Due Alfa Romeo in prima fila per una corsa dura e difficile

Due Alfa Romeo in prima fila per una corsa dura e difficile A Digione si inizia oggi il "mondiale,, marche Due Alfa Romeo in prima fila per una corsa dura e difficile (Dal nostro inviato speciale) Digione, 16 aprile. L'Alfa parte con due macchine in prima fila nella -500 chilometri' dell'Automobile Club francese, prima prova del campionato mondiale marche, ma questo non significa che il ritorno della casa italiana in questo genere di competizioni di durata con i prototipi sarà facile e vincente. I tempi di qualificazione, I motori dodici cilindri delle vetture milanesi, l'organizzazione massiccia, I piloti più bravi e veloci non bastano a chiudere il pronostico al rivali. Nel gioco entrano le molte curve del circuito di Digione, tutto da guidare, i consumi di carburante, I pneumatici (ogy! è scoppiata già una piccola grana a proposito delle gomme perché l'ingegner Chitl, direttore della squadra corse Alfa Romeo, poco soddisfatto delle Goodyear a disposizione, ha minacciato I tecnici della marca americana di ricorrere all'uso delle Pirelli se non provvederanno a dargli una varietà dì pneumatici più valida per la prossima gara. In programma II 24 p. v. a Monza), la resistenza del propulsori ad una fatica di 3 ore di gara alla massima velocità, cioè ad una media molto vicina ai 180 chilometri orari. La corsa, con 19 macchine al via, si presenta quindi abbastanza Interessante anche perché molto vicine all'Alfa Romeo nella velocità sul giro sono altre due macchine, la 'Toj' di Stommelen-Heyer, una vettura tradizionale, costruita in Germania utilizzando cambio e motore Cosworth di formula uno, e la Porsche 908-3 Turbo affidata a Jost-Haldi. Salvo clamorose sorprese, la lotta dovrebbe limitarsi a queste quattro macchine, ma con leggera preferenza per quelle guidate da Brambilla-Watson e da Merzarlo-Jarier, cioè le «33 SC 12' italiane. Il più veloce di tutti in prova è stato Vittorio Brambilla, che oggi pomeriggio ha fatto segnare 1'16" 21 sul giro contro l'1'16"28 di Merzario, Watson e Jarier sono stati leggermente più lenti (rispettivamente I'I6"49 e l'!6"6l). Brambilla appare piuttosto fiducioso, convinto di poter ottenere un buon risultato. Gli ordini di scuderia sembrano essere quelli di non tirare al massimo per non aprir la strada agli avversari con eventuali guai, ma certamente la lotta fra le due Alfa non mancherà. Merzarlo, che è stato accoppiato a Jarier per questioni di stazza (Brambilla e Watson sono molto più pesanti e per loro sedili e pedali assumono un altro aspetto), non nasconde che si divertirà a dare battaglia. Il comasco sta attraversando un periodo ottimo sotto il profilo psicologico. Il suo ritorno in un campionato mondiale precede di poco il rientro nel -giro- della formula uno che avverrà con il Gran Premio di Spagna. Merzario, grazie all'aiuto di un palo di 'mecenati' rimasti per il momento sconosciuti, ha Infatti fondato, assieme a Pai Joe, un team tutto suo. Ha comperato una March nuova e con l'assistenza di qualche meccanico prenderà parte al maggior numero di gare possibile. Le Intenzioni e le ambizioni del pilota italiano non si fermano qui: se il programma andrà avanti il prossimo anno Arturo disporrà dì una vettura preparata da lui stesso modificando la March a disposizione come a suo tempo ha fatto Penske. Questa macchina si chiamerà 'MerzariO' e prenderà parte al campionato mondiale. Ritornando alla gara di domani, bisogna dire che c'è parecchio Interesse per l'assoluto e non mancano I motivi validi di attrazione per la prova delle -due litro- numerosissime e competitive. Due le marche impegnate nel primo round di un campionato che quest'anno non mette in palio soltanto la coppa Fia ma un titolo Iridato vero e proprio. Una è la torinese Osella, che monta il motore BMW, l'altra la Chevron B 36 Roc. In prova l'Osella ufficiale con l'equipaggio composto dall'austriaco Quester e da Giorgio Francia ha sorpreso tutti conquistando un quinto posto assoluto che fa sperare molto bene. La prima delle Chevron, quella di Pignard Bos e Spadler è In ottava posizione. Delle altre Osella PA 5 iscritte, quella di Amphicar-VIrgìlio ha ottenuto l'undicesimo tempo, mentre quella della scuderia Torino corse di Petitti-Bormida ha avuto qualche difficoltà per la qualificazione. Domani il programma è molto intenso, si comincerà alle 10,30 con la prima prova del trofeo Alfasud francese, si proseguirà alle 12 con la 500 chilometri per riprendere alle 15,30 con una gara riservata alle vetture di produzione di serie e alle 16,15 con una gara riservata allo Star raclng team. Cristiano Chiavegato Tempi di qualificazione — 1) Alla Romeo 33 SC 12 (Brambilla-Watson) 1'16"21, media 179,527 km; 2) Alfa Romeo 33 SC 12 (Merzarlo-Jarier) 1'16"28; 3) Toi SC 302 Cosworth (Stommelen-Heyer) 1'16"86: 4) Porsche 908-3 Turbo (Jost-Haldi) 1'17"04; 5) Osella PA 5 (Quester-Francia) 1'19"55; 6) Lola T 2945 (Edwards-Craft) 1'20"63; 7) Porsche 908-3 (LungerMac Ketter) 1'20"84; 8) Chevron B 36 Roc (Pignard Bos-Stadler) 1'21"44; 9) Chevron B 36 Roc (Lalosse-Jaussaud) I'21"58; 10) Francy-Sauber C.5 (Straehl-Bernhard) 1'21"89.

Luoghi citati: Digione, Francia, Germania, Monza, Spagna, Torino