Bloccato a Monaco l'uxoricida che murò il corpo della moglie

Bloccato a Monaco l'uxoricida che murò il corpo della moglie Il feroce delitto scoperto in provincia di Palermo Bloccato a Monaco l'uxoricida che murò il corpo della moglie E' un emigrato di 44 anni - Forse ha ucciso la donna (un'infermiera di 32 anni) perché non lo voleva seguire in Germania - Si occupa anche di occultismo - Chiesta l'estradizione (Dal nostro corrispondente) Palermo, 20 marzo. Su segnalazione dell'Interpol, la polizia di Monaco di Baviera ha fermato l'emigrante siciliano Saverio Dorangricchia, di 44 anni, fortemente indiziato di aver assassinato la moglie Teresa Mandala, di 32 anni, massacrandola a coltellate e di averla poi murata in un ripostiglio, dopo aver infilato il cadavere in un sacco di plastica. L'orribile delitto è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì nell'appartamento dei coniugi — sposati da alcuni mesi — a Piana degli Albanesi, un centro di origine albanese con settemila abitanti a trenta chilometri da Palermo. Il corpo della donna, infermiera presso la clinica per malattie nervose «D'Anna» a Palermo, è stato scoperto soltanto ieri mattina dopo che i carabinieri scortati dai parenti hanno fatto irruzione nel modesto alloggio alla periferia del paese. Ben presto un lenzuolo insanguinato ha messo sull'avviso inquirenti e parenti che, abbattuta una parete murata di fresco, hanno scoperto il cadavere. Ormai non si ha ragione di dubitare che l'infermiera sia stata uccisa dal marito che non voleva seguire in Germania dove egli era emigrato da una quindicina di anni e per tredici anni aveva lavorato alla «Telefunken» a Wohnheim, non distante da Monaco. Del resto, tutto il comportamento di Saverio Dorangricchia depone contro di lui. Lasciò mercoledì stesso Piana ! degli Albanesi dopo un frettoloso, imbarazzato saluto ai parenti, senza spiegare dove fosse sua moglie. E ieri mattina ha telefonato in paese ad un amico «per salutarlo», raccomandandogli: «Se vedi mia moglie, salutamela». Carabinieri e polizia sono sicuri che Saverio Dorangricchia abbia telefonato per sincerarsi se il delitto fosse stato già scoperto, il che non era ancora avvenuto. Il padre, i fratelli, i cugini del presunto uxoricida hanno riferito agli investigatori che l'uomo, da quando si era sposato, rimanendo temporaneamente a Piana degli Albanesi, si comportava sempre più stranamente: era diventato un maniaco di astrologia ed occultismo (per questo dormiva con strisce di stoffa rossa sotto il cuscino) ed era gelosissimo della moglie al punto di proibirle di indossare biancheria nera ( « roba per donnacce »). Ma la sua gelosia era ingiustificata — assicurano un po' tutti in paese — perché la vittima, né bella né brutta, era considerata serissima. «Non può aver fatto nulla di male perché era una brava, ragazza in tutti i sensi», ha detto la madre adottiva, Nicoletta Pace, di 63 anni. Adesso si aspetta che il sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Scozzari, firmi l'ordine di cattura contro il Dorangricchia. E' un adempimento indispensabile perché la Procura generale della Repubblica, attraverso il ministero degli Esteri, possa iniziare la pratica per la estradizione in Italia dell'emigrante che la polizia di Monaco di Baviera aveva già localizzato ieri. Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Ravidà, D'anna, Francesco Scozzari, Nicoletta Pace, Saverio Dorangricchia