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Nella "Vallèe,, ARTE □ Nella "Vallèe,, Primavera è certamente la stagione meno indicata per chiudersi in un museo o visitare una mostra: i « capolavori » sono tutti all'aria aperta, perciò consigliamo una gita che appaghi la « fame » di verde. Gli itinerari possono essere molti, ma ci sembra interessante una gita alla scoperta dei castelli in Valle d'Aosta. Ne scegliamo due fra i più suggestivi: il castello di Fenis e quello d'Issogne. Il primo, costruito nel XIV secolo ha una struttura possente con torri quadrate, torricciolc rotonde e labirintici passaggi tutti cinti da alte muraglie. Dal piccolo cortiletto interno con la scala d'onore semicircolare, si raggiungono i ballatoi affrescati con figure di santi e di savi, molti dei quali attribuiti a Giacomo laquerio e alla sua cerchia come il bellissimo S. Giorgio sul cavallo bianco che uccide il drago e libera la principessa. Altre stupende opere sono nella cappella del castello che ha tre pareti completamente affrescate. Se il castello di Fenis è un bellissimo esempio di fortezza adatta alla difesa, quello d'Issogne è invece il tipico esempio della ricca dimora in cui si fondano potenza e fasto. La sua costruzione, così come appare oggi, risale a circa la metà del XV secolo e molte sono le cose che vi si possono ammirare. Nel bellissimo cortile, vivacemente affrescato con stemmi nobiliari, spicca una fontana dalla vasca ottagonale in pietra nel cui centro si alza un albero di melograno in ferro battuto. La struttura interna del cortile con i bassi portici e le possenti finestre (come ricor¬ da Marziano Bernardi nei «Castelli del Piemonte») è uno degli esempi più armoniosi della architettura civile piemontese allo spirare del XV secolo. Sotto il portico del cortile corrispondenti agli archi vi sono sette lunette che rappresentano il corpo di guardia con gli armigeri che giocano e bevono e alcune botteghe. Augusto Minucci '0WÈ FOLKLORE □