Bettega, per un inesistente fallo sul portiere, che avrebbe incanalato il • match » su un binarlo morto, consentendo alla Juventus di giocare In • souplesse », Viceversa la situazione si è complicata per I bianconeri anche con il concorso della cattiva sorte: prima si è infortunato Furino (stiramento che lo mette in • out > per il derby) sostituito da Gori, poi si è azzoppato Gentile. Un'autorete di Morini. In apertura di ripresa, ha fruttato al romagnoli l'insperato pareggio seminando l'affanno nella squadra di Trapattoni, che soltanto con due splendide stoccate di Bettega e Benetti, 1 migliori in campo, è riuscita a ridimensionare le velleità degli ospiti I quali, a due minuti dal termine, hanno ridotto le distanze con una prodezza di Palese, subentrato allo spento Frustalupi. Non è stata una partita esaltante, malgrado i cinque gol, dal punto di vista tecnico; né poteva esserlo, con la disposizione tattica rinunciataria del derelitto Cesena che, privo di Mariani, si presentava con una sola punta (Macchi) e con un centrocampo rinforzato da .Bittolo: una ■ cerniera » mobile destinata, nei disegni di Ferrano e Neri, a spezzare il ritmo della Juventus e a ridurre al massimo gli spazi davanti a Boranga. Non si poteva pretendere che I romagnoli (Ieri in tenuta biancoceleste anziché granata come In passato) affrontassero a viso aperto la Juventus, ma era Inevitabile che lo spettacolo s'Impoverisse. Tuttavia II pubblico ha vissuto Intense emozioni, qualche brivido di paura e ha visto quattro reti di pregevole fattura e una serie di pallB-qol (otto del bianconeri e due degli ospiti) mancate di un soffio. La prima si registrava al 9'. Zamboni commetteva fallo sull'attivissimo Gentile (Il libero protestava e l'arbitro l'ammoniva). Causici, su punizione, calibrava per Bettega che, di testa, indirizzava sul fondo, a fil di palo. Tre minuti dopo, su punizione di Cabrini, la fronte di Causio svettava e, sulla linea. Zanlbonl respingeva a portiere battuto. Il Cesena subiva adottando marcature strette e producendo un • tourbillon • a centrocampo: Rognoni portava a spasso Gentile, mentre Beatrice seguiva Causio con Piangerelli che cercava di disturbare gli inserimenti offensivi di Cabrini con Frustalupi su Benetti e Bittolo su Furino. Oddi Imbrigliava Boninsegna, mentre Benedetti faticava a controllare Bettega. Al 14' Il Cesena, su un improvviso contrattacco, creava un grosso pericolo per Zoff. Beatrice scendeva sulla sinistra e si allungava il pallone: Scirea recuperava e toccava corto verso Zoff servendo Involontariamente Macchi che sprecava a lato. Capovolgimento di fronte e vantaggio per la Juventus. Piangerelli caricava fallosamente Gentile sul fronte destro dell'attacco. Causio batteva la punizione in centro area, dove si creava una mischia rimpallo per Benetti sul limite e folgore violentissima a mezz'altezza alla quale Boranga opponeva il pugno, senza riuscire a evitare Il gol. Boranga rincorreva l'arbitro per fargli rilevare un inesistente fuori gioco di Boninsegna. Juventus Cesena 3 2 JUVENTUS: Zoff; Gentile, Cabrini, Furino (dal 41' Gori), Morini; Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti, Bettega. CESENA: Boranga; Benedetti, Ceccarelli; Piangerelli, Oddi, Zanlbonl; Beatrice, Fruc-talupi (dall'84' Palese), Rognoni, Bittolo, Macchi. ARBITRO: Serafino. RETI: Benetti al 15', autogol di Morini al 48', Bettega al 68', Benetti al 75', Palese all'BB'. ma Serafino convalidava il punto. La Juventus insisteva caparbiamente alla ricerca del gol della tranquillità. Lo sfiorava Causio, su bel traversone di Gentile, e Boranga con un balzo deviava In corner (19'). Il raddoppio arrivava al 21' ma Serafino annullava suscitando le proteste dei bianconeri e del pubblico. Cabrini, dalla sinistra, calciava una punizione per