Un grazie commosso di Carla Fontana

Un grazie commosso Dal Friuli a tutto il Piemonte Un grazie commosso Manifestazione al cinema Ideal - Due drammatici documentari: prima e dopo le scosse - L'impegno di ricostruzione Un « grazie » commosso, schivo dì ogni retorica, quello del Fogolàr furiati ai jriemontesi. Ieri mattina, al cinema Ideal, hanno parlato soprattutto le immagini dei due documentari: « Friuli prima e dopo » e quella partecipazione del cuore che si sentiva, anche senza parole. Lacrime silenziose o trattenute tra gli spettatori (circa un migliaio), molti dei quoti friulani d'origine ma anche torinesi, che si sono sentiti fratelli nel momento del disastro e in quello della ricostruzione. Uscendo, adulti e bambini hanno ancora una volta dato il loro contributo, in denaro, perché la tragedia del popolo friulano non si è ancora conclusa. I documentari, a colori, curati dalla Regione Friuli - Venezia Giulia, erano scarni nel commento, davano la preminenza assoluta alle immagini. Ma questo limite, che si avvertiva soprattutto per le deficienze che pure et sono state nell'avvio della ricostruzione, aveva una sua giustificazione temporale: il documentario sul Friuli dopo il terremoto è stato « girato » a maggio e dopo le scosse di settembre. Così il dramma di Venzone, Gemona, Osoppo, San Daniele, delle centinaia di Comuni « disastrati », « gravemente danneggiati» o « danneggiati », secondo la classificazione burocratica e tragica insieme, ha parlato un suo linguaggio diretto, con macerie e macerie su sfondi incredibili di muri rosa e rossi pencolanti sui vuoto, e il verde delle colline e dei monti e un cielo azzurro. Questi paesi bellissimi, che nel primo documentario rilucevano di grazia architettonica e di storia, con ì richiami ai baluardi romani, ai domini longobardi, alla vitalità medioevale, mostravano le ferite insanabili della distruzione, « dopo », in uno scenario di colori vivi che rendeva ancora più disperato il silenzioso grido di morte. Un grazie senza retorica, ma anche una partecipazione dei cittadini sentita, spontanea; una solidarietà intima che ieri ha confermato come esìsta anche un mondo migliore. Mentre l'Italia vive momenti drammatici, mentre la violenza sembra dominare, i friulani e i loro amici torinesi hanno indicato una via di pace, di speranza, di fraternità. Carla Fontana