Coni, vecchie tattiche

Coni, vecchie tattiche Venerdì si vota e non bisogna tradire i programmi "nuovi,, Coni, vecchie tattiche Il fascino delle poltrone e le esigenze di scegliere gli uomini giusti - Il presidente Onesti prosegue il suo "regnorecord", conferma di Pescante e corsa a tre per le due vice-presidenze: Carrara, Nebiolo e Croce - I gregari Chissà se al Coni c'è, in qualche cassetto, un libro Inglese: - Gulnness dei primati: migliaia di dati e informazioni dalle più spettacolari stranezze della natura ai records del mondo dello sport», a cura di Norris e Ross Me Whirter. Noi giornalisti lo utilizziamo, a volte, per controllare qualche dato statistico e In questi giorni, aspettando II Consiglio Nazionale elettivo del Coni, ci è stato prezioso per verificare se II • regno - di Giulio Onesti al vertice dello sport Italiano — 33 anni dì durata, sicura conferma — può Inserirsi in una classifica mondiale. Abbiamo trovato così I dati sui più lunghi regni della storia; da quello del faraone Pepi II della VI dinastia, che governò per 91 anni dal 2272 avanti Cristo (salì al trono all'età di 6 anni); a quello dì Musoma Kanijo, capo del distretto di Nzega nel Tanganica dal 1864 al 1963 (98 anni); a quello del giorni nostri di Sobhuza II Ngwenyama (cioè re) dello Swaziland, protettorato inglese dell'Africa Meridionale, dal 1899. Confortato da queste cifre dì longevità regale, l'avv. Onesti può portare avanti ancora per un bel numero di anni la sua carica di • presldentissimo • dello sport: essendo lui sessantaclnquenne, molto lucido e molto attivo, poco propenso al ritiro e per niente osteggiato da • pretendenti al trono » (almeno immediati), nemmeno il più tenace degli scommettitori potrebbe organizzare un concorso-pronostici per il nome del presidente da eleggere venerdì 29 aprile al Foro Italico. Onesti oggi come ieri e l'altro Ieri sì presenta favorito, anzi sicuro per la conferma (l'ottava di una serie iniziata con il Consiglio Nazionale del 25 novembre 1948). IL CONI METTE I . JEANS . — Anticipando queste previsioni (del resto facili) e altre ipotesi sul futuro del Coni, abbiamo scritto il 10 aprile su queste pagine che la conferma dì Onesti va intesa come un anello di congiunzione con il passato, mentre sì rinnoveranno ampiamente le strutture, I programmi, la Immagine stessa del • governo » dello sport Italiano. Il Coni e Onesti vestiranno i blue-jeans, Insomma, presentandosi in veste moderna, pratica, adattata al tempi. E I segni di questa • nuova frontiera - sono apparsi del tutto chiari a chi ha seguito da vicino avvenimenti recenti come il • matrimonio • Coni-Sindacati, come I nuovi rapporti Impostati con le Regioni e I Comuni, come le iniziative di alcuni partiti per presentare proposte di legge e discorsi di fondo sullo sport Italiano, come i contatti sempre più Intensi tra il Coni e gli enti di propaganda. La trasformazione è stata così netta che persino chi aveva fatto finta di non capire, ironizzando sul valore « storico » dell'arrivo dei sindacati al Coni, ha dovuto poi adeguarsi e presentare nei giusti termini la nuova situazione. PAROLE NUOVE. TATTICHE VECCHIE — La nostra fiducia nel nuovo Coni era ed è basata soprattutto sulle buone Intenzioni registrate in questi ultimi tempi, sulle • aperture » magari Imposte da chi bussava fuori dalla porta ad alta voce, sull'azione dinamica e « moderna - del segretario generale Pescante, uno di quelli che ha fatto parecchio perché Onesti — noto nei suol anni giovanili per l'eleganza da « snob », con sfoggio di panciotti colorati — apprezzasse la funzionalità dei blue-jeans. E crediamo anche nella volontà di far bene di alcuni presidenti di Federazione, chiamati a votare venerdì per il presidente ma pure per il resto della Giunta (due vice-presidenti, sei membri di giunta, un possa entrare In concorrenza con loro un Croce, presidente della vela, figura senz'altro minore dell'attività del Coni nell'ultimo quadriennio, proprio non vediamo: se Croce resterà al suo posto avremo capito tutti che anche nel Coni nuovo contano soprattutto le tradizioni vecchie e allora ci