Il "no,, di Torino all'eversione in una celebrazione compatta

Il "no,, di Torino all'eversione in una celebrazione compatta 32° anniversario della libertà riconquistata Il "no,, di Torino all'eversione in una celebrazione compatta Alla fiaccolata di ieri sera hanno partecipato delegazioni di numerosi Comuni con sindaci, gonfaloni, bande - I discorsi in piazza S. Carlo ■ 11 manifesto del sindaco Ore 22: attentato a La Stampa con 3 molotov Migliala di persone con bandiere, fiaccole e gonfaloni dei comuni, hanno sfilato ieri sera per le vie del centro in ricordo di quel 25 aprile che trentadue anni or sono ha significato la riconquista della libertà dopo l'oppressione fascista: un anniversario che oggi vede lo stato democratico nato in quella lontana primavera da quegli uomini e da quegli ideali, insidiato da un'eversione criminale. Ex partigiani, operai, studenti, cittadini hanno voluto Ieri sera con una manifestazione compatta ed ordinata dire il loro « no » a questi disegni di minaccia alle Istituzioni. « Unità antifascista contro il terrorismo » era il tema della serata proposto dal presidente del consiglio regionale Sanlorenzo. E gli oratori che si sono succeduti sul podio di piazza San Carlo hanno ripreso questo concetto che già 11 sindaco Novelli aveva esposto nel suo manifesto alla cittadinanza: il ricordo « con affettuosa e mesta riconoscenza del sacrificio di guanti caddero per la conquista d'un avvenire di libertà e di pace ed un invito alla riflessione sulla necessità d'un impegno comune per la vigile difesa di quei supremi valori, contro ogni tentativo di violenza e sopraffazione ». Alle 20 il corteo ha incominciato a prendere corpo in piazza Arbarello. Erano le 20,40 quando la folla s'è mossa per raggiungere piazza San Carlo, il gonfalone di Torino, medaglia d'oro per la Resistenza, ad aprire la sfilata. Nella piazza le migliala di persone si sono accalcate attorno al podio da cui hanno parlato l'on. Vlttorelli, il segretario provinciale della Cisl Delplano, U senatore Boldrlni, rappresentanti del mondo operaio e della Resistenza. Ogni oratore ha parlato di necessità d'una vigilanza continua, d'una mobilitazione permanente e di impegno democra- tico per superare questi momen- | ti drammatici in cui la libertà ' ed il progresso civile sono minacciati. Un « no » che va detto con fermezza e chiarezza perché non è sufficiente dissentire con la propria coscienza: tacere significa omertà e complicità. Un gruppo di 300 provocatori extraparlamentari che si era tenuto in coda al corteo, verso le 21,30 mentre parlava l'on. Vlttorelli ha tentato di disturbare 11 comizio gridando: « Via, via, la¬ voratori Fiat » e ancora « Via, via, la nuova borghesia », Respinti dal servizio d'ordine del pel, 1 giovani si sono dispersi per la città. Una frangia ha assalito poco dopo le 22 la sede de «La Stampa» In via Marenco 32: tre ragazzi con fazzoletto sul volto hanno fatto Irruzione nell'Ingresso lanciando tre bombe molotov contro alcuni Impiegati, uno del quali è rimasto ferito ad un braccio dalle schegge. Giovani contro la violenza sfilano per le vie dei centro cittadino

Persone citate: Sanlorenzo

Luoghi citati: Torino