II sole, il mare, i venti per i veicoli di domani
II sole, il mare, i venti per i veicoli di domani Automobìli II sole, il mare, i venti per i veicoli di domani Alternative energetiche proposte e documentate da "Environment 77" L9 automobile è presente in molti modi nella mostra e nelle memorie di «Environment 77», né poteva essere diversamente, dato il tema di questa manifestazione che si conclude oggi a Torino Esposizioni. In questa sede si è discusso dei modi per difendere l'ambiente naturale, ma senza dimenticare l'economia di energia, e questo rappresenta un importante passo avanti, perché sarebbe un errore mantenere disgiunte le due iniziative. Tanto per fare un esempio in campo automobilistico, la riduzione dei gas nocivi allo scarico mediante i sistemi inizialmente proposti in America comportava un aumento dei consumi di circa il 20%. Riduzione degli sprechi, in GIANNI ROGLIATTI campo automobilistico, significa in primo luogo riduzione dell'energia usata per muoversi ed in un secondo tempo il recupero e riciclaggio delle materie prime utilizzate nella costruzione dei veicoli. Questo problema (la riutilizzazione dei materiali) è stato più volte trattato e si sa che esistono impianti in grado di disintegrare le vecchie auto per poter recuperare i metalli in esse contenuti e rifonderli. Finora il processo non ha trovato una larga diffusione a causa del costo elevato, ma se si osservano i dati relativi . all'impiego di «energia» (in parole povere, di calore per la rifusione dei metalli) si scopre che il recupero del rottame comporta un fabbisogno di energia assai basso. La demolizione delle vecchie auto per recuperarne il materiale sarebbe però solo l'ultimo gradino nella scala delle economie di esercizio e di riduzione degli inquinamenti. Il problema grosso dell'energia è quello relativo al funzionamento dei motori: in numerosi interventi è stato messo in evidenza come l'impiego del petrolio e dei suoi derivati per far funzionare motori termici (delle auto come delle centrali), con una perdita secca del 70 per cento negli scarichi costituisce uno spreco non più tollerabile. Si è parlato poi di fonti alternative di energia, dal sole alle maree ai venti (che sono poi variazioni di energia solare, come lo sono gli impianti idroelettrici), le fonti di calore interno della Terra e naturalmente l'energia nucleare: tutte queste soluzioni alternative portano a guardare con sempre maggiore interesse all'auto elettrica, poiché tutte queste fonti di energia si prestano alla produzione di corrente elettrica con cui azionare il motore di una vettura. L'Enel ha ripresentato all'«E 77» il furgone Fiat 850 T trasformato per trazione elettrica a batterie, di cui sono stati ordinati per ora 10 esemplari per prova: è un inizio, sia pure modesto. Ciò che è invece interessante notare è che per la prima volta si nota un'ottimistica presa di posizione nei confronti del veicolo elettrico. Citiamo infatti da uno dei testi: «Il mezzo (il veicolo elettrico) presenta numerosi vantaggi dal punto di vista energetico ed ambientale, minori consumi a partire dalla stessa fonte energetica (petrolio), possibilità di usare fonti alternative al petrolio per caricare le batterie, utilizzazione di energia elettrica notturna meno costosa, eliminazione delle emissioni gassose, assenza di rumori». A parte i vantaggi più ovvi del veicolo elettrico, il fatto che anche la eventuale alimentazione con elettricità prodotta da centrali termoelettriche sia ugualmente economica, sta ad indicare che nelle centrali si possono effettuare riduzioni dei consumi e degli inquinamenti.
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