sentiremmo meno ottimisti e fiduciosi nella marcia verso la nuova frontiera. NOMI E RUOLI — / sei nomi per la Giunta sono anch'essi legati a varie considerazioni. Franchi è un • titolare » sicuro (Onesti e Pescante hanno sempre contato su di lui per le iniziative più importanti, vedansi i rapporti con i sindacati e le Regioni) e molto probabili appaiono Parodi (nuoto), D'Aloia (canottaggio) ma le sorprese possono essere parecchie sia per II ridotto numero di voti sufficiente per far - slittare » accordi e patti vari, sia per le chances che certi aspiranti « gregari » possono vantare nel dichiararsi alleati di qualche ' capitano ». Federazioni come la caccia e la pesca, per altro rappresentate da degnissimi personaggi, possono trovarsi in Giunta lasciando fuori lo sci e il basket o magari il calcio e l'atletica (se Carraro e Nebiolo non saranno vicepredenti accetteranno di stare in Giunta?). IL CONSIGLIO — In ogni caso il prossimo quadriennio (che potrebbe pure far registrare, a metà del suo corso, un clamoroso ' ritiro » di Onesti se il presidente decidesse di Interrompere il governo-record) sarà caratterizzato da una maggiore attività del Consiglio, da una nuova linea d'azione che vedrà II Coni chiamato ad organizzare su basi più moderne tutto lo sport agonistico collaborando in parallelo con la scuola (Ministeri) e /'/ mondo del lavoro (sindacati) per l'attività dei giovanissimi, del dopolavoro, dello sport sociale. Una specie di circo a tre piste, e intanto un rapporto più deciso anche con le Federazioni che saranno « coordinate » e guidate dal Coni. Sono programmi validi, ma bisogna portarli avanti con gli uomini giusti Altrimenti assisteremo venerdì solo ad una riverniciatura dì quel « totem » che Onesti e il Coni hanno rappresentato da troppi anni In qua e che riteniamo ormai fuori moda. Antonio Tavarozzì segretario generale) che dovrà condizionare più che In passato l'azione di Onesti. Però, dalle • voci » raccolte in questi ultimi giorni, abbiamo l'impressione che siano ancora e sempre le vecchie tattiche a decidere I giochi elettorali, a cominciare da certe < alleanze - per finire al vizio di scegliere (e imporre) un certo numero di gregari — definibili pure « yes men -, cioè uomini pronti a dire solo « si » — nel gruppo di governo che si vorrebbe invece caratterizzato da dirigenti abili e attivi. I VICEPRESIDENTI — Le tattiche antiche per le « poltrone - da assegnare sono saltate fuori quando, scontate le conferme di Onesti e Pescante, si è intravista una situazione di lotta per I duo posti di vicepresidente (sono in corsa Carraro, Nebiolo e Croce) non che per I sei disponibili In Giunta. Ricordiamo che la formazione • uscente » del governo del Coni contava su: Onesti presidente: Pescante segretario; Croce (Federazione vela) e Franchi (ex-presidente calcio) vicepresidenti; Giannozzl (pallavolo), Nebiolo (atletica), Rodonl (ciclismo), Morlggì (hockey a rotelle) Vaghi (sci) e Catella (motonautica). L'intento di rinnovare fa prevedere la scelta di uomini dinamici, almeno per motivi di età, e la esclusione di personaggi che da troppo tempo sono sulla scena anche se spesso piegano la testa per schiacciare un sonnellino o si notano solo per qualche discorsetto démodé. Insomma certi • tagli », sul nomi della Giunta risultano scontati, se davvero Onesti vuole dare un'Impronta nuova al Coni: alcune conferme e alcune Innovazioni ci sembrano necessarie, a cominciare dall'esigenza di trovare un posto all'abilissimo Franchi (che non essendo più presidente di Federazione può stare in Giunta ma non alla vicepresidenza) per proseguire con le ' promozioni » dell'ambizioso Carraro (candidato alla vìcepresldenza) e dell'attivissimo Nebiolo (altro vicepresidente possibile). Sia Carraro che Nebiolo ci sembrano in possesso — a parte l'età — delle caratteristiche giuste per portare avanti certi discorsi, e le loro aspirazioni sono legittimate dal • peso » delle federazioni da loro rappresentate (calcio e atletica) non che dalle dimensioni internazionali del due personaggi. Come

Luoghi citati: Africa Meridionale, Swaziland, Tanganica