Bettega che anticipava Boranga e, di testa, Insaccava. Serafino, fra l'incredulità generale, concedeva una punizione al Cesena sostenendo che Bettega si era appoggiato al portiere. Venivano così cancellati la prodezza di Bettega e gli sforzi della Juventus. Pur denunciando qualche battuta a vuoto, la Juventus non demordeva. Una bella manovra corale dei bianconeri vedeva ancora Bettega concludere e Boranga parare. Il Cesena si trincerava In attesa del colpo a sorpresa. L'occasione si presentava alla mezz'ora: Benedetti avanzava e traversava per Macchi che deviava su Rognoni, appostato sotto rete: il tiro al volo di Rognoni era abbondantemente fuori bersaglio. Zoff, che sino a quel momento non aveva ancora toccato il pallone, ringraziava. L'incontro tornava a senso unico, lardelli serviva Bettega che affidava la conclusione al destro di Boninsegna: Boranga vigilava. , Poi il portiere bloccava una floni data di Benetti ed era battuto da Boninsegna In fuori gioco: l'arbitro questa volta annullava giustamente il gol. Era difficile giocar bene e Causio, insistendo nello spunto personale, favoriva Beatrice. Sulle fasce laterali si portavano con successo II bravo Gentile, Tardelli e Cabrini. Su cross di lardelli, Boninsegna tirava al volo di sinistro trovando Boranga pronto alla parata. Ci provava Furino al 41', ma il suo « a fondo », contrastato da Zanlboni, si concludeva con uno stiramento all'adduttore sinistro: Il • capitano » rientrava negli spogliatoi sostituito da Gori. Mentre la Juventus riorganizzava le marcature, Gentile riportava una forte contusione alla caviglia sinistra. SI temeva il peggio. Nell'intervallo l'arto veniva bendato e Gentile poteva rlpresentarsl in campo fornendo Inizialmente un rendimento ridotto. Ne approfittava il Cesena per pareggiare. Al 3', Zanibonl lanciava Macchi che si allargava sulla sinistra. Un rimpallo su Scirea consentiva a Macchi di tirare: la palla, deviata dallo stinco di Morini, spiazzava Zoff. E' la terza autorete che la Juventus subisce in campionato dopo quelle di Tardelli e di Scirea. La situazione sembrava precipitare. Riaffioravano I « fantasmi » della partita di un anno fa a Cesena, che era costata lo scudetto alla Juventus'. Per una ventina di minuti 1 bianconeri facevano confusione favorendo il Cesena che. galvanizzato, si difendeva strenuamente. Il forcing bianconero, ancorché caotico, era arrembante. Il pallone danzava davanti a Boranga. Gentile centrava per Bettega che sfiorava la traversa. Poi la Juventus falliva II raddoppio al 14' con Benetti che, lanciato da Bettega alla perfezione, tirava su Boranga uscito molto bene dal paSu contropiede, Macchi Impegnava Zoff In una parata a terra. L'incubo finiva al 23'. Bettega serviva Boninsegna che difendeva con accanimento II pallone e lo restituiva a Bettega che, con uno spunto da campione, da posizione angolatlssima inventava II gol. Alla mezz'ora il terzo punto. Lo propiziava ancora Betteqa che attirava su di sé la difesa e serviva Benetti che. con uno scatto poderoso, aggirava Boranga In uscita e con un tocco rasoterra Infilava la porta sguernita. Meritatlssimi gli applausi a scena aperta per Bettega e Benetti. Tutto diventava facile. Al 35', su precisa rifinltura di Gori, Bettega si presentava a tu per tu con Boranga, ma inciampava sul pallone e l'azione sfumava. A due minuti dal fischio finale, su lancio di Piangerelli. Palese (subentrato a Frustalupi] con un gran tiro al volo di sinistro, da oltre venti metri, indovinava II • sette • sulla destra dell'esterrefatto Zoff. A scanso di equivoci e per evitare rischi, la Juventus concludeva «melinando» mentre II pubblico seguiva le ultime notizie radiofoniche da Napoli. Ormai si pensava al derby-scudetto. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Cesena, Napoli