Nessun trattamento di favore per il Milan di "paron,, Rocco

Nessun trattamento di favore per il Milan di "paron,, Rocco Lo assicura il "matusa,, Valcareggi Nessun trattamento di favore per il Milan di "paron,, Rocco Milano, 28 aprile. Assieme fanno oltre 120 anni: sono entrambi di Trieste, cocciuti come I muli degli alpini. La sfida fra Verona e Milan è anche un duello personale fra Valcareggi e Rocco amici a parole ma acerrimi rivali sul campo anche se non mancano, quando s'Incontrano, le pacche sulle spalle e i sorrisi a 180 gradi. In vista di una gara che promette scintille e poco scampo per un Milan tartassato dalla sorte e dai malintesi tecnici, Verona Insorge addirittura alla possibilità di mostrarsi docile per I rossoneri annunciando un'ospitalità tipo II passaggio sotto le forche caudine. Valcareggi è stato esplicito: 'Dobbiamo recuperare il punto perso a Torino; Il signor Panzino ci ha negato un rigore nettissimo, potevamo pareggiare e sperare, a questo punto, di entrare nel "giro Uefa". Dovessimo battere II Milan com'è nelle nostre intenzioni, potremmo ancora sperare in questo traguardo: un risultato decisamente lusinghiero considerato che era vamo partiti con l'obiettivo di salvarci ». Valcareggi non guarda In faccia al Milan di Rocco e di Rivera: «£' un cliente come tutti gli altri — risponde — in casa ne abbiamo superati di più temibili. Rlvera e II Messico sono lontani: allora eravamo tutti sulla stessa barca, ora è un'altra cosa'. Proprio cosi, al punto che Valcareggi non getta acqua sul fuoco delle dichiarazioni dei suoi giocatori, primo fra i quali Zigoni che annuncia una 'domenica di fuoco per il Milan'. Il passato torna in fretta quando le cose non filano per II verso giusto. Rocco spera ardentemente In un pareggio: nella sua tabella di marcia, prevede un punto a Verona, nessuno a Torino, due in casa col Catanzaro e uno almeno nell'atto finale a Cesena. Uniti ai 22 dell'attuale classifica, farebbero 26, quanti bastano per stare tranquilli anche perché la differenza reti è nettamente superiore a quella dei «concorrenti». 'Certo — ammette Rocco — sappiamo che a Verona ci attende un ambiente caldo ma sono convinto che la squadra saprà reagire. Domenica scorsa ci sono stati alcuni malintesi ma con il sottoscrlttu in panchina spero che non si ripetano: Il «paron» probabilmente si riferisce alla mancata sostituzione della marcatura su Giordano, affidato all'infortunato Collovati, e alla scarsa difesa compiuta dalla squadra quando era In vantaggio e doveva chiudere i varchi a una Lazio per niente irresistibile. Recuperando sia Turane che Bigon (il provino odierno è stato positivo per entrambi) il Milan potrà presentarsi col suo volto migliore essendo scontato che toccherà a un anziano come Anqullletti mettere la museruola all'avversario più temibile, Zigonl. Uscendo anche Il baby Collovati, gli unici giovani restano Maldera e Galloni i quali (forse non è una coincidenza) sono entrambi sulla lista dei giocatori che a fine stagione potrebbero essere ceduti. Interessano al Napoli che potrebbe dare in cambio Savoldi ma che probabilmente si accontenterà del terzino versando 800 milioni in contanti. Ebbene, dicevamo che senza Collovati, la media età del Milan si alza ulteriormente portandosi a oltre trent'anni. Proprio quello che auspica Rocco: la salvezza secondo lui sta nelle gambe degli anziani. Intanto chi gli fa i conti In tasca scopre che con il «paron» al timone, il Milan ha conquistato 9 punti In 11 partite; con Marchioro Il rendimento era stato leggermente superiore, 13 punti in 15 gare, vale a dire una media di 0,86 punti per partita contro 0.81 di Rocco. Una sfumatura, ovviamente, ma a quanto pare la «medicina» del mago triestino non è stata efficace. Le voci che si rincorrono sul l'assunzione di Liedholm e sul ri torno di Buticchi alla presidenza non sono le più adatte per riportare la serenità in una squadra che inevitabilmente va smembrata e ricomposta con gente giovane, anche se Rocco preferisce gli anziani. E' appunto per questo che lo stesso Rivera nell'opera di rinnovamento lanciata dalla società non poteva dare II suo «imprimatur» alla riconferma di Rocco: ora soprattutto che tornato fra suoni di trombe come il salvatore della patria l'anziano tecnico si è dimostrato incapace di raddrizzare una situazione traballante se non addirittura drammatica. Giorgio Gandolfi