Ragazza morta di parto sanitari sotto inchiesta

Ragazza morta di parto sanitari sotto inchiesta All'ospedale di Polla, presso Salerno Ragazza morta di parto sanitari sotto inchiesta La vittima aveva 20 anni - Inviate sette comunicazioni giudiziarie (Nostro servizio particolare) Salerno, 28 aprile. Il decesso di una ragazza di venti anni, Rosa Bianculli, morta nel giro di poche ore dopo aver dato alla luce un bambino, ha provocato un'inchiesta giudiziaria nell'ospedale civile di Polla, un centro agricolo a 75 chilometri da Salerno, dove la giovane sposa alla prima gravidanza era stata ricoverata il 28 marzo scorso. Il sostituto procuratore del tribunale di Sala Consilina dott. Raffaele Verasani ha inviato comunicazioni giudiziarie al primario dott. Dante Volpe, al ginecologo Giovanni Guercio, agii assistenti Vincenzo Cammarano e Vincenzo Sapio, all'ostetrica Giuseppina Priore e alle due infermiere Teresa Amen e Sabatina Pranzo. Il magistrato ha disposto la riesumazione della salma e nominato un collegio di periti che dovranno accertare le cause della tragica fine della puerpera. Nella vicenda è coinvolto anche un giovane neo-laureato il dott. Salvatore Gallo che ha rilasciato in buona fede il certificato di morte «per scompenso cardiocircolatorio». Il neonato, un maschietto nato in buone condizioni di salute, è stato affidato ai nonni paterni, una famiglia di contadini del Cilento, che si sono rivolti con un esposto ai carabinieri ed ai giudici per conoscere «la verità» e colpire gli eventuali responsabili. Negli ultimi tempi nell'ospedale civile di Polla si sarebbero verificati con una certa frequenza inprovvisi decessi. «Questo spiega — dice il sindaco di Montesano, paese limitrofo dove la giovane donna risiedeva — la ferma decisione del magistrato di voler andare a fondo, di fugare ogni dubbio nella popolazione allarmata dalla tragica catena di decessi». Rosa Bianculli si era sposa- ta due anni or sono con un giovane camionista Francesco Cestari di 23 anni anche lui figlio di contadini della zona. Un matrimonio perfettamente riuscito allietato nel giugno dello scorso anno dalla notizia del lieto evento. La giovane sposa si era preparata fisicamente e psicologicamente con cura all'arrivo del primo figlio. Si era sottoposta a ripetute analisi, era stata visitata dal ginecologo, aveva seguito scrupolosamente i consigli dei sanitari. La gravidanza era stata portata avanti senza disturbi partico lari ed il parto si presentava facile, normale. Alle prime avvisaglie del parto la sera del vettotto marzo fu trasportata al vicino ospedale di Polla. Un travaglio di poche ore e il piccino nacque con la tecnica del parto pilotato. Dopo la nascita al capezzale della puerpera non fu consentito ad alcun familiare di sostare e furono tutti rimandati a casa marito compreso. «Sta bene, andate andate, deve soltanto riposare. Venite domani». Purtroppo i congiunti di Rosa Bianculli fecero appena in tempo a ritornare alle loro abitazioni. Una telefonata li richiamò di nuovo in ospedale: la giovane madre stava morendo. «Se volete — disse un medico — potete portarla a casa, farla morire nel suo letto». Il dott. Gallo chiamato a redigere il certificato di morte, sentito il parere dei sanitari dell'ospedale, stilò la causa del decesso senza peraltro avvertire l'autorità giudiziaria. a. 1.

Persone citate: Dante Volpe, Francesco Cestari, Gallo, Giovanni Guercio, Giuseppina Priore, Montesano, Raffaele Verasani, Salvatore Gallo, Vincenzo Cammarano, Vincenzo Sapio

Luoghi citati: Polla, Sala Consilina, Salerno