I consiglieri Rai-tv non censurano Fo di Franco Mimmi

I consiglieri Rai-tv non censurano Fo I consiglieri Rai-tv non censurano Fo Roma, 27 aprile. Facciamo un grande dibattito su «Mistero buffo», hanno proposto al consiglio di amministrazione della Rai-tv i sei consiglieri democristiani. In apertura di riunione, convocata ier l'altro per valutare il caso nato dallo spettacolo di Dario Fo, una dichiarazione di Pietro Adonnino, Pier Antonino Berte, Giovanni Elkan, Nicolò Lipari, Armando Rigobello e Romolo Pietrobelli ha invitato la seconda rete televisiva a trasmettere un dibattito sul tema, in orario «di grande ascolto», chiedendo al consiglio di amministrazione stesso di «concordare le persone da invitare». La richiesta dei sei de non nasce ovviamente dal desiderio di far pubblicità a «Mistero buffo». «Il programma — essi dicono — ci ha profondamente amareggiati quali cattolici». Perciò hanno richiamato l'attenzione dei colleghi «sul carattere offensivo di alcuni momenti della trasmissione nei confronti di larga parte della popolazione italiana». Essi ritengono messe in dubbio «con gratuito sarcasmo» fondamentali verità della religione cattolica, e che ciò non possa essere giustificato «con un improprio appello al diritto di libertà di espressione in quanto colpisce sentimenti profondi e radicali nella tradizione e nella cultura di larghe masse popolari». I sei rappresentanti della de affermano anche: «La libertà d'espressione non è certo in discussione; devono invece esserne affermati e difesi gli autentici contenuti, quali si evincono dal richiamo al valore del pluralismo, posto dalla legge di riforma come esigenza fondamentale del servizio pubblico gestito dalla Rai». Servizio pubblico che trova, essi sostengono, «concreta attuazione nella necessità di distinguere tra libertà e licenza». «Questo episodio — conclude la dichiarazione — ci ha offerto occasione per di¬ chiarare, ancora una volta, lanecessità che il consiglio di amminìstrazionedella Rai, nella coscienza della propria responsabilità gestionale dell'azienda, affronti al più presto un dibattito sui principi e criteri direttivi della programmazione — gli unici — a suo tempo determinati dalla commissione parlamentare dì vigilanza, specificandoli in termini operativi per l'azienda e iniziando quindi un colloquio con tutte le le sue componenti al fine di rendere libertà di espressione e pluralismo concretamente operanti». Al termine del dibattito il consiglio di amministrazione in un comunicato ha detto che « tutti hanno concordato di escludere ogni intervento censorio ». « I consiglieri democristiani hanno espresso forti riserve e perplessità sul programma (...) Gli altri consiglieri, con varie motivate articolazioni, hanno sostenuto la piena legittimità della trasmissione ed il suo valore artistico, hanno negato intendimenti denigratori del sentimento religioso, hanno denunciato il carattere intimidatorio della campagna in atto ». Nel corso della giornata vi era stato l'ormai consueto profluvio di dichiarazioni e prese di posizioni, chi per Fo, chi contro Fo. Tra questi ultimi, una volta di più l'« Osservatore romano », che respinge tra l'altro l'addebito di ingerenza nelle cose dello Stato italiano, in quanto il cardinale Poletti, che ha inviato un telegramma di protesta a Andreotti, è vicario di Roma, cioè un vescovo che è cittadino romano e italiano e non della Città del Vatica- no. E' intervenuto tra gli altri il sen. Adolfo Sarti, responsabile del settore cultura della de. Contro pure il movimento cristiano dei lavoratori. Dall'altra parte, un documento firmato da oltre mille operatori culturali della Rai, poi l'Associazione nazionale autori cinematografici, il professor Puletti, responsabile del settore stampa e propaganda del psdi, la rivista « Com-Nuovi Tempi ». Domani, alle 9,30, il «Mistero buffo » affronterà l'esame della commissione parlamentare di vigilanza. Quaranta membri, dei quali 15 democristiani, ma sulla carta non sembra si possa raggiungere un numero tale da consegnare ai de la maggioranza. Forse non vi sarà neppure bisogno di contarsi, e il caso particolare servirà da semplice spunto per dibattere gli indirizzi televisivi generali. A meno che qualcuno non dichiari '.a guerra santa. Franco Mimmi

Luoghi citati: Città Del Vatica, Roma