Milan, marcia indietro di Bruno Bernardi

Milan, marcia indietro Due pareggi per le milanesi che si preparano alla sfida incrociata con le prime Milan, marcia indietro Contro il Napoli opaca prova dei rossoneri, superati a centrocampo - Juliano è il migliore, ma nessuno sa sfruttare i suoi suggerimenti - Speggiorin in campo, mossa azzeccata di Pesaola (Dal nostro inviato speciale) Milano, 6 marzo. «Won vedevo l'ora che Pesaola mettesse In campo Speggiorin, e proprio lui mi ha castigato segnalando il gol del pareggio, un risultato che non mi soddisfa. Con I rientri di Maldera e Morini la fisionomìa del Milan può cambiare e a Torino, contro la Juventus, non andremo certo a lare le "ballerine" chiuse: Questo il commento di Nereo Rocco dopo 1*1-1 con II Napoli che, tutto sommato, va considerato equo. Non è stata una partita avvincente anche per la pochezza in zona tiro denunciata da entrambe le squadre, per il ritmo piuttosto blando che l'ha caratterizzata che ha permesso a «Totonno» Juliano di salire in cattedra e di offrire una delle più belle prestazioni in trasferta della sua carriera. Con Capello che lo controllava a distanza, Juliano ha goduto di ampia libertà di azione ed è stato il migliore in campo in senso assoluto. Purtroppo il regista partenopeo predicava nel deserto: nessuno In avanti sfruttava I suoi preziosi suggerimenti. Savoldi, pur essendo marcato da un Bet tutt'altro che Insuperabile, è incappato In una giornata disastrosa (sembra proprio che il Napoli sia intenzionato a cederlo al Milan o all'Inter, con la speranza di recuperare In parte I due miliardi). Chiarugi, attesissimo alla prova, si è prodotto in un palo di spunti pro-platea (a San Siro, «cavallo matto» ha ancora la sua claque e ha ricevuto tre mazzi di fiori prima della gara, uno dei quali l'ha donato all'ex trainer napoletano Monzeglio). poi è scomparso letteralmente dalla scena, paralizzato anche dall'emozione, consentendo all'anziano Anquilletti di fare un figurone. Sulla destra, il «tornante» Esposito appariva fermo sulle gambe, risentendo più dei compagni della fatica del «mercoledì di Coppa» in Polonia, e consentiva a Sabadini di rendersi pericoloso con improvvise puntate offensive. Pesaola tentava di arginarle spostando Orlandini su Sabadini, ma non bastava. Il gol che portava in vantaggio il Milan al 35', nasceva proprio da un perfetto eroso da fondo campo di Sabadini (su combinazione Capello-Bigon): il pallone spioveva sull'ultimo palo e Cationi, anticipando di un soffio I pugni protesi di Favaro, con un azzeccato colpo di testa infilava nell'angolo opposto. Era questa la più bella azione del Milan. Il Napoli, che aveva impostato Lina tattica di rimessa, aveva già corso un brivido in apertura di gara, ma il tiro in mischia di Calloni (3') era stato deviato in angolo da Burgnich. Per contro, il Napoli si era fatto vivo nei pressi di Alber¬ \ tosi al 17' con una staffi lata da ol tre 25 metri di Juliano che II portiere, con un bel volo, aveva smanacciato in angolo. Il Milan esercitava una maggiore pressione. Rivera, pur avendo alle costole il dinamico Vinazzani, smistava qualche buon pallone, in stretta collabo-azione con Capello, ma la difesa azzurra, con Burgnich e Vavassori sempre all'altezza della situazione e con Catellani vittorioso sui palloni alti, non concedeva spazio a Calloni, Gorin, Silva e Blgon. Al 20' Favaro usciva sui piedi di Silva ben servito da Rivera e, su rovesciamento di fronte, anche il Napoli mancava una buona occasione: Esposito lanciava Vinazzani sul filo dell'off-side: la difesa del Milan si fermava, l'arbitro faceva proseguire il gioco ma Vlnazzani mancava clamorosamente il controllo del pallone a pochi passi eta Albertosi. Un minuto dopo, pescato da un bel lancio di Rivera, Calloni sparava oltre la traversa e sprecava una palla-gol. SI riscattava, però, al 35' segnando una bella rete. Nella ripresa, Pesaola utilizzava Speggiorin al posto dell'evanescente Esposito sia per tentare la rimonta, sia per tenere a freno Sabadini. Una mossa indovinata, quella del « Petisso »: era come se avesse pescato il jolly. Al 2' Speggiorin, che era stato alle dipendenze dì Rocco nella Fiorentina, realizzava infatti II gol del pareggio. Juliano rifiniva In area per Vavassori che tirava in porta; la palla, carica di effetto, sfuggiva Incredibilmente alla presa di Albertosi e Speggiorin non aveva difficoltà a ribatterla in rete. I rossoneri protestavano per un fuorigioco di posizione di Chiarugi, ma Ciacci, in conformità con le nuove disposizioni stabilte all'inizio di stagione dall'Uefa (quando c'è il tiro diretto in rete non esisterebbe fuorigioco passivo), convalida il punto. Il Milan sbandava. Rivera appariva ormai provato e Capello non aveva più la necessaria lucidità per tenere da solo le redini di un centrocampo dove Juliano continuava a fare il bello e il cattivo tempo. Il Napoli si trincerava attorno al bravo Burgnich e respingeva, senza troppa fatica, gli sconclusionati assalti milanisti. A questo punto Rocco decideva di sostituire Silva con Vincenzi (25'), ma la situazione non cambiava anche se Calloni (32) avrebbe potuto segnare di testa ma, inspiegabilmente, anziché concludere in porta, tirava indietro con-1 sentendo a Bruscolotti di liberare. Si distingueva Vavassori tenendo a freno il sempre vivace Gorin, e In contropiede, grazie agli sganciamenti di Orlandini sulla destra, il Napoli tentava di contrastare il Milan, ma Chiarugi, Savoldi e Speggiorin non impensierivano Albertosi. La gara finiva senza altre emozioni. Per l'incompleto Milan — che il presidente Duina, fuori sede, non ha visto — un mezzo passo indietro; per il Napoli, un punto prezioso. Bruno Bernardi Milano. Galloni, di testa, batte Favaro (Telefoto Ansa)

Luoghi citati: Milano, Napoli, Polonia, Torino