Truppe di Mobutu con tra ttaccano nell'ex Katanga

Truppe di Mobutu con tra ttaccano nell'ex Katanga Truppe di Mobutu con tra ttaccano nell'ex Katanga Klnshasa, 19 aprile. Obiettivo della controffensiva governativa, che si sviluppa su due direttrici nella boscaglia tra i fiumi Lafupa e Lusudi, sembra la riconquista della città di Mutshatsha, «praticamente accerchiata», secondo un portavoce del governo, dalle forze regolari. Mutshatsha, che si trova sulla linea ferroviaria che collega lo Shaba con l'Oceano Atlantico, era stata conquistata dai ribelli nei primi giorni dell'invasione dell'ex Katanga: la presa della città non era però mai stata ammessa dalle autorità zairiane. Anche oggi il portavoce di governo ha dichiarato che i ribelli non controllavano che una parte della città. Fonti diplomatiche a Kinshasa hanno dichiarato che, quando l'invasione della provincia di Shaba cominciò, sembrò che gli insorti incontrassero poche difficoltà ad aprirsi la strada verso Kolwezi; ma gli aiuti dell'Europa occidentale, l'arrivo del contingente marocchino e, in particolare le « razioni C » giunte dagli Stati Uniti (fatto significativo per i reparti dell'esercito dello Zaire che incontravano difficoltà logistiche e che scarseggiavano in vettovaglie) hanno contribui- to a risollevare il morale tra le forze governative. Sempre secondo le stesse fonti solo una piccola parte dei 1500 soldati marocchini giunti la settimana scorsa in aiuto delle forze governative è attualmente impegnata nei combattimenti di prima linea. Le stesse fonti diplomatiche hanno aggiunto che circa la metà degli insorti, le cui forze sono valutate a 2000 uomini, è stata impegnata negli ultimi combattimenti che hanno comportato un alto numero di morti e feriti. Gli scontri più accaniti si sarebbero svolti nella notte tra venerdì e sabato nella zona di Mpala-Peit, villaggio situato alcune decine di chilometri a ovest di Kolwezi e nel quale è installata una missione cattolica. Le forze ribelli, secondo dichiarazioni ufficiali riprese dai giornali dello Zaire, «avrebbero lasciato sul terreno numerosi morti». Nel corso di quella che il giornale «Salongo» ha definito «vigorosa offensiva delle forze zairo-marocchine» sono stati fatti due prigionieri la cui nazionalità non è stata resa nota. Questi prigionieri dovrebbero essere presentati domani ai giornalisti stranieri che dovranno recarsi a Kolwezi per esaminare anche le armi, le munizioni e i documenti catturati durante questa avanzata delle forze dello Zaire. Ieri sera un portavoce ufficiale del governo di Kinshasa aveva affermato che tra le armi catturate figurano mine antiuomo e anticarro di fabbricazione sovietica. Secondo un esperto militare occidentale sarebbero stati trovati anche fucili belgi «Fall», fabbricati sotto licenza portoghese La Nigeria ha manifestato recentemente la sua disposizione a fungere da mediatrice nel conflitto ma oggi a Kinshasa non vi era nessuna indicazione che l'iniziativa nigeriana progredisse. Fonti diplomatiche occidentali hanno infine affermato che la controffensiva governativa sta procedendo lentamente, e che gli scontri sul terreno non hanno richiesto l'intervento né dell'artiglieria né dell'aviazione. ( Ansa-Reuter )

Persone citate: Fall, Shaba

Luoghi citati: Europa, Kinshasa, Nigeria, Stati Uniti, Zaire