Il Foggia strappa la vittoria solo all'86'

Il Foggia strappa la vittoria solo all'86' La Roma punita allo "Zaccheria,, per la sua eccessiva prudenza Il Foggia strappa la vittoria solo all'86' Liedholm non rischia, più dinamici e aggressivi gli attaccanti pugliesi - Ulivieri ha realizzato il gol decisivo (Dal nostro inviato speciale) Foggia, 20 marzo. Ha vinto il Foggia perché ha « voluto' vincere. La squadra pugliese ha attaccato di più, ha anche sbagliato molto, ma alla fine ha trovato il gol del successo pieno. Con questi due punti f foggiani fanno un passo avanti sulla strada della salvezza. -A diciassette punti si respira meglio» ha detto Puricelli, pienamente soddisfatto del gioco e della volontà profusa dal suoi nella difficile partita. Vittoria meritata, anche se la Roma rimpiange di aver subito il gol a pochi Istanti dalla fine. Spiace sempre perdere quando già si assapora II gusto del pareggio, ma a Foggia la Roma di Liedholm ha fatto poco, troppo poco per meritare di più. Non basta difendersi, non sempre è sufficiente tentare qualche affondo in contropiede. Il gioco del calcio chiede anche qualche rischio in più. Invece la Roma è scesa a Foggia con lo scopo evidente di non perdere. L'allenatore svedese aveva confermato Prati e Musiello come punte, ma i due attaccanti erano costretti a giocare da soli. De Sistl stava arretrato, come un centromediano vecchia maniera, DI Bartolomei ha rischiato soltanto qualche affondo, ma — non essendo in forma — si perdeva in dribbling inutili e in passaggi sbagliati. Bruno Conti, ala di ruo- lo, star/alleggiava a destra ed a sinistra alla ricerca di un corridoio in cui operare. Gli altri non rischiavano mal in avanti. Era la Roma prudente che tanto piace al suo allenatore. Pertanto se perde all'ultimo minuto nessuno può recriminare nulla. Il Foggia, invece, ha fatto di tutto per vincere. Non che Furicela avesse presentato una formazione d'attacco. In Italia tutti, o quasi tutti, giocano chiusi. A parole si dicono 'olandesi' o «olandesizzati' ma poi fanno autentico catenaccio. Così Purlcelli aveva mandato in campo un solo attaccante, Ulivieri, ma gli metteva a fianco centrocampisti dinamici e generosi disposti anche ad azioni offensive. Forse perché costretto dal ruolo di padrone di casa, il Foggia ha giocato prevalentemente In avanti. Ha sbagliato, però ha rischiato; ha arraffato un arrembaggio a volte assurdo, ma alla fine è passato ed è passato con pieno merito. La difesa ha corso un solo rischio, all'inizio, quando un cross di Boni pescava Prati libero da marcature. Il colpo di testa del romanista era improvviso e Nemo riusciva a respingere di piede con un po' di fortuna (3 '). Superato II pericolo, il Foggia cominciava a macinare azioni di attacco con una certa frequenza. Ripa, ala destra, faceva ammattire Il suo custode Chinellato con serpentine e scatti da campione; Del Neri assumeva il compito di portatore d'acqua e lo faceva con encomiabile continuità; Bergamaschi pareva un po' spento ed anche svogliato. La Roma si Impegnava al massimo, ma stava prudentemente in copertura alla porta difesa da Paolo Conti. De Sisti non sbagliava un intervento, Bruno Conti correva attraverso tutto il campo per suggerire gioco alle punte, le quali, per altro, rimanevano statiche ed evanescenti. La partita non offriva emozioni. Qualche tiro sbagliato dei foggiani, qualche interessante sgroppata di Scala, qualche mischia sotto la porta della Roma, mischia che non approdava a nulla. Nella ripresa la situazione non mutava. Calavano di tono molti protagonisti perché a Foggia oggi faceva caldo, ma era sempre la squadra di casa a portare minacce sotto la porta di Paolo Conti. Al 56' su contropiede Bruno Conti serviva Musiello che centrava per Prati. Statico, Pierino « guardava' la palla che Univa sul fon¬ do. Altra occasione per la Roma subito dopo (69'): Bruno Conti batteva un calcio d'angolo e Di Bartolomei di testa indirizzava a rete. Memo pareva battuto, ma Sali respingeva sulla linea di porta. Riprendeva il predominio foggiano specie quando entrava Bordon al posto di Ripa (60'). La Roma era alle corde. Poteva segnare Del Neri all'84'. ma il centrocampista sprecava lanciando alto un servizio di Ulivieri. Poco dopo (86') Il Foggia ott-eneva l'ennesimo corner. Calciava Del Neri e Ulivieri di testa Indirizzava in gol. La palla batteva sul palo, aveva uno strano effetto e tornava In campo, ma Casarln, a pochi passi, aveva visto bene. Era gol. Nessuno protestava. La decisione dell'arbitro era ineccepibile. Reagiva la Roma e proprio allo scadere Di Bartolomei serviva Prati libero al centro dell'area. Pierino confermava la sua 'giornata no» calciando alle stelle. Era finita. I foggiani festeggiavano la vittoria con incontenibile entusiasmo; I romanisti tornavano negli spogliatoi delusi ed amareggiati. Per la Roma si allontanava il miraggio d'un posto per la Coppa Uefa, per II Foggia, invece, rifiorivano le speranze di un finale di campionato tranquillo, senza l'incubo della retrocessione. Giulio Accatino Foggia Roma 1 0 FOGGIA: Memo; Gentile, Sali; Pirazzinl, Bruschini, Scala; Ripa (dal 70' Bordon), Bergamaschi, Ulivieri, Del Neri, Nicoli. ROMA: P. Conti; Peccenini, Chinellato; Boni, Santarini, Menichini; B. Conti, Di Bartolomei, Musiello, De Sisti, Prati. ARBITRO: Casarln. RETE: Ulivieri all'86'. Il trainer Puricelli

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