Il Napoli (2-0) eliminato di Giulio Accatino

Il Napoli (2-0) eliminato Coppa Coppe: sconfitto dall'Anderlecht a Bruxelles Il Napoli (2-0) eliminato Gli azzurri incominciano bene: un gol di Speggiorin discutibilmente annullato e un palo di Esposito - Poi l'assalto dei belgi si fa insostenibile e vengono le reti di Thissen e di Vanderelst - Malumore per l'arbitraggio casalingo dell'inglese Matthewson (Dal nostro inviato speciale] Bruxelles, 20 aprile. Resa onorevole di fronte ad una squadra superiore. Il Napoli vince 1-0 in casa ed è sconfitto per 0-2 a Bruxelles. Resa anche per sfortuna perché prima che l'Anderlecht sigli II suo gol d'apertura il Napoli sflora tre volte II successo. Gli errori si pagano, e il Napoli paga. Esce dalla Coppa con qualche rimpianto, ma con la certezza di non aver nulla da rimproverarsi. L'Anderlecht detiene la Coppa delle Coppe, l'ha vinta l'anno scorso, ha vinto anche la supersfida europea battendo II Bayern detentore della Coppa dei Campioni. Non è umiliante perdere da un simile avversarlo. Rimane comunque il rimpianto delle occasioni perdute all'inizio. Il Napoli gioca alla sua maniera. Con carattere, con prudente copertura, con grande decisione Forse è troppo contratto, forse ha un po' di paura per II nome degli avversari. La sua prestazione comunque merita elogio. Benissimo Burgnich, saldo Catellani impegnato contro lo sgusclante Reti senbrink, un po' incerti gli altri difensori. Juliano lotta, e sta nella posizione che più gli piace; cioè sta indietro. Pecca di distrazione quando deve avanzare, dopo II se condo gol dei belgi. Di fronte alle continue offensive del padroni di casa è impossibile valutare il gioco degli attaccanti. Speggiorin e Savoldi rimangono troppo soli. Massa — all'inizio almeno — è più centrocampista che punta. Dei belgi si può dire tutto il bene possibile. Sono nervosi e anche cattivi finché non raggiungono il vantaggio che dà loro la promozione alla finale della Coppa. Poi accettano di giocare il calcio « vero », quello che piace a loro, giocano cioè con larghi spazi. Così manovrano meglio. Rensenbrink si conferma quel fuoriclasse che tutti conosciamo; Ressel è suo fedele aiutante. Haan è un ideatore inesauribile di bel gioco. I difensori non fanno complimenti. Sono eclettici come si addice al calcio moderno; stan no indietro e corrono avanti con stile di calciatori completi. La squadra è solida, è tra le migliori d'Europa. Non lo scopriamo questa sera. Il Napoli senza Brusco- lotti e senza Chiarugi non può fare né più e né meglio contro simili avversari. E' battaglia. Lo si vede subito. I falli diventano frequenti, le reazioni plateali. L'arbitro appare in difficoltà ma fischia tutto. Pesca anche un presunto fuorigioco oppure un presunto fallo di mano di Speggiorin che manda in rete una palla battuta da Juliano su punizione e corretta da Savoldi. II gol naturalmente non è convalidato. Sinceramente non sappiamo perché (2'). Il Napoli si difende con ordine. Pesaola ha studiato le marcature: Catellani segue Rensenbrink, Vavassori controlla Ressel, La Palma non perde di vista Haan. Anche i centrocampisti stanno in zona. L'Anderlecht attacca in forze. E' un gioco vibrante anche se un po' confusionario. Il Napoli reagisce in contropiede e prova a tirare anche Esposito che, con un lungo centro dalla destra, sorprende il portiere. La palla batte sull'incrocio dei pali e viene respinta in qualche modo [13'J. I napoletani rispondono colpo su colpo. Non dimostrano timore. Sono impegnati in tattica prudente ma non si fermano. Tentano qualche puntata, ma l'Iniziativa rimane ai padroni di casa. Massa si fa ammonire per condotta scorretta, e poco dopo anche il nome di Juliano finisce sul taccuino dello strano arbitro inglese che pare in difficoltà di fronte all'arroganza dei belgi e alla reazione sovente scomposta dei napoletani. Insistono i padroni di casa e alla mezz'ora passano in vantaggio. Punizione per fallo inutile di Vlnazzani ai danni di Vanderelst. Batte Ressel dalla destra. Dal mucchio si alza il terzino Thissen che schiaccia in rete di testa. Anche nella ripresa i belgi conservano l'iniziativa. L'arbitro continua a « perseguitare » gli ospiti ammonendo anche La Palma per fallo. L'assalto dei belgi diventa assedio, e Carmignani deve intervenire più volte. Riprovano a contrattaccare i napoletani, ma non hanno fortuna, neppure su calcio di punizione, quando Matthewson ammonisce Speggiorin che pretende, con ragione, il controllo della distanza regolamentare. E l'Anderlecht raddoppia: l'azione parte sempre da Rensenbrink che manda al centro, dove liberissimo Vanderelst devia in rete (58'). C'è anche un tocco di mano di Van Binst in piena area, ma l'arbitro dice che non è fallo. Capita una buona occasione anche a Speggiorin, ma sbaglia il tiro finale. Pure Burgnich finisce sul libretto dei «cattivi » per un fallo. E poco dopo Pesaola tenta la carta Orlandlni mandando negli spogliatoi Vinaz¬ zani. Non cambia nulla. Il Napoli attacca, ma non ha più forza fisica né i riflessi pronti. Negli spogliatoi l'arbitraggio dell'inglese Matthewson è l'argomeni to principale. Protesta Pesaola, ' protesta specialmente Burgnich che dice: « Ouesta sera è successo qualcosa di grave su questo campo. Non riesco a capire perché abbia annullato il nostro primo gol: e poi perché non ci ha dato il calcio di rigore. Ripeto, è successo qualcosa di molto grave ». E' presente anche Vicini, che per il Napoli parla di « sfortuna ». Il presidente dell'Uefa. Franchi, dice; » // Napoli è andato assai vicino alla qualificazione e non ci è arrivato per puro caso. Meritava di più ». Il massimo dirigente calcistico europeo non intende entrare nel merito dell'arbitraggio Giulio Accatino

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