Capello: "Conosco i friulani Barbaresco non è dei nostri,,

Capello: "Conosco i friulani Barbaresco non è dei nostri,, I rossoneri in coro recriminano sul "penalty,, Capello: "Conosco i friulani Barbaresco non è dei nostri,, Quanto succede dietro la porta dello spogliatoio chiuso, viene candidamente spiegato da Vittorio Duina, vecchio presidente dall'aria di bambino: «/ ragazzi — dice — sono molto giù, pensavano che un pareggio fosse in fondo più giusto. Adesso sono lì, sotto la doccia, e si ribellano con violenza al rigore. Rocco sta calmando gli animi, anche lui ha sofferto molto: Il precidente del Milan si fa rincorrere nel corridoio da uno stuolo di cronisti armati di taccuino e pazienza. Dice di essere spiaciuto, solite cose, poi invece di parlare di rigore si o rigore no preferisce portare II discorso sulla magnifica giornata di folla e di sole appena conclusa: parla anche di bella partita, ed è uno dei pochi. Sulla porta dello spogliatoio, per venti minuti, si aspettano I protagonisti: volti bui, logico, e rabbia a stento repressa. Rocco se ne sta chiuso dentro e non parla, gli atleti vengono bloccati uno a uno contio II muro e costretti quasi alla dichiarazione. Mancano motivi veramente piccanti, e dunque l'unico episodio su cui tutti si soffermano è quello del rigore concesso da Barbaresco per il fallo di Sabadini su Gentile: 'Ero In ritardo — spiega l'Interessato — ed ho cercato di tirarmi indietro proprio per non commettere intervento irregolare. Facendo questo movimento ho leggermente toccato Gentile'. Giorgio Morini conferma le parole del compagno. Il mediano, dice, stava uscendo dal campo claudicante dopo il cambio e si trovava proprio nella zona del fattaccio. Ha seguito l'azione, udito il fischio dell'arbitro, commenta: 'Inesistente. Non si può regalare un rigore del genere alla Juventus. Ricordo la partita di andata quando l'arbitro fece finta di nulla su un fallo ben più grave a nostro favore. Ma noi non abbiamo le maglie bianconere: Le dichiarazioni sono tutte più o meno di questo tenore. Gorin e Anquilletti mostrano di essere scandalizzati, Calloni commenta ferocemente In modo indiretto: •Taccio — dice fra i denti — altrimenti rischio la squalifica a vita'. Partita e sconfitta passano in secondo piano di fronte all'amarezza provata davanti all'episodio. Anche la scialba prova di Capello, un ex per la prima volta al Comunale contro la sua vecchia squadra, passa in secondo plano. Capello ha l'occhio sinistro gonfio ('Fallo di reazione di Benetti — dice — una gomitata volontaria bella bella sul viso-) e si aggira nel corridoio salutando nervoso gente conosciuta. Accenna alla sfortuna per un suo tiro parato da Zoff, ma non gli salta manco in mente di fare autocritica. Giudica invece severamente l'arbitro Barbaresco: 'Sono friulano — sbotta — e conosco bene II carattere della mia gente. Non mi sembra che Barbaresco, dopo l'episodio di oggi, possa essere considerato uno dei nostri'. Silenzioso come sempre Rlvera, tocca a Gorin la dichiarazione più strana. Il biondino accusa la Juventus di gioco duro, specie Gentile, poi passa a Boninsegna: •// centravanti — dice — dovrebbe almeno tagliarsi le unghie. Graffia come un gatto: Venti minuti dopo, il pullman del Milan lascia il Comunale. Fuori, sul viale, un centinaio di persone fa ressa e insulta. Parte anche qualche pietra che trapassa il vetro. Niente di grave, soltanto Giorgio Morini ne fa le spese e si ritrova con un dito leggermente ferito, c. C.

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