La nuova Ferrari a 300 l'ora di Cristiano Chiavegato

La nuova Ferrari a 300 l'ora Lauda con la "seigomme,, sulla pista di Nardo La nuova Ferrari a 300 l'ora (Dal nostro Inviato speciale) Nardo, 13 marzo. La Ferrari a sei gomme guidata da Niki Lauda ha superato sulla pista 'magica» della Fiat a Nardo I 300 chilometri orari. L'eccezionale punta di velocità è stata ottenuta al termine dei test effettuati stamane con l'asfalto perfettamente asciutto e con un discreto vento a favore dopo che il pilota austriaco aveva inanellato oltre una ventina di giri provando diverse soluzioni aerodinamiche della vettura. Per superare II «muro» dei 300 orari l'ing. Mauro Forghieri aveva fatto regolare lo spoiler anteriore e l'alettone posteriore quasi parallelamente al terreno per avere appunto II minore attrito possibile nell'aria. L'exploit ha riempito di soddisfazione Il clan della Ferrari che ha così avuto la conferma di essere orientata, con i suoi esperimenti, In una direzione giusta. Forghieri, tuttavia, ha voluto buttare acqua sul fuoco dei facili entusiasmi, dicendo che la macchi¬ na è in fase strettamente sperimentale, che si dovrà lavorare ancora a lungo e con non poche difficoltà prima di portare una Ferrari a sei gomme in corsa, ammesso che si arrivi ad una decisione finale di questo genere. Lauda ha confermato le parole del tecnico. 'La macchina — ha detto prima di imbarcarsi sul suo aviogetto personale che ha pilotato poi sino a Salisburgo, via Bologna — è perfetta in rettilineo. Non sappiamo però come sì comporta In curva. Dovremo quindi effettuare ancora lunghe prove prima di arrivare ad una simile soluzione. Adesso dobbiamo prepararci per la gara di Long Beach In programma fra due settimane. Da giovedì insieme con Beutemann, mi allenerò sulla pista di Fiorano per mettere a punto le monoposto*. Il pilota non perde dunque di vista i due obiettivi principali: contribuire al progresso tecnico della Ferrari (con I suoi consigli, con la messa a punto della 312/T2, con un lavoro improbo e noioso ma molto proficuo da collaudatore) e pensare al campionato mondiale che lo vede attualmente al secondo posto alla pari con Reutemann dietro a Scheckter. 'La corsa al titolo — ha affermato Niki — è ancora molto lunga ed aperta ad ogni soluzione, lo comunque mi sento perfettamente bene e la macchina è tornata ad essere competitiva, come ha dimostrato a Interlagos e Kyalami. L'importante è essere sempre aggiornati tecnicamente, all'avanguardia nei progressi che contano: E veniamo alla macchina. La 312/T2 a sei gomme ha un bell'aspetto. Rispetto alla versione tradizionale la vettura si presenta notevolmente più bassa nella sua altezza massima, diminuita di una decina di centimetri, mentre l'altezza da terra rimane sempre la stessa per evitare di toccare l'asfalto. Per ottenere questo assetto si è dovuto lavorare su tutto il ponte posteriore che monta brac¬ cetti delle sospensioni più corti. Ognuna delle due gomme posteriori è infilata su uno speciale cerchione con due sedi parallele e perfettamente uguali. I problemi maggiori per il momento riguarderebbero la realizzazione dei pneumatici. Per ora la Ferrari ha montato posteriormente quelli che d'abitudine vengono messi anteriormente, accoppiandoli. La miscela usata per la costruzione di queste gomme è però più adatta per la frenata che non per la trazione e la stabilità. Il lavoro, quindi, dovrebbe essere parallelo fra la Ferrari ed I produttori di pneumatici. Le gomme, la loro costruzione, la loro composizione hanno già assunto una Importanza determinante nelle corse automobilistiche, tanto è vero che qualcuno dice che le Formula 1 sono delle ruote che viaggiano con una macchina ed un pilota posti sopra. Senza arrivare a questo paradosso, bisogna riconoscere che in una vettura a sei gomme (o ruote che dir si voglia), l'im¬ portanza di questo «accessorio» aumenterà ancora. Mauro Forghieri arriva persino a dire che per correre con 6 pneumatici sarà necessario cambiare quasi tutta la 312/T2. Si dovrà rivedere la carrozzeria che potrà essere più bassa ed anche più leggera (oggi I tecnici in una delle prove ne hanno tagliato un pezzo nella parte posteriore), si dovranno rivedere gli organi di trasmissione, le sospensioni e tanti altri particolari. Non è escluso che si possa o si debba pure variare la carreggiata, riducendola. Ne verrebbe fuori così una monoposto più compatta, più stretta con innegabili vantaggi aerodinamici e di aderenza. Tutto però è ancora nelle mani dei progettisti, mentre a Lauda spetterà II compito di «collaudare» ogni soluzione e trasformare, con I suoi giudizi ed i risultati ottenuti In prova, le ipotesi in realtà. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Fiorano, Forghieri, Lauda, Mauro Forghieri, Niki Lauda, Reutemann, Scheckter

Luoghi citati: Salisburgo