Thoma retrocesso in B Messner vice di Cotelli di Giorgio Viglino

Thoma retrocesso in B Messner vice di Cotelli Lo sci italiano sta cambiando volto Thoma retrocesso in B Messner vice di Cotelli (Dal nostro inviato speciale) Milano, 16 aprile. La Federazione sport Invernali ha cambiato sede da pochi giorni ed è un fatto Inconfutabile, ora promette anche di cambiare volto e a tutti non resta che augurarsi che ciò avvenga. La crisi della stagione '77 è stata affrontata con buona tempestività se si considera che le gare continuano ancora per parecchie settimane, ed oggi è stato presentato II nuovo organigramma del quadri federali e abbozzata la diversa filosofia che dovrebbe presiedere la preparazione pe- la prossima stagione. La volontà di far presto lascia ancora parecchi buchi nelle caselle relative alle diverse squadre, ma l'unico Importante riguarda II settore femminile, assolutamente In alto mare e probabilmente destinato a non trovare soluzioni se non con un ulteriore sforzo di rinnovai ento che giunga fino a renderlo autonomo, settore diverso com'è II fondo o II salto. Il consiglio direttivo della Fisi nella sua riunione di oggi ha praticamente riconosciuto di avere sbagliato assolutamente tutto lo scorso anno, quando si procedette alle sostituzioni del tecnici che avevano condotto le squadre nel ciclo olimpico. E' un'ammissione fatta In toni sfumati, ma non è facile per un singolo ammettere di avera sbagliato, figuriamoci per un gruppo dirigente che per sua stessa natura non è affatto omogeneo. Cade quindi la testa di Alphonse Thoma, del quale II presidente Gatta! dice testualmente: • Le ragioni della flessione di rendimenti sono da imputare a un'ec! cessiva diligenza da parte dell'allenatore, abituato a lavorare molto e bene con i giovani, smaniosi di arrivare e disposti a tutti i sacrifici. Ha spinto troppo sull'acceleratore con i nostri oam- i pioni e ad essi non ha giovato. Lui comunque resta bravissimo ». Licenziare un pilota dandogli dello scassamacchine non è proprio un complimento e sicuramente significa chiudergli la porta in faccia per una nuova assunzione. Qui però II problema non si pone perché a Thoma viene ridata la squadra B, che toccava allo sfortunato Algner (ha avuto una brutta pleurite e adesso prosegue con un'epatite virale) commettendo un errore da diplomazia: I danni che i metodi di Thoma sono riusciti a fare due anni fa sui ragazzi ancora in formazione sono stati più gravi di quelli prodotti sul campioni quest'anno. Viene censurato di fatto e con molte sfumature diplomatiche anche Cotelli. Il suo tentativo di assottigliare I ruoli tecnici e quindi rinsaldare l'accentramento nella propria persona viene annullato e ribaltato: cresce II numero degli allenatori per ogni raggruppamento e al maestri dello sport che tornano a ruoli più consoni vengono sostituiti allenatori-sciatori com'è sempre stato nel passato. A Cotelli accentratore viene nominato un vice, Josef Messner, che, tiene a precisare Gattal, subentrerà soltanto quando Cotelli avesse un raffreddore. Penso che sia invece Indiscutibile l'apporto di Messner all'Impostazione generale dei programmi, alle scelte tecniche e a tutte le decisioni fondamentali. La nuova struttura prevede quindi per la squadra A maschile di slalom: Franco Arlgoni responsabile tecnico, Messner responsabile atletico, Schwlmbacher secondo allenatore; In discesa: responsabile Luciano Lazzaro, probabilmente Stefano Dalmasso secondo allenatore, ed Antonio Enzi terzo allenatore destinato poi nel periodo delle gare ad unirsi al responsabili del gruppo B di slalom per la disputa della Coppa Europa. Questo gruppo B resta affidato a Hermann Algner nominalmente, di latto lo cura Thoma con altri tecnici da scegliere. La squadra C rimane affidata a Chicco Cotelli affiancato da Ilario Pegorarì. Per il settore femminile tutto In alto mare dopo le dimissioni confermate di Franco Vidi, il rifiuto di Claudio De Tassls e le opposizioni che dall'Interno vengono alla nomina di Egidio Sertorelll. Nessuno del tecnici è nuovo ad Impegni di allenatore. Arlgoni è stato II responsabile della formazione femminile fino a tre anni addietro. Allenatore a Sestriere, sposato con una sua atleta, Cri¬ stina Tlsot. è stato lui ad inventare Claudia Giordani, e ritroverà fra gli slalomisti Paolo De Chiesa. Luciano Lazzaro, trentenne di Tarvisio, è stato dal '73 fra gli allenatori In seconda, ha fatto una lunga trafila segnatamente nel settore discesa e ora sale In cima alla piramide. L'unico acquisto per la nazionale è Antonio Enzi, discesista scoperto con molto ritardo e durato per sua sfortuna pochissimo, da qualche tempo "reparatore zonale in quella Valle Aurina che ha già prodotto un atleta come Bruno Nóckler. la candidatura di Helmut Schmalzl è stata accantonata per due ragioni: la prima formale ma Importante che non ha fatto I corsi di allenatore, e la seconda più sostanziale che è stato compagno di squadra di troppi atleti tuttora In attività. Sono motivazioni sufficienti e gli atleti adesso dovrebbero accettare questa decisione per puntare Invece sul riconoscimento del loro diritto a partecipare alla conduzione della squadra. Sarà una battaglia assai più dura, ma vale la pena di affrontarla nell'Interesse di iuttl. Purché la richiesta degli atleti non mascheri II proposito di accumulare soltanto privilegi in più, perché piuttosto, tutti assieme, atleti e dirigenti, sarà bene che comincino a vedere come ridurli. Nell'Italia In crisi si sopportano male guadagni esentasse con troppi zeri. Giorgio Viglino

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