Distinta, elegante con calibro 38

Distinta, elegante con calibro 38 A MILANO 300 DONNE SI ESERCITANO CON LA PISTOLA Distinta, elegante con calibro 38 Calamity Jane prende l'autobus tutte le mattine. Scende al poligono, spara, poi va a prendere il bambino all'uscita da scuola. La notizia è fresca di stampa: sono più di trecento le signore che a Milano si esercitano regolarmente con la pistola. «Così mi sento più sicura», hanno dichiarato all'intervistatore. Oppure: «E' stato mio marito a convincermi...». Insomma, è in atto un vero revival di Bonnie and Clyde a livello famiglia, con regolare porto d'armi e istruttori di tiro. Perché chi ha la passione delle armi sa bene che per bucare un cent a venti passi occorre esercitarsi assiduamente, se no si perde la precisione. Ma tremeranno i gangsters, davanti a questa nuova figura di casalinga calibro 38? Ne dubito. La donna, se non è un sergente israeliano, ha sempre fatto poca paura sul piano delle armi da fuoco, mentre più temibile appare armata di forbici o di coltello. Forza della tradizione. Non so se le dame milanesi abbiano eletto a presidente della loro associazione «tiratori scelti» la contessa Bellentani, che ben meriterebbe questo titolo ad honorem. E' noto infatti che il polso, quando si preme il grilletto per motivi passionali, ha un tremito ancora maggiore. Lucidità e prontezza sono le prerogative essenziali di una «risposta flessibile» (come dicono gli strateghi atomici) adeguata al dilagare della violenza. Quindi, per cominciare, la pistola va portata tutti i giorni. Ma dove? In apposita fondina modello Courrèges da portare sotto il casual un po' blusante? Nella borsetta non credo proprio, visto che ogni donna, per cercare solo le chiavi di casa, deve rovesciare ogni volta la borsetta prima di trovarle. Una soluzione potrebbe essere la tracolla, come la portano sotto l'ascella i detectives americani, solo che taglia in due il seno sinistro e poi non è bello da vedere quell'ingombro sotto il vestito. Una reazione è efficace se non te l'aspetti. Ma chi aggredirà una fanciulla che denuncia nel portamento il calcio del Luger? Forse la funzione è psicologica, cioè deterrente. Ma vedo presto in arrivo dei films come «Lo stupratore idiota» e «Una Magnum per la dattilografa». Certo è stato il cinema a fare scuola. Ricordate «Il giustiziere della notte»? Quel Bronson che liquidava a revolverate ogni mascalzone incontrato per strada, confessiamolo pure, ci è sembrato per un istante marito e padre esemplare... E allora la signora ha detto: «Tesoro, sono stufa di andare a teatro accompagnata dai gorilla, farò così anch'io, mi comprerò una Colt». Insomma, siamo sulla via del West anche noialtri: al ristorante, in ascensore, al cinema, un caricatore custodirà l'incolumità delle nostre mogli, giustamente stanche della «protuttività» del maschio. Sui mezzi pubblici udiremo dialoghi come questo. «Scusi, signora, guardi che ha perso la pistola...». «Oh, grazie, molto gentile!». E negli ateliers di S. Babila, a Milano: «Come mi sta questa automatica?». I grandi sarti lanceranno collezioni con cartuccere, prèt-à-porter con silenziatore. Anzi, adesso che ci penso, hanno già cominciato, forse non è un caso questo lancio della moda safari che ammiriamo nelle vetrine, tessuti verde oliva e cappelli di paglia indossati da affusolati manichini. Si tratta solo di aggiungere un'autentica Beretta fuori ordinanza a quel taschino appena accennato. I modelli estivi avranno invece bellissimi coordinati con lupara a pallettoni. Ecco: la moda-guerriglia in voga dieci anni fa (tuta unisex e basco alla Guevara) al confronto era patetica. Adesso non si evocano simboliche battaglie, scaramucce nella Sierra. Adesso la morte arriva in tailleur. «Scusa, caro, ho fatto tardi perché mi hanno fermato due cretini...». «E dove sono?». «Niente, ho già chiamato l'ambulanza». Insomma, attenti a voi, esecutori di sequestri. Mentre i rapimenti infittiscono (è imminente ormai l'uscita di un bollettino quotidiano dei sequestrati) le signore preparano la controffensiva. «Hai visto la Maria Grazia che stupendo revolver?». I supermarket stiano pronti: c'è da allestire presto, accanto a quello degli utensili da cucina, un reparto armi leggere. Non parliamo della pubblicità che si scatenerà nel settore, lesta a profittare del fenomeno, con pagine a colori sui settimanali e persuasivi sketches in televisione. «Veglia sul suo bambino con la Browning nuovo tipo...». E la stessa nonna che adesso taglia il panettone, con lo stesso sorriso, cullerà il pupo impugnando la pistola. «Uffa», sentiremo sbuffare la sorella, «volevo andare a ballare e sono rimasta senza proiettili!». E mi par già di sentirlo, nelle camere da letto, il tintinnio inconfondibile dei mobili che accompagna una donna che si prepara a spogliarsi. Orecchini, braccialetto, collana, più qualche cartuccia, deposta con grazia sul comodino da notte. Carlo Castellartela

Persone citate: Bellentani, Beretta, Bronson, Browning, Carlo Castellartela, Guevara, Maria Grazia

Luoghi citati: Milano