"Non sono il braccio destro di nessuno,,

"Non sono il braccio destro di nessuno,, Un commerciante si difende "Non sono il braccio destro di nessuno,, Michele Condolucci nega di aver mai fatto parte della "anonima sequestri" Il nostro corrispondente da Sanremo, Renato Olivieri, ci telefona: « Non sono U braccio destro di nessuno. Francesco Russello non lo conosco neppure », afferma Michele Condolucci, 36 anni, da Cinquefonti (Reggio Calabria). « Sono un intermediario di gioielli e oggetti d'arte ». La sua attività consiste nell'acquistare oggetti preziosi da chi ha bisogno urgente di denaro, per poi rivenderli con un buon margine di guadagno. Accusato, sia pure non ufficialmente, di appartenere alla banda dei calabresi riciclatori di « denaro sporco », chiari, sce la sua posizione facendosi intervistare a Sanremo, dopo essere giunto da Cinquefonti dove, dice, era andato per stare vicino al padre, gravemente ammalato. Da nove anni abita in città, in via Solaro 65, con la moglie francese, Christiane Godefroj, e due figlie, di 19 e 8 anni. Dalla Calabria si era trasferito in un paese delle Alpi Marittime, dove aveva gestito un ristorante. Tornato in Italia, si è dedicato al commercio dei preziosi. Incappa in due Infortuni giudiziari. Un commerciante di Valenza gli chiede una trentina di milioni, lui risponde di non dovergli niente: la causa è ancora In corso. Poi vende dei quadri di autore dubbio, senza licenza, ed è rinviato a giudizio. Adesso attende il processo. E' difeso dall'aw. Piero Scarpa di Sanremo. Afferma il legale: ri Si dice che il mio cliente sarebbe latitante per i riciclaggi, ricercato in tutta Italia. Eccolo qui, davanti a voi, mentre polizia, carabinieri e procura della Repubblica di Sanremo, Torino e Milano, da me interpellati, non ne sanno nulla. Nessuno lo ri. cerca, in realtà ». Condolucci è stato indicato come il braccio destro del cambiavalute Francesco Russello, imputato nel processo Mazzotti, a No. vaia, anch'egll residente da almeno 10 anni a Sanremo, difeso da un altro avvocato sanremese, Natale De Francisi. Si dice che apparterrebbe all'B anonima sequestri » calabrese e dedita al rapimenti, nella quale sarebbero coinvolti 1 fratelli Antonio e Giuseppe Calabro, presunti autori materiali di sequestri. Michele Condolucci nega tutto. Ammette solo di essersi recato qualche volta nei due casinò francesi e dì conoscere soltanto Giuseppe Calabro, recentemente sfuggito alla cattura dei carabinieri di Torino. Calabrese come lui, gli si era presentato a Sanremo circa due anni or sono, con il nome di Putiniane. « MI aveva chiesto se potevo aiutarlo ad acquistare qui in Ri. viera un appartamento. Poi, per caso, ho saputo — dice Condo. lucci — che il suo nome era Calabro, fratello di Antonio, studente in medicina. Non c'entro per nulla né con ì sequestri e neppure con il riciclaggio dei soldi sporchi. * ★ Per coprire la propria identità di bandito sanguinario, uno dei quattro scoperti e arrestati a Pietrasanta con banconote del sequestro Navone, si era fatto dare la patente da un conoscente. Così dalle impronte digitali si è scoperto che Walter Di Monta, già implicato in reati contro il patrimonio e in droga «leggera», in realtà è Giuseppe Iannelli, 24 anni, di Troia (Foggia), ricercato per un omicidio a scopo di rapina commesso il 16 dicembre 1975, per tentato omicidio, evasione e procurata evasione. La scorsa notte 1 carabinieri di Foggia hanno arrestato anche il vero Walter Di Monte per favoreggiamento. Il giovane ha confessato di aver ceduto la patente all'amico che se ne serviva dopo avervi apposto la propria foto. Giuseppe Farinelli usava i documenti di Walter Di Monte