Forlani fra Sadat e Olp di Igor Man

Forlani fra Sadat e Olp Colloqui al Cairo anche con ì leaders palestinesi Forlani fra Sadat e Olp (Dal nostro inviato speciale) Il Cairo, 13 marzo. Per la prima volta un ministro degli Esteri italiano — t'onorevole Forlani, in visita ufficiale in Egitto — si è incontrato con due alti esponenti della resistenza palestinese: Faruk Kaddumi, capo del dipartimento politico dell'Olp, e il suo vice Said Ramai. L'incontro è avvenuto questa sera nella sede della nostra ambasciata al Cairo. I palestinesi che, come si sa, sono nella capitale egiziana per la riunione del consiglio nazionale (Parlamento) non hanno nascosto la loro soddisfazione. A Roma, mesi fa, l'incontro tra Forlani e Kaddumi andò a monte e i palestinesi se ne adontarono. Ora dicono di apprezzare l'azione svolta in sede internazionale dall'Italia che uè stata fra le prime nazioni dell'Occidente ad affermare come non possa esserci pace in Medio Oriente senza la soluzione del problema palestinese». II ministro Forlani ha riaffermato che il riconoscimento di una identità nazionale palestinese «non può non tradursi su basì territoriali». Ma con molta franchezza ha detto ai suoi interlocutori come non sia possibile arrivare al traguardo (una patria per i palestinesi) senza una scelta franca e precisa, risoluta, della via negoziale, vale a dire superando le posizioni più ra- dicali. Insomma, l'esistenza di Israele non può assolutamente essere messa in discussione. Secondo l'Italia, un regolamento pacifico deve incentrarsi sui seguenti principi: ritiro di Israele da tutti i territori occupati; rispetto della sovranità, dell'indipendenza e della integrità territoriale di tutti gli Stati della regione, compreso Israele, entro frontiere sicure, riconosciute ed internazionalmente garantite; riconoscimento dei diritti nazionali del popolo palestinese che aspira alla creazione di un proprio Stato; diritti nazionali che deb¬ bono trovare attuazione nei fatti. Un portavoce dell'Olp, Mahmoud Labadie, ha dichiarato, per precisare la posizione del movimento, che il consiglio non modificherà la carta nazionale, né i dieci punti del programma d'azione dell'Olp. Tuttavia, secondo quanto ha detto il presidente Sadat al ministro Forlani (un incontro lungo e cordiale), «il consiglio nazionale palestinese approderà ad indicazioni costruttive». Sadat è apparso a Forlani ^abbastanza ottimista». Il Presidente egiziano è convin¬ to che ^ stiano maturando le condizioni perché la trattativa di pace possa essere ripresa a Ginevra «con maggiore impegno» per giungere a risultati positivi. Gli Stati Uniti hanno le chiavi della pace, ma Sadat ha detto a Forlani che il mondo arabo si attende dalla Comunità europea e dall'Italia in particolare «molto, in termini di sostegno e i solidarietà». L'Europa non può e non deve delegare alle superpotenze il compito di lavorare per la pace, al contrario ha un suo preciso ruolo da svolgere «anche in ordine alla soluzione del problema palestinese», beninteso nel segno del realismo, lo stesso realismo che, secondo Sadat, ispira la politica dei Paesi arabi. Igor Man II Cairo. L'incontro di Forlani con Sadat