Giove vampiro e l'attrice

Giove vampiro e l'attrice Giove vampiro e l'attrice Per sostenere la parte di Alanena neH'Anfitrione di Plauto, che va in scena stasera al Gobetti per il Teatro Stabile con la regìa di Flavio Ambrosini, Aldina Mariano ha rinunziato ad altri impegni artistici. Ma per lei, giovane torinese emigrata a Milano per seguire i corsi del Piccolo nel '68, l'occasione è troppo importante; la prima scrittura teatrale nella sua città, dove finora è venuta soltanto ospite con spettacoli di fuori. Inevitabile una domanda: quale impressione le fa sostituire Milva, che secondo il primitivo programma doveva essere Alcmena con la tramontata regia di Petri? « Beh, temo un po' il confronto. Però non mi spavento. La differenza principale sta nel fatto che Milva è una cantante che recita, mentre io sono un'attrice che canta ». Che cosa canterà neWAnfitrione? « Il monologo di Alcmena triste per la sua solitudine, sposa d'un guerriero sempre lontano. La musica, di Benedetto Ghiglia, è molto bella: sembra una nenia, un po' greca e un po' medioevale. Con il contrappunto di un bombardino, pensii ». Non è la prima volta che la Martano canta: « Sono giovane, credo nel modo di recitare degli americani, con il canto e il ballo. In tv ho fatto "No, no Nanette", e l'anno scorso "Qualcosa da dire" storia della canzone italiana in quattro puntate, con dei cantautori come Paoli e Lauzi ». Conosce Missiroli da dieci anni, e Guazzotti da più tempo ancora: fu suo professore all'accademia, da dove la cacciarono « perché contestava troppo ». Poi Grassi e Guazzotti la inserirono in gruppi giovanili: « Un'esperienza artistica e sociale preziosa, che mi consentì ruoli diversi e interessanti, dalla soubrette all'attrice di prosa ». Ha lavorato a Roma in compagnie private e alla tv, è stata allo Stabile dell'Aquila con Trionfo e Guicciardini registi (« una vera fortuna »), ha interpretato Lisistrata con Foà e la Masiero negli spettacoli all'aperto. Il canto l'ha studialo con Tito Sciupa ir., dovrebbe an-i partecipare a una sua prossima iniziativa: portare sulle scene la lirica tradizionale con testi in romanesco, si incomincerebbe con il Don Pasquale di Donizzetti. Aldina parla animatamente, passando da un argomento all'altro con entusiasmo, si aiuta con le mani e con gli occhi, scuote i ricci biondi mentre afferma che « non ha più l'irruenza dei venti anni ». Manca dal teatro da due anni e mezzo, intanto ha avuto una bella bimba che ha ventun mesi e l'assorbe molto. A quali impegni ha rinunziato? Uno spettacolo all'Opera di Roma, ambientalo negli anni '25-30, doveva interpretare il personaggio androgino di Babette; e poi uno sceneggiato televisivo di Anton Giulio Majcno. Ma non li rimpiange: in questo momento preferisce /'Anfitrione. Missiroli e Guazzotti la chiamarono il 20 marzo, due giorni dopo incontrava Ambrosini e già incominciavano le prove. La commedia è ambientata nella Ror. x dJ Seicento, anziché nell'antica Tebe. Una delle scene relative al ritorno del protagonista (quando ingiuria la sposa che ignara l'ha tradito con Giove Iravestitosi da Anfitrione durante la sua assenza) come si sa è andata smarrita e per lungo tempo il vuoto fu riempito con un testo del quattrocentista Ermolao Barbaro. In questa edizione è stata invece inserita una scena dell'An fitrione di Molière; e non solo le scene e i costumi di Bignardi, ma tutta la commedia — dice con partecipazione la Martano — ha l'andamento di quell'epoca, pur con recitazione moderna: « Giove rappresenta il potere, noi siamo tutti burattini in mano agli dei. Quan do Anfitri ìc la insulta, Alcmena si dispera e sta per impazzire: la situazione no.i è comica, ma drammatica. Sono sempre le donne che devono subire, sopportare. Giove è un autentico vampiro, non il personaggio un po' da cabaret che penso intendesse Plauto ». La storia si ridimensiona quando il marito si rassegna, quasi onoralo di avere Giove come rivale. h. alt. Teatro Alfieri — Le repliche della rivista musicale « Non tutti I , nudi vengono al pettine » di Faei le, con Sylva Koscina e Lucio Cai rano, sono prorogate fino a do' menica 1° maggio. Amici del Regio — In via Po 43, stasera alle 21, dibattito su « L'incoronazione di Poppea », guidato da Massimo Bruni. Piccolo Regio — Stasera alle 21 Il ciclo « Incontri con la scuola musicale » si chiude con un concerto degli allievi del Conservatorio di Torino, in programma musiche di Beethoven. Aldina Martano

Luoghi citati: Aquila, Milano, Roma, Torino