Le autoreti in 3' dei due "liberi,, uniche emozioni dell'incontro

Le autoreti in 3' dei due "liberi,, uniche emozioni dell'incontro Le autoreti in 3' dei due "liberi,, uniche emozioni dell'incontro Decisivi gli interventi di Cereser e Bigon tire le assenze di Turone, Calloni, Morini Nel Milan si sono fatte sene Bet - Rocco è ammalato (DJ nostro Inviato speciale) Milano, 20 marzo. E' stato proprio II derby delle decadute. Tanta miseria tecnica equamente ripartita fra le due squadre con attaccanti tali soltanto per il numero che portano sulle spalle: non è una coincidenza che a punire le difese siano stati i liberi, autori di un record forse Imbattibile avendo Cereser e Bigon firmato due autoreti nel giro di tre minuti. Ad accentuare la povertà di Idee se non proprio di intenti hanno contribuito ovviamente il campo pesantissimo, la pioggia, Il vento e quel senso di rinuncia che sembra bloccare le gambe a più di un rossonero, compreso Rlvera, ammirevole soltanto per l'impegno col quale tira i calci d'angolo e le punizioni. Nella ripresa il Milan avrebbe potuto raddoppiare, ma alcuni salvataggi fortunosi da parte della difesa bolognese nonché una traversa colpita da Silva hanno Impedito una conclusione che poteva anche essere logica, ma gli ospiti tutto sommato hanno avuto il punto che meritavano. All'ultimo momento al Milan oltre agli squalificati Turone e Calloni e all'ammalato Bet e all'infortunato Morini era venuto a mancare anche Nereo Rocco: l'Influenza che sia Imperversando a Milano aveva messo groggy pure il grintoso tecnico che se ne era andato a casa lasciando l'incombenza di dirigere la squadra a Zagatti. Questi ha fatto del suo meglio, ma c'era poco da Inventare col Milan di questi tempi: nell'Intervallo ha dovuto arrendersi anche Bigon (che come libero non era stato certamente esemplare), bloccato a sua volta dall'epidemia influenzale. Quando era sceso in campo aveva un po' di febbre, dopo mezz'ora di gioco la temperatura corporea era altissima: negli spogliatoi il dott. Monti lo ha convinto a restare fuori e a lasciare il posto al giovane Lorini. Essendo Bigon un libero improvvisato, Zagatti non ha avuto difficoltà a trovare un ripiego In Blasiolo, decoroso anche in questo ruolo. Contro il Bologna di oggi non occorrevano miracoli: bastava centrare il bersaglio, cosa che il Milan nella ripresa ha fatto con maggiore determinazione, ma prima la traversa poi Mancini svegliatosi dopo alcuni momenti di incertezza, contenevano la gara sull'I a 1. Il punto del pareggio poteva stare bene al Bologna — e infatti si è rivelato importantissimo, forse decisivo — ma non al Milan che secondo le disposizioni di Rocco avrebbe dovuto fare il pieno, derby a parte, nelle due gare interne. L'operazione è stata tradita dal fatti: il Milan, dopo le fiammate iniziali per il ritorno del • paron», sta andando di male in peggio, come rendimento punti è addirittura inferiore alla scombinata squadra diretta da Marchioro. Il che dice già molto. Il calo di Rivera, che sente forse il peso della situazione ma più in senso morale che fisico, ha ulteriormente aggravato il «deficit» milanista: Rocco ha ragione quando dice che soltanto il tocco di palla del capitano può dare chiarezza In mezzo a tanta confusione, ma Gianni attualmente ha perso anche quello, i suoi passaggi sono corti, certi appoggi che ieri erano precisi al millimetro, oggi finiscono sui piedi degli avversari. Quando Indovina una palla II pubblico applaude, non può farne a meno ma è un incoraggiamento più che un riconoscimento: poi anche il capitano finisce con lo smarrirsi in un caos che a volte rischia di apparire divertente se non proprio deprimente. Il Milan è fatto così e c'è da sperare soltanto che raggiunga presto la zona salvezza in modo da permettere di impostare I programmi per II futuro. Già, ma con quale presidente? Oggi in tribuna c'erano Duina e i suoi vice Colombo e Armanl: tre dirigenti che per motivi diversi potrebbero anche abdicare e lasciare la società in una situazione difficile. Certo, gare come quella odierna non sono adatte ad invogliarli a resistere e a sborsare altri quattrini. il Bologna è stato generoso e puntiglioso: nel primo tempo ha reso più del Milan, nella ripresa ha arrancato denunciando tutti I suoi limiti che non sono pochi. Ha agguantato il pareggio e se l'è tenuto ben caro innalzando poi un monumento a Mancini, bravo nel finale così come prima era stato incerto. Non è un complesso che calcisticamente parlando possa dire qualcosa, ma non è neppure una squadra che meriti la retrocessione. Nel Milan soltanto Maldera, Rivera, Vincenzi e a tratti Biasiolo e Silva sono apparsi sufficienti almeno come impegno: sugli altri meglio sorvolare. Andavano in vantaggio I rossoneri al 31' quando Rivera allungava a Maldera che rimetteva in area dove Silva interveniva di testa. Cereser cercava di anticipa re Maldera, ma deviava la palla nell'angolo alto sulla destra di Mancini. Tre minuti dopo II pareggio. Paris appoggiava su Pozzato che da fuori area concludeva: Bigon allungava un piede deviando nettamente il pallone alle spalle di Albertosi, pressoché inoperoso per il resto della gara. Poi nel finale l'inutile assedio alla porta di Mancini con la traversa di Silva ed un paio di belle parate dell'estremo difensore dapprima sullo stesso centravanti e poi su Capello. Giorgio Gandolfi Milan Bologna MILAN: Albertosl; Sabadinl, Maldera; Biasiolo, Anquillettl, Bigon (dal 46' Lorini); Gorin, Capello, Silva, Rivera, Vincenzi. BOLOGNA: Mancini; Roversi. Cresci; Cereser, Garuti, Maselli; Paris, Massimelll, Clerici, Pozzato, Chiodi (dal 74' Mastalli). ARBITRO: Serafino. RETI: autorete di Cereser al 31', autorete di Bigon al 34'.

Luoghi citati: Bologna, Milano