Norvegia: diventa scandalo politico il disastro ecologico della "Bravo,,

Norvegia: diventa scandalo politico il disastro ecologico della "Bravo,, Norvegia: diventa scandalo politico il disastro ecologico della "Bravo,, (Dal nostro inviato speciale) Stavanger, 29 aprile. E' trascorsa un'intera settimana e dalla piattaforma «Bravo», ancorata nel Mare del Nord, a 270 chilometri da Stavanger, continua a sgorgare petrolio e gas. Stamane sulla piattaforma maledetta è salito Red Adair, l'uomo che si è reso famoso per domare gl'incendi dei pozzi petroliferi e turare le falle delle sonde. Red, il rosso del Texas, ha 62 anni e di norma a rischiare la vita ha mandato negli ultimi dieci anni sempre aualcun altro. La «Bravo», però, è un caso grave e Red ha preferito andare a vedere con i propri occhi perché la valvola dì regolazione del flusso non vuole funzionare. Il basamento era sporco, , pieno di greggio, maleodoran[ te e scivoloso quando Red ci [ hr. messo piede assieme a I Boot Hansen, il suo famoso braccio destro, e altri due tecnici americani. I quattro hanno esaminato la valvola, hanno discusso, hanno appor¬ tato qualche correzione, poi, non ottenendo risultati, sono tornati sul pontone di assistenza. Più tardi sulla «Brai vo» sono andati due altri te! onici, del team Adair, e si so; no messi a lavorare con nuove apparecchiature giunte in 1 mattinata da Aberdeen, in 1 Scozia. Nel pomeriggio è stato uffij cialmente comunicato che il l nuovo tentativo di chiudere : la falla non era riuscito e che I nella notte un comitato di teI cnici discuterà cosa si può fare. Stasera il pessimismo è ' ormai generale e si dice che I occorreranno forse due o tre |mesi prima che si riesca a I fermare la perdita. In Norvegia, Danimarca e Svezia continuano le operazioni preventive anti-inquinamento e si può dire che il coordinamento tra i vari Paesi e i vari settori è perfetto. Toccherà alla Svezia, la nazione più preparata e ricca, ad anticipare i capitali necessari, anche se appare ormai chiaro che la colpa dell'accaduto è da addebitarsi alla «Phillips», sulla quale pesano senza alcun dubbio gravi responsabilità. Un'inchiesta giornalistica ha permesso infatti di sapere le vere cause dell'incidente verificatosi venerdì scorso sulla «Bravo». Si era reso necessario cambiare una delle valvole che regolano il flusso del petrolio e | cinque tecnici norvegesi avevano preparato la strozzatura momentanea della sonda. Esperti della «Phillips» avevano poi smontato la valvola e ne avevano montato una nuova. I norvegesi si erano accorti che la valvola stessa era stata montata al contrario e lo avevano fatto rilevare. Un ispettore della «Phillips» presente sulla piattaforma aveva detto però che non j importava, e aveva ordinato | di riprendere il lavoro. Un'ot ra dopo i primi sibili della ! perdita. C cinque tecnici norvegesi hi. -no appena avuto il 1 tempo di comunicare via radiotelefono quanto stava ac- cadendo prima di mettersi in salvo. Poco dopo, l'allarme J generale e lo sgombero dei i 112 uomini della piattaforma. | Quando, dopo essere stati raccolti in mare, i cinque sono giunti a Stavanger, sono I stati isolati e portati alle rispettive case (uno che abita ! lontano, addirittura in elicotItero) dalla polizia, dopo aver j ottenuto senza averlo chiesto un mese extra di ferie. L'inchiesta giornalistica ha permesso anche di sapere che i il governo era stato immediaj tamente informato dell'episoI dio, ma che ha preferito non renderlo pubblico. Naturalmente questo fatto ha sollevato enorme impressione. Si parla di scandalo, si fanno allusioni ad eventuali collusioni tra la «Phillips», membri del governo e alti funzionari statali. E si chiede sempre più insistentemente non solo la piena e intera verità ma anche le dimissioni del premier Nordli e dei suoi ministri. Walter Rosboch

Persone citate: Adair, Boot, Hansen, Phillips, Red Adair, Walter Rosboch

Luoghi citati: Danimarca, Norvegia, Scozia, Svezia, Texas