UNA JUVE PIÙ PRATICA CHE BELLA di Giulio Accatino

UNA JUVE PIÙ PRATICA CHE BELLA UNA JUVE PIÙ PRATICA CHE BELLA I bianconeri fingono di accontentarsi del pareggio ma sfruttano con maestria le occasioni favorevoli - Scirea raccogliendo di testa un cross di Bettega porta in vantaggio la squadra al 69' - Air80' l'autogol di Silipo (Dal nostro Inviato speciale) Catanzaro, 6 marzo. j J ventus vince anche a Catanzaro, allungando la lista dei successi 'jsterni che ora assommano a sette. Non è una Juventus bella che entusiasma le folle, ma è una Juventus essenzialmente pratica che guarda al risultato, che non accerta l'invito ad attaccare con il rischio di scoprirsi in difesa; è una squadra ohe finge di accontentarsi dello zero a zero per colpire alla prima occasione portando avanti anche 1 suol difensori. Il gol di Scirea, il primo, quello che ha aperto II risultato, ne è la prova. Non c'è rinuncia nel gioco dei Juventini; piuttosto c'è ragionamento, calma e la tranquillità di essere una squadra completa. La partita di Catanzaro è di 3uelle che si debbono definire ifficili. I calabresi sono in secca da oltre tre settimane, hanno perso consecutivamente due gare In trasferta (Napoli e Sampdorla) ed una gara in casa. Non possono rischiare oltre. Di Marzio, che è un allenatore pratico, tenta l'ammucchiata difensiva. Lo avevano accusato di predisporre tattiche scriteriate, che non proteggevano abbastanza II non sicuro Pelllzzaro. Contro la Juventus DI Marzio tenta una disperata difesa ad oltranza. Mette all'ala destra Vignando, che è un mediano, scopre Banelli, una volta terzino, nel ruolo di centrocampista. Invita Improta a partire da lontano, sceglie Michesi come centravanti ar- retrato. Questo il cosiddetto attacco. Dietro non c'è libertà di manovra per nessuno. Le marcature devono essere curate al millimetro; Nlcollnl è obbligato a seguire sempre e comunque Causio, Ranieri è II libero, ma con il compito di fare il difensore puro. Contro un simile avversario, la Juventus incontra serie difficoltà. La giornata è particolarmente calda, anche se è ventilata. Il sole brucia. Che differenza dal gelo e dalla none di Magdeburgo! 1 bianconeri si adattano. Non abboccano all'Invito di Di Marzio, stanno in prudente copertura. Attaccano, raramente però avanzano anche Benetti e Tardelli; Furino s'impegna in sgroppate mozzafiato. E' un ordine tattico intelligente: non si deve rischiare. E nessuno rischia. Le punte bianconere naturalmente sono piuttosto dimenticate. Furino, Benetti e Tardelli tentano qualche appoggio, ma lo fanno con un certo affanno. Non vogliono rischiare, non intendono farsi trascinare dall'Istinto. E' un gioco ragionato, che forse non piace alle folle, ma che non lascia spazio agli avversari per II contropiede. Scirea conferma il suo stato di grazia avanzando a ridosso delle punte in azioni di appoggio eccezionalmente utili. Di Marzio non indovina la contromossa e Scirea porta lo scompiglio nelle file calabresi. C,'è un evidente timore di perdere. La classifica del glallorossl non permetterebbe ulteriori errori. Cosi i padroni di casa fanno muro, contrattaccano soltanto In contropiede. Al 5' Michesi tenta il tiro e Zoff, in leggero anticipo, deve parare in due tempi. E' un'azione Isolata che non crea fastidi. Attacca la Juventus con passaggi veloci tra i centrocampisti, i quali peraltro non riescono a liberare le punte, che sono spietatamente controllate. Finalmente al 14' Tardelli lancia lungo per Bettega che di scatto supera il suo guardiano. Maldera, sorpreso, è fuori causa. Bettega controlla di petto e si trova solo davanti a Pellizzaro. Sembra gol fatto, ma il tocco dell'ala manda