La grinta di "Monzon,, di Ferruccio Cavallero

La grinta di "Monzon,, Novellino rimpiange Torino e i granata La grinta di "Monzon,, Gli domandano: « Novellino, chi vincerà lo scudetto? •. La replica verbale del perugino è fulminea: ■ Il Torino, non ci sono dubbi, per quella grinta che ogni squadra gli invidia ». // temperamento di Walter si sposa alla perfezione con la manovra arrembante che è caratteristica principale del granata. Sarebbe, ne siamo certi, un'unione felice. Ma sulla pietra preziosa del Perugia sono puntati da tempo altri sguardi: Inter, Roma, Napoli. E' una corte serrata, che diverte l'interessato. Sorride e dice: ■ Tutti mi vogliono. Adesso staremo a vedere come andrà a finire. Giocare nell'Inter mi piacerebbe molto. A Napoli? Per carità. E' successo già un bel pasticcio che vorrei dimenticare. Vinicio non mi voleva. Sosteneva di trovarsi poi tra le mani un "doppione" di Massa. A Milano invece avrei la possibilità di esprimermi ad un altro livello. Con questo non è detto che lascerò Perugia. Ci sto da papa ». — Verrebbe al Torino? » Di corsa. C'è già mio fratello Giuseppe che è mezz'ala nella Primavera ». Forse è proprio vero che il primo amore non si scorda mai. Novellino ha mosso i primi passi della sua carriera al Filadelfia. E' storia di qualche anno fa. La stagione '70-71 con la maglia granata senza partite nelle gambe. Poi Legnano, « provincia » per imparare a soffrire. Poi di nuovo il Torino, il periodo agli ordini di Gustavo Giagnoni. Per Walter è il momento dell'esordio in serie A. E' il dicembre del '72, Il Torino riceve al Comunale il Napoli che strappa uno zero a zero: « Non andai male, ma non ci fu seguito >. Stringe la manìglia della valigia, la voce è velata da una lieve malinconia. Il volto dai tratti sudamericani si rabbuia quando c'è da raccontare la successiva « gavetta », In giro sui campi di mezza Italia: ■ Svanì il sogno, me ne andai In serie C, a fare esperienza con la Cremonese. Poi l'Empoli, poi il Perugia. Tutto qui ». Adesso però II ragazzo dì Montemarano, un paese dell'Avellinese, è cresciuto. Al Comunale non ha fatto che confermare quelle Indiscutibili qualità che possiede. Forte con I due piedi, dotato di una grinta agonistica eccezionale. Un trascinatore Insomma che In una grande squadra, con un adeguato appoggio di reparto, potrebbe prendersi e dare grosse soddisfazioni. Su un campo che Invitava ad una sfida di pallanuoto « Monzon • ha lottato per novanta minuti, con dei compagni che seguono il suo esemplo e corrono senza risparmio. Una bella lotta dunque con Danova. Walter ha del limiti nell'elevazione, ma è difficile levar¬ gli il pallone dai piedi. Lo « difende » con rabbia, questo tipo ha di • mestiere » lo ha imparato proprio a Torino. ! ■ Nella vita di un calciatore — j c'è sempre una pa- meno lunga che si afferma rentesi più ricorda con piacere. Ebbene a me piace ritornare al periodo di Torino, alla " scuola " di Giagnoni. E non dimenticherò mai l'amico Ferrini. Ero un ragazzo, mi Insegnò a diventare un uomo, a credere nella professione. Peccato che fui costretto a fare le valigie. Ero "chiuso" da due grossi giocatori, Sala e Rampanti ». E adesso lo rimpiangono, mentre Fraizzoli sta alla finestra per piazzare il colpo. Walter è focoso per natura, por tato spesso alla scaramuccia in campo. Questo ci sembra il suo handicap più evidente e pericoloso. Oggi, tanto per lare un esemplo, l'arbitro gli ha appioppato un'ammonizione per proteste che, con la precedente diffida, tosto agitato, non ha risparmiato gli avversari nelle Interviste di spogliatolo. ■ Claudio Sala — di gli costerà la squalìfica. Era piut- ceva — era tutto contento perché mi prendeva in giro. Poverino, se basta questo a soddisfarlo... ». E ancora: « Pulici è una persona molto intelligente. Non vi pare? GII altri non tiravano mai Indietro la gamba. Il Torino non meritava di vincere ». Una lingua velenosa insomma che ci tiene ad un chiarimento: ■ Qualcuno pretende da me I gol e si dimentica che sono una mezzapunta. Ne ho segnati quattro, ma non è mio preciso compito. Quest'anno poi c'è stato anche l'infortunio al ginocchio in uno scontro con Manfredonia che mi ha messo k.o. ». Cosa che non si addice per uno del Monzon. Ferruccio Cavallero