Chi vìncerà lo scudetto? Il computer dice Torino 44%, Juve 33%, spareggio 23% di Mario Deaglio

Chi vìncerà lo scudetto? Il computer dice Torino 44%, Juve 33%, spareggio 23% Chi vìncerà lo scudetto? Il computer dice Torino 44%, Juve 33%, spareggio 23% Siccome c'è molla incertezza e mólta attesa su come andrà a finire il campionato di calcio, abbiamo provato ad interrogare quella sorta di moderno oracolo che è il «computer». Il «computer» non si è sbilanciato molto, rispettando così la tradizione degli oracoli dell'antichità; il suo responso, comunque, indica che il Torino avrebbe oggi una probabilità di aggiudicarsi lo scudetto moderatamente superiore a quella della Juventus, ma che il confronto è ancora apertissimo e che l'eventualità di una finale a pari punti è tutt'altro che da scartare. Bisogna precisare subito che la prudenza del «computer» nelle sue previsioni è un riflesso delle valutazioni dei «tecnici». Infatti prima di dare le istruzioni al calcolatore, abbiamo interrogato alcuni tra i maggiori esperti in fatto di Juventus e dì ! Torino. Abbiamo chiesto loro di indicare, in percentuale, le probabilità di vittoria, pareggio e sconfitta delle due squadre torinesi in ciascuno degli otto incontri di campionato che devono complessivamente disputare nelle 4 giornate conclusive. In questa valutazione è stato chiesto agli esperti di basarsi sulla serie dei risultati delle medesime partite negli anni precedenti e sulla loro stima delle condizioni tecniche delle due squadre e della loro «carica» psicologica. Dobbiamo dire che vi è larga concordanza di vedute sulle probabilità di ogni singola partita. Tanto per fare un esempio, per l'incontro JuventusNapoli, nel quale la Juve non perde da vent'anni e i partenopei hanno vinto solo tre volte dalla fine della guerra in poi, le probabilità di una sconfitta bianconera sono stale considerate molto prossime allo zero, e quelle di vittoria molto elevate. Analoga valutazione è stata fatta per Torino-Genoa, dove, oltre che dell'attuale forza delle due squadre si è tenuto conto del fatto che i liguri a Torino nel corso degli ultimi trent'anni non hanno mai vinto. Con gli esperti abbiamo discusso anche i fattori psicologici. I risultati di una giornata, infatti, influenzano i risultati successivi. Una squadra che rimanga staccata di un punto, per esempio, non ha alcun interesse a mirare al pareggio: è più facile quindi che rischi il tutto per tutto e si «scopra», cercando di vincere anche a costo di aumentare il rischio di perdere. In questi casi sono state opportunamente aumentate le probabilità di vittoria e di sconfitta, mentre sono state diminuite le probabilità di un pareggio. Se il distacco è di due punti dopo la prima giornata l'effetto psicologico è ancora maggiore, mentre dopo la seconda subentrano fattori di demoralizzazione per chi è in svantaggio, mentre la squadra in testa rimane galvanizzata. Fornito di tutte queste dettagliate istruzioni con un programma matematico, il «computer» ha «giocato» centomila volte questa parte finale della lotta per lo scudetto; ha cioè analizzato i probabili risultati di ottocentomila partite — otto per ogni simulazione — secondo le sequenze programmate, mettendoci, in tutto circa due minuti. Per decidere il risultato di ciascuna di queste partile il «computer» si è comportato, in pratica, come chi getta in dado, con sopra scritti i proverbiali «1», «2» e «X» corrispondenti a vit¬ toria, sconfitta e pareggio. I tre risultali, però, non avevano, come invece succede nei dadi, uguale probabilità di verificarsi, bensì le probabilità diverse per ogni partita, che riflettevano il parere degli esperti. In sostanza, non si è fatto altro che portare alle loro logiche conseguenze le valutazioni che oggi si danno sulle possibilità delle due squadre. I risultati del calcolatore debbono essere bene interpretati. Essi dicono che se, ipoteticamente, Juventus e Torino dovessero rigiocare, sempre nelle medesime condizioni, un numero molto elevato di volte questo scorcio di campionato, il Torino vincerebbe lo scudetto nel 43,8 per cento dei casi, la Juventus nel 33,2 per cento dei casi, mentre ci sarebbe parità di punteggio dopo l'ultima giornata nel 23 per cento dei casi. Dopo la prima di queste quattro giornate interrogheremo nuovamente gli esperti e, in base alle loro indicazioni, modijiciteremo, se necessario, le probabilità per le giornate successive. Mario Deaglio Pietro Terna

Persone citate: Pietro Terna

Luoghi citati: Torino