la palla a lato. Il rischio aumenta la prudenza dei catanzaresi, che ora fanno muro proprio davanti all'area di rigore. GII Juventini tentano qualche affondo, ma creano anche confusione. Giocano però con discernimento. Solo nel finale del tempo i giallorossi avanzano in azioni di contrattacco. Cuccureddu sbaglia una respinta permettendo a Sperotto di allungare a Michesi. Il tiro del centravanti è immediato. Zoff, leggermente fuori posizione, riesce a rimediare con un colpo d'alta classe, e respinge di pugno in scivolata. Nella ripresa i tentativi bianconeri diventano più frequenti. Causio ha superato lo choc dei fischi e degli Insulti che lo avevano accolto all'Ingresso in campo. Non è il Causio solito, gli manca la iniziativa, l'estro sembra appannato, ma è un Causio che non fa un fallo, che accetta senza reagire, spinte e strattoni che gli elargisce il suo custode, il biondo e rude Nlcollnl. La Juventus cresce, Al 58' il gol sembra fatto: Bettega tenta, risponde Silipo; riprende Gentile che tira in porta. Nella confusione si nota distintamente Bonlnsegna che devia la traiettoria della palla. Pellizzaro questa volta è fortunato: respinge inconsciamente con la coscia destra. Il gol comunque è nell'aria e viene poco dopo. Gentile In avanzata semina Vignando (che da qualche tempo chiede la sostituzione non avendo più un'oncia di fiato da spendere), e serve Bettega che giunto sul fondo crossa lungo. Preciso all'appuntamento è Scirea, che di testa batte Inesorabilmente Pellizzaro (69'). Sbloccato il risultato, gli uomini di Trapattoni giocano in scioltezza. Viene ammonito Braca per fallo, e poco dopo Di Marzio tenta la carta Nemo, mandando negli spogliatoi lo spento Vignando. Il Catanzaro comunque rischia di più ed il pareggio sembra fatto al 79' quando Scirea sbaglia nel tentativo di alleggerimento verso Zoff. La palla piomba a Sperotto che serve Michesi. Zoff è bravissimo ad intervenire salvando una situazione difficilissima. Non è finita. Un minuto dopo le speranze del Catanzaro crollano definitivamente. Bettega — questa volta da destra — si arrangia per controllare un pallone allungatogli da Tardelli. Chiuso da Maldera, Bettega riesce ugualmente a centrare. Bonlnsegna non può intervenire, però tocca Silipo deviando a fiI di palo. Autorete classica (80'). Finisce 2 a 0 per la Juventus, risultato forse troppo netto se si guarda lo spettacolo, ma il risultato è giusto e ineccepibile In rapporto all'intelligenza tattica, alla furbizia del singoli, alle contromosse studiate da Trapattoni. DI Marzio ha tentato lo zero a zero puntando le sue chances sulla difesa e sul centrocampo. Gli è andata male, ma II Catanzaro ha dimostrato vitalità e forza d'animo tali da far sperare bene per l'immedito avvenire. Con la Juventus si chiude la lista del grandi incontri casalinghi. I giallorossi dovranno giocare ancora sei volte al • campo militare », sempre contro squadre • possibili ». Bisognerà vincere sempre per sperare, raccimolando per di più qualche punticino in trasferta. La situazione della squadra calabrese è difficile ma non disperata. Occorre reagire, bisogna fare quadrato e lavorare giorno dopo giorno. Non perdersi d'animo. La salvezza è ancora possibile. La Juventus torna a Torino con due punti in più. Segno che la squadra c'è che, forse, non la spaventano le fatiche europee e i viaggi In campionato. Il mese difficile è cominciato benissimo: vittoria con il Foggia, successo pieno a Magdeburgo in Coppa, nuova vittoria anche a Catanzaro. Il tutto in soli sette giorni. E' un inizio promettente. Basterà continuare. Giulio Accatino

Luoghi citati: Catanzaro, Magdeburgo, Napoli, Sampdorla, Torino