I giovani psi spiegano l'alternativa di sinistra

I giovani psi spiegano l'alternativa di sinistra Congresso nazionale a Bologna I giovani psi spiegano l'alternativa di sinistra Quattrocento delegati in rappresentanza di trentottomila iscritti I rapporti con i giovani comunisti - Domani discorso di Craxi (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 28 aprile. Plasmare una società nuova è una volta di più l'obiettivo. L'alternativa di sinistra — strategia scelta dai giovani del psi fin dal '73 — è il mezzo per raggiungerlo. La Federazione giovanile socialista italiana (Pgsi) poggia su questa tesi il suo XXVII Congresso nazionale, che si è aperto oggi a Bologna. Sono presenti 400 delegati in rappresentanza di 38 mila iscritti, 30 delegazioni straniere (c'è anche Statis Panagulis) e rappresentanti di tutte le forze politiche giovanili e della sinistra. Il clou sarà il discorso che il segretario del psi, Craxi, terrà sabato sera. E' invece «saltato» l'intervento di Mitterrand, leader dei socialisti francesi, che avrebbe dovuto parlare a una manifestazione per il Primo Maggio. Il '73, con il congresso di Venezia, fu per la Fgsi un momento chiave. Allora le forze giovanili assunsero, nei confronti del partito, un ruolo di sollecitazione critica che ha raccolto i suoi frutti nel luglio del '76, quando il psi accolse la strategia dell'alternativa di sinistra. Allora fu avviato il processo per dare alla federazione giovanile più autonomia, e una riprova ne sono state, sei mesi fa, le dimissioni della direzione (la maggioranza dei 35 membri aveva ormai assunto incarichi in seno al psi, 10 facevano addirittura parte del comitato centrale). Oggi si fa il punto della situazione, e l'obiettivo di questo appuntamento è di realizzare tra le nuove generazioni una massiccia presenza, costituire un punto di riferimento. «Vogliamo essere in misura sempre maggiore — ha detto il segretario, Andrea Parini — l'organizzazione politica della gioventù, e sempre meno quella dei giovani socialisti». Nella lunga relazione ietta all'assemblea, è stata ritratta la vecchia società che la Fgsi rifiuta, e quella nuova che si propone di aiutare a nascere. Da un lato un quadro i cui particolari sono le trame nere, la strategia della tensione, «strettamente intrecciate al tentativo della de di riqualificare l'anticomunismo e l'integralismo cattolico come cerniera interclassista del blocco dominante». Dall'altro lato — il futuro — un nuovo modello di sviluppo, in cui questa parola — «sviluppo» — corrisponda non più a un concetto economico ma a un concetto sociale: l'obiettivo non dovrà più essere «l'espansione dei consumi e della produzione di merci, ma il soddisfacimento di reali bisogni sociali quali la piena occupazione e la creazione di una vasta fascia di servizi». Sono stati i giovani, ha detto Parini, che «per primi hanno avvertito e resa evidente la crisi di egemonia delle classi dominanti, nata dalle contraddizioni irrisolte dello sviluppo capitalistico». Giovani che oggi, nell'instabilità del momento, rischiano talvolta, è vero, di cedere alla chiusura in se stessi o a ribellioni individualistiche, ma che soprattutto sono partecipi «dei grandi orientamenti ideali e politici tesi al superamento del sistema capitalistico e alla edificazione di una società nuova». E dunque, «no agli agenti provocatori, quelli della "P 38", ma con gli altri, anche se hanno convinzioni che noi riteniamo errate, va istituito un rapporto costruttivo». L'alternativa di sinistra — cui potrebbe preludere un governo di emergenza — richiede naturalmente, per avere successo, un programma comune delle sinistra, basato, secondo la Fgsi, su tre punti chiave: il rilancio di una organica programmazione nazionale; una politica che awii una ridistribuzione egualitaria del reddito; una drastica riduzione dell'attesa pubblica per ciò che riguarda le riforme sociali. E' possibile questo programma comune? (il che significa: è possibile un produttivo confronto con il pei?). Dopo un'analisi — per la veri- tà un po' sommaria — dell'evoluzione comunista, la relazione conclude che la condizione dell'alternativa di sinistra consiste nella creazione di «un rinnovato polo socialista». Messo in chiare lettere, vuol dire che un psi più forte potrebbe assumersi, in una coalizione di sinistra, il ruolo del gendarme per non consentire al pei — che «non ha affrontato e risolto tutti ì nodi posti dalla precedente impostazione leninista» — di egemonizzare la coalizione stessa, e così questa diverrebbe accettabile al di qua e al di là dei confini. Franco Mimmi particolarmente avvertite nella nostra provincia alle tematiche di impegno democratico e di sviluppo, quali i progetti di riforma defli'editoria, il piano carta, la forestazione, come ha messo in evidenza nella sua relazione il segretario Federici. Nel corso del dibattito, al quale è intervenuto il segretario nazionale Alfredo Giampietro, sono emersi la volontà e l'impegno dei lavoratori aderenti affla Filagc-Uil per superare il momento di crisi generale e particolare, ridando slancio al discorso unitario nel pluralismo delle posizioni sindacali, Al termine dei lavori è stato approvato un documento nel quale è detto fra l'altro: « I lavoratori aderenti alla Filagc-Uil, riuniti nel congresso provinciale di categoria, di fronte al dilagare della violenza che colpisce anche e soprattutto la libertà dì espressione, richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica democratica sulla funzione insostituibile della stampa quotidiana libera e indipendente, in questi giorni minaccata da episodi teppistici di violenza squadristica ».

Persone citate: Alfredo Giampietro, Andrea Parini, Craxi, Federici, Franco Mimmi, Mitterrand, Parini, Statis Panagulis

Luoghi citati: Bologna, Venezia