Sequestrate le ville di Fassio

Sequestrate le ville di Fassio Sequestrate le ville di Fassio (Dal nostro corrispondente) Genova, 16 aprile. Il « fallimento Fassio », il crack più clamoroso degli ultimi 15 anni a Genova, s'avvia ad una svolta decisiva. La curatela fallimentare ha deciso ieri di disporre il sequestro cautelativo dei beni mobili delle due residenze della famiglia, le ville di Albaro e di Nervi. Il decreto è stato firmato dal giudice fallimentare Renato Viale e reso esecutivo ieri dagli ufficiali giudiziari. Inoltre il tribunale fallimentare ha disposto un controllo oltre che un «blocco» di tutti i possibili conti correnti della famiglia Fassio in oltre 14 istituti di credito. La situazione del fallimento a questo punto, come s'è detto, è giumta ad un momento estremamente delicato, sono già stati realizzati 36 miliardi di utile, su un passivo che presumibilmente, a conti chiusi, supererà di poco i 60 miliardi. Deve però ancora essere venduta la petroliera «Ernesto Fassio» la cui asta è stata fissata per il 4 maggio, con un prezzo base di 9 miliardi. Inoltre la società «Villain e Fassio» deve ancora riscuotere oltre tre miliardi di «credito Ideca», previsto per la cantieristica e le costruzioni navali. Si presume quindi di raggiungere i cinquanta miliardi di attivo. Restano poi i beni immobili: le due ville sopracitate, il «castello San Giorgio» di Portofino, una tenuta nell'Alessandrino. Tutti questi beni immobili, più i beni mo bili che vi sono racchiusi (i Fassio sono stati, un po' tutti, dei raffinati intenditori d'arte), dovrebbero portare ad un realizzo che può variare da un minimo di tre ad un massimo di cinque miliardi, a seconda dei valori del mercato. Il tremendo « crack », in pratica, sarebbe in larghissima parte coperto: a questo punto c'è da chiedersi se il fallimento era davvero necessario, viste le possibilità dj realizzo (tra l'altro non va dimenticato che molti beni sono stati venduti all'asta fallimentare ad un prezzo inferiore al loro valore). E' difficile dare una risposta, perchè sulla « felicità » del realizzo ha giocato indubbiamente l'inflazione. La situazione dell'azienda, al momento della dichiarazione di fallimento, era davvero disperata, anche a causa dell'assoluto «disimpe gno» dell"Egam, azionista per un terzo del valore di tutto il gruppo. p> 1.

Persone citate: Ernesto Fassio, Fassio, Renato Viale

Luoghi citati: Genova, Portofino