Passaggio delle consegne tra Rabin e Shimon Peres

Passaggio delle consegne tra Rabin e Shimon Peres Resta premier ma cede le funzioni Passaggio delle consegne tra Rabin e Shimon Peres Tel Aviv, 22 aprile. Questa mattina nell'ufficio del primo ministro a Tel Aviv, Itzhak Rabin, si è incontrato con Shimon Peres per trasferire le funzioni di capo del governo. Da oggi Rabin prende congedo (.«Va in vacanza», secondo la terminologia usata) e si ritira nella sua casa nei sobborghi di Tel Aviv, pur conservando tutte le responsabilità della carica di cui il ministro della Difesa assume l'interim. Domenica sarà Peres a presiedere la seduta del gabinetto, per la quale ha già predisposto l'ordine del giorno che prevede una relazione sulla politica estera fatta da Ygal Allon e una discussione sui problemi del lavoro che conoscono, nello sciopero della Mf.rina mercantile, la più gravt crisi che si sia avuta in questo settore negli ultimi 25 anni. Non è ancora chiaro se Rabin si occuperà della campagna elettorale (nella quale Golda Meir terrà dieci comizi), che comincerà in pieno la settimana prossima: egli si è infatti riservato di dare una risposta nei prossimi giorni. Interrogato sui suoi propositi politici per l'avvenire, Rabin è stato molto vago, affermando soltanto che aspira a far parte ma non a essere a capo della «commissione esteri e difesa» della Keneseth, dove certamente sarà eletto, dato che ha il numero 20 nella lista del Maarach (Fronte del lavoro). Il congedo di Rabin, secon¬ do il suo annuncio dei giorni scorsi, si protrarrà sino all'indomani delle elezioni del 17 maggio. Si porrà allora il problema se l'interim a Peres possa e debba essere prolungato. Se i risultati della consultazione popolare saranno quelli che si comincia a prevedere, almeno secondo i sondaggi elettorali, se cioè il Maarach conserverà, se pur indebolita, una modesta maggioranza relativa in Parlamento e se Peres sarà incaricato di costituire un governo di coalizione, la questione diventerà molto delicata. C'è, infatti, la probabilità che la formazione del governo richieda molto tempo, due o tre mesi, e allora si presenterebbe il problema costituzionale di sapere chi assumerà la presidenza del gabinetto in un periodo che potrebbe protrarsi fino a metà luglio. Intanto il ministro degli Esteri Ygal Allon ha dichiarato che date le circostanze attuali Rabin non potrà più esercitare le funzioni di capo del governo, ma si augura che rientrerà presto nella vita pubblica. In due diverse interviste a settimanali francesi (L'unite e Tribune Juive), egli ha anche sottolineato altri aspetti della politica interna israeliana. Per quanto riguarda quella estera, Allon ha detto che Israele de^e, per la pace, restituire la- massima parte dei territori occupati nel 1967, ma che i confini d'allora non sono confini difendibili e sicuri. g. r.

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv