Schmidt contrario a varare leggi contro il terrorismo di Tito Sansa

Schmidt contrario a varare leggi contro il terrorismo Dibattito parlamentare sulla sicurezza in Germania Schmidt contrario a varare leggi contro il terrorismo (Dal nostro corrispondente) Bonn, 20 aprile. Il cancelliere Helmut Schmidt è contrario al varo di leggi speciali per combattere il terrorismo, come grida a gran voce l'opposizione democristiana, sostenuta da gran parte dell'opinione pubblica. Pur non nascondendo il pericolo che gli estremisti colpiscano nuovamente, come due settimane fa, quando assassinarono il procuratore generale dello stato Siegfried Buback e due suoi accompagnatori, il capo del governo tedesco ritiene che lo Stato non sia minacciato e che le leggi attuali siano sufficienti. Una lotta efficace contro il terrorismo non è compito del legislatore, ma dell'esecutivo. Durante un dibattito parlamentare sulla sicurezza interna, che secondo l'opposizione è minacciata, Helmut Schmidt ha detto che « bisogna resistere alla tentazione di costruire un tessuto di leggi dietro il quote un giorno la libertà possa diventare invisibile». E' necesario accelerare i processi contro i criminali e, soprattutto, «togliere al terrorismo il fertile terreno da cui trae nutrimento». Due, secondo Schmidt, sono i compiti dell'ora: primo, combattere i terroristi senza incertezze e senza senti¬ mentalismi per i loro motivi, fino a quando avranno cessato di essere un problema; secondo, difendere la libertà di parola e rendere chiaro che la critica alle autorità non è soltanto permessa, ma anzi desiderata in ogni stato democratico. Dopo avere fornito al Par-1 lamento una statistica del terrorismo (123 persone condannate, 60 processi in appello, 85 persone denunciate, 240 sotto istruttoria, 35 criminali tuttora ricercati, 17 morti, 88 feriti), Schmidt ha invitato l'opposizione a non diffondere tra la popolazione la calunnia che i partiti al governo non siano fedeli alla Costituzione. Ma il democristiano Helmut Kohl, che gli ha repli-1 cato, ha insistito ad accusare il governo di incapacità e ha proposto sei leggi speciali, tra cui divieti di dimostrare, controllo dei colloqui tra gli anarchici con i loro avvocati. Contro questi controlli illegali avvenuti nel carcere di Stammheim, dove sono detenuti i superstiti tre capi della «Frazione armata rossa» vi sono state oggi due proteste. Gli avvocati di fiducia Schily e Heldmann, che avevano rinunciato al loro mandato, hanno denunciato alla magistratura il capo della cancelleria Manfred Schueler (brac- ciò destro di Schmidt), a Stoccarda uno degli avvocati d'ufficio di Gudrun Ensslin, Manfred Kuenzel, ha chiesto di venire esonerato dall'incarico. La corte ha respinto la richiesta, il cui accoglimento potrebbe far saltare il processo che dura da quasi due an ni. L'avvocato Kuenzel ha ma- nifestato la preoccupazione che Gudrun Ensslin possa morire in carcere nei prossimi giorni. Da tre settimane fa lo sciopero della fame, è in fin di vita, la sua morte potrebbe essere la scintilla per una nuova esplosione di violenza omicida. Tito Sansa

Luoghi citati: Bonn, Stoccarda