L'addio a Sandro Giovannini
L'addio a Sandro Giovannini L'addio a Sandro Giovannini Roma, 28 aprile. Per l'addio a Sandro Giovannini, nella basilica di San Lorenzo fuori le mura, si sono dati convegno questa mattina i grossi nomi dello spettacolo, parecchi dei quali devono parte della loro notorietà a spettacoli che lo scomparso autore e regista aveva allestito con l'inseparabile Pietro Garinei. C'erano Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Delia Scala (giunta febbricitante da Viareggio), Ornella Vanoni, Enrico Maria Salerno, Gigi Proietti, Renato Rascel, Gino Bramicri, Alberto Lionello, Aldo Fabrizi, Mario Carotenuto, Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, Paolo Panelli, Bice Valori, Alighiero Noschese, Vittorio Caprioli, Bruno Cirino, Gianni Agus, Daniela Goggi, i registi Francesco Rosi, Ettore Scola, Lina Wertmulicr, Mario Monicelli, Luigi Magni. Quando la cerimonia stava per concludersi è arrivato da Milano Gorni Kramer, musicista di molti lavori firmati dai due «G». Se questa corale partecipazione è da ritenersi naturale, data la personalità di Sandro Giovannini, quello che ha colpito è stata soprattutto la partecipazione dei « non divi », gli addetti ai lavori di sempre, dai più umili ai più preziosi: macchinisti, sarte, datori luce, manovali, cassiere, guardarobiere, strappaciglietti, suggeritori. Da Napoli sono giunti anche i tecnici dello spettacolo Ralli-Salerno che in questi giorni si replica nella città partenopea. Tra la folla anche Spartaco d'Itri, un personaggio reso popolare alla fine degli Anni Cinquanta da « II musichiere » che Garinei e Giovannini inventarono per la televisione. Era presente anche il ministro dello Spettacolo, on. Antoniozzi, che prima del rito si è intrattenuto con la moglie Elena, e i tre figli dello scomparso: Stefanella, che fa l'attrice, Marco, giornalista, e Francesca Romana che ha appena dodici anni. e. b.
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