Forte impegno della Comit a favore dell 'esportazione di Riccardo Chiaberge

Forte impegno della Comit a favore dell 'esportazione L'utile è poco superiore ai nove miliardi Forte impegno della Comit a favore dell 'esportazione Milano, 29 aprile. Un utile di poco superiore ai 9 miliardi di lire Cpraticamente invarialo rispetto all'anno precedente); un incremento della « raccolta » pari al 19,4'A, e un aumento ancor più sostenuto (+23,3v>) degli tmpieghi; una sensibile crescita dei finanziamenti in valuta all'import e all'export; un certo calo di affari nell'investimento in titoli azionari e obbligazionari: questi i principali risultati della Banca Commerciale Italiana (gruppo Iri) nel '76, esposti dal consiglio dì amministrazione all'assemblea degli azionisti, riunita oggi a Milano. / contenuti della relazione erano stati anticipati In mattinata, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente Innocen. zo Monti, dall'amministratore delegato Francesco Cingano, e dal direttore Sergio Siglientt. I dati piuttosto deludenti del conto economico, comuni del resto a molti istituti di credito, van. no fatti risalire — secondo la Comit — all'effetto congiunto dei vincoli dì portafoglio e della riserva obbligatoria imposti dall'autorità monetarla per conte, nere l'espansione della liquidità. Di fatto — fa notare la relazione — questa manovra restrittiva non sembra aver ottenuto lo scopo dt frenare la attività creditizia, che si è sviluppata ad un ritmo assai sostenuto: gli impieghi sono aumentati complessivamente del 22,6'/; che in termini monetari è stato l'incremento più elevato degli ultimi tre anni. Come spiegare questa contraddizione? Secondo la Comit, il credito può « entro certi limiti, crescere nutrendosi di se stesso », perché gli interessi passivi incidono sui flussi di cassa delle imprese, creando un ulterìo. re fabbisogno di liquidità a breve. In secondo luogo, la mano, vra sul Buoni ordinari del Tesoro consente alle banche di compensare (con un'accorta politica di investimenti e dìsinvestimentij le fluttuazioni della base monetaria (più o meno come fanno le industrie con le scorte dì magazzino). Il terzo fattore di espansione degli impieghi è rappresentato dai finanziamenti In valuta este. ra: questa voce ha superato a fine anno t 3 mila miliardi, con un aumento del 246% rispetto al '75. In questo campo, l'apporto della Banca Commerciale è stato particolarmente signifi. cativo: l'incidenza delle operazioni in valuta sull'ammontare globale dei crediti concessi dal. l'istituto ha sfiorato II 10% (con¬ tro il 4Vt circa del sistema bancario nel suo complesso), e la sua quota di partecipazione ha rappresentato il 14% del totale nazionale. Questo sforzo a sostegno degli scambi commerciali del nostro Paese è costato alla Comit in termini di indebitamento ccn l'estero, indebitamento che ha superato, alla fine del '76, i 300 miliardi. Per quanto riguarda la raccolta, i risultati sono meno soddisfacenti. Benché essa abbia raggiunto (per la clientela non bancaria) la cifra dt 7479 miliardi, l'aumento nei confronti dell'esercizio precedente (+19,4%) è stato inferiore a quello (22%) registrato su scala nazionale. « E' continuato quindi — sottolinea la relazione — il processo di lenta erosione della quota di mercato » della Comit a favore delle banche concorrenti, e in partlcolar modo di quelle a carattere locale. « Questo svantaggio — ha spiegato Cingano — si spiega con 11 fatto che gli sportelli delle grandi banche, fra cui la nostra, sono concentrati nel grossi centri urbani e Industriali, mentre le Casse di risparmio e gli altri Istituti che operano in ambiti più ristretti hanno una presenza capillare. E' il risultato della politica della Banca d'Italia, che ha sempre favorito le banche minori, sia per la loro maggiore agilità organizzativa, sia per la loro vicinanza alle specifiche realtà economiche, sia anche In risposta alle pressioni di Interessi locali ». Quanto alla politica dei tassi. Cingano ha affermato che la Comit tende a praticare tassi attivi il più possibile contenuti, in rapporto ai livelli fissati dall'autorità monetaria: « Non abbiamo una clientela su cui si possa calcare troppo la mano; perché appartiene In prevalenza al settore privato ». Riccardo Chiaberge

Persone citate: Cingano, Francesco Cingano, Sergio Siglientt

Luoghi citati: Milano