Toro-Juve: il campionato comincia soltanto adesso

Toro-Juve: il campionato comincia soltanto adesso Le due squadre verso uno spareggio record Toro-Juve: il campionato comincia soltanto adesso Torino e Juventus di nuovo alla pari in classifica dopo ventlsei domeniche di campionato, e le altre squadre lontanissime. Da tempo il calcio italiano non vedeva il dominio cosi schiacciante di una città sulle altre. Granata e bianconeri ripetono il duello delia scorsa stagione, ma in chiave ancora più emozionante. L'anno scorso nello stesso momento, dopo l'undiceslma giornata di ritorno, il Torino era già in vantaggio di due punti (40 contro 38 della Juve) e avrebbe mantenuto il margine sino alla fine (45 contro 43) non senza affanni ma con pieno merito. Adesso la parità è a 43 punti con ancora quattro partite da disputare, le due rivali sono in netto anticipo sulla tabella di marcia media, possono arrivare al « tetto » dei cinquanta punti, e sarebbe un record clamoroso per 11 nostro campionato. Non è detto, però, che le gare ancora da disputare bastino a dividere le contendenti. Potrebbe rendersi necessario uno spareggio, una coda mozzafiato per tifosi, giocatori, tecnici e dirigenti. Attorno a questo eventuale, ma possibile spareggio già si è accesa la bagarre. Milano e Roma lo ambiscono, sostenendo le candidature con argomenti reali ma usati ad arte: la maggior capienza dei loro stadi, una sede davvero « neutrale » interpretando alla lettera il regolamento. Torino Io pretende e lo merita per una infinità di motivi facilmente intuibili: le due squadre dopo tante battaglie debbono battersi davanti al loro pubblico, nel più grande derby della storia del calcio. La capienza del Comunale non Interessa, non interesserebbe in quel giorno una fettina di incasso in più, conterebbe solo un pezzetto di stoffa tricolore. Chi non potesse avere il biglietto si accontenterebbe della « diretta » televisiva. Il nostro stadio può ospitare 70 mila spettatori: 35 mila biglietti in distribuzione al Torino, altrettanti alla Juventus con possibilità di favorire nell'acquisto gli abbonati (circa 15 mila per parte) che sono I primi sostenitori dei due club. Il resto in Ubera vendita. Bagarinaggio, timori di disordini, tutto sarebbe uguale a Torino o altrove. In attesa di questa ipotetica soluzione, il campionato ricomincia adesso. Si deciderà forse in quattro giornate con calendari teoricamente alla pari (due partite in casa, altrettante in trasferta), con gli impegni della Juventus — che mira ad un favoloso « doppio », scudetto e Coppa — complicati dalle due partite con l'Atletico di Bilbao per il torneo Uefa, i E' chiaro che in questo « campionato di quattro giornate » chi per primo perde colpi è finito. Lo scoramento sarebbe ingigantito dall'euforia altrui, la lunga sfida sarebbe chiusa. Lo ha dimostrato lo scorso anno la Juventus. La guerra dei nervi fra i due clan dura da tempo, ora tocca le punte più alte. L'avversarlo, la gara in casa o in trasferta non sono così determinanti quanto il comportamento delle due rivali. Torino e Juventus sono sole con se stesse, con i loro sostenitori, in questo momento decisivo. Difficile un pronostico. Lo possono fare solo i tifosi che ragionano con il cuore. Difficile un pronostico perche può bastare un incidente a rendere inutile ogni ragionamento. Sino a Perugia la Juventus pareva la più solida psicologicamente, la più pratica sul campo, al cospetto di un Torino più « bello » nella media di rendimento stagionale ma meno capace di speculare sul risultato. Ma in Umbria, anche se tirati per 1 capelli da un avversario litigioso e frizzante, alcuni bianconeri hanno mostrato la corda, i loro nervi hanno avuto un sussulto. Comincia anche il caldo, può pesare. Di certo è un peccato che, dopo una stagione cosi bella, fra Torino e Juventus ci debba essere uno sconfitto, un deluso. Bruno Perucca

Persone citate: Bruno Perucca

Luoghi citati: Bilbao, Milano, Perugia, Roma, Torino, Umbria