I tesori nascosti, fuori del "mito" nell'entroterra di Moli e Spotorno di Augusto Minucci

I tesori nascosti, fuori del "mito" nell'entroterra di Moli e Spotorno La Riviera non è soltanto mare e spiaggia assolata I tesori nascosti, fuori del "mito" nell'entroterra di Moli e Spotorno Stretta di mano fra le due cittadine per un'iniziativa che porti il turismo nelle zone che custodiscono un patrimonio di bellezze naturali e d'arte - I dipinti dell'oratorio della "SS. Annunziata" come una gita a Voze costituiscono già un premio per qualsiasi esigente escursionista (Dal nostro inviato speciale) Spotorno, 16 aprile. La maggioranza dei milioni di turisti, che ogni anno affollano la riviera ligure, sono assetati di sole e di mare: si rosolano sulla spiaggia, corrono da un bar all'altro, a farsi stordire dal suono dei jukebox e non pensano minimamente a scoprire il vero volto di questa incantevole regione, clie non offre soltanto l'azzurro del cielo e del mare, ma conserva un patrimonio vastissimo di bellezze naturali e artistiche. Ci sembra perciò un avvenimento degno di attenzione l'iniziativa di una marcia Spotorno-Noli, che offre sì l'occasione di scendere finalmente dalla macchina e sgranchirsi le gambe, ma soprattutto di percorrere le antiche contrade, sentire il profumo dei boschi, soffermarsi con lo sguardo sugli antichi borghi accoccolati fra l'argento degli ulivi e ritrovare, finalmente, quella misura umana che la civiltà tecnologica ci ha fatto dimenticare. Spotorno e Noli, un tempo acerrime nemiche e protagoniste di feroci guerre, si sono date le mano per questa iniziativa (ora si parla di un mini comprensorio fra le due città) che speriamo non rimanga isolata, ma sia il viatico di tante altre manifestazioni tese a far conoscere, al turista distratto, i tesori segreti di queste terre ricche di storia e di cultura. Spotorno è celebre per le sue spiagge, i suoi alberghi, ma quanti turisti sanno che nella parte antica della città dove visse per alcuni anni lo scrittore inglese Lawrence, il celebre autore di «Lady Chatterley», e dove c'è ancora la casetta e il fico caro a Sbarbaro, dolcissimo cantore di queste terre, esistono ragguardevoli tesori artistici? Qui, oltre alle rovine del castello, costruito verso il Mille dai Lotari e più volte distrutto nelle guerre con gli «amici» di Noli, c'è l'oratorio della SS. Annunziata die, oltre ad ospitare dei suggestivi ex voto di carattere marinaro conserva parecchi dipinti di scuola genovese. Fra questi, degne della massima attenzìo- ne, spiccano due grandi tele di Domenico Piola: un'«Assunzione » e una « Natività » scoperte grazie alle ricerche di Giuliano Cerutti, uno studioso locale a cui si deve la storia di quasi tutta la quadreria di Spotorno. L'oratorio conserva inoltre un bellissimo cassone processionale di Anton Maria Maragliano, forte scultore genovese (16641741) al cui realismo popolare si univa una sensibile concezione barocca della forma. Anche la bella seicentesca chiesa parrocchiale custodisce ragguardevoli opere pittoriche fra cui un'«Annunziata» attribuita al pittore settecentesco Giuseppe Galeotti; una «madonna con Sant'Antonio e San Francesco» (opera anche questa di Domenico Piola); uno splendido crocefisso attribuito al Maragliano e parecchi altri dipinti che lo spazio purtroppo, non ci consente di citare, ma che sono degni della più grande attenzione. Per questo, riteniamo che sarebbe opportuno, da parte dell'azienda di soggiorno, la pubblicazione di una guida dettagliata alle bellezze artistiche di questa città, che potrebbe invogliare il turista annoiato a ritemprarsi non solo il corpo, ma anche lo spirito. Da Spotcrno a Noli è un tiro di schioppo, ma non dalle stradine che si arrampicano su per le pinete e costeggiano i colli. Qui il cammino è più lungo, ma assai più pittoresco: da una parte il mare, e dall'altra un declinare dolce di colline, ricche di un'infinita varietà di verdi, con i vecchi ruderi sparsi qua e là a ricordare un passato pieno di fascino. Da queste stradine si arriva a Voze « soave nome che si scioglie in bocca», come cantò Sbarbaro, che ha dato di questa piccola borgata ritta sulla montagna sopra Noli un'immagine perfetta e struggente «Voze, che sciacqui al sole le miserie delle tue poche case ammonticchiate / come pecore contro l'acquazzone / e come stipo di riposti lini sai di spigo, di sale come rete». Una borgata deliziosa, ricca di vecchie case di stampo saraceno, con la chiesa parrocchiale dall'alto campanile che, come una sentinella, sembra vegliare su tutto il golfo di Noli. Da qui si ammira uno dei paesaggi più suggestivi della Liguria: e proprio girando dietro la chiesa i marciatori, attraverso boschi, campi e frutteti, scenderanno sulla gloriosa città marinara. Qui, ad ogni passo s'incontrano i segni di un prestigioso passato: il Palazzo vescovile e la chiesa di N. S. delle Grazie, con la leggiadra facciata barocca; la chiesa di S. Giovanni, costruita verso la (ine del XIV secolo dai Cavalieri di Malta; Porta S. Giovanni, sormontata da una torre coronata da merli guelfi; l'Oratorio di S. Anna e la straordinaria torre del Canto di forma trapezoidale. Poi ancora la Torre di Papone, pòsta a difesa della cerchia interna delle mura; la medioevale Casa Repetto; il Palazzo e la torre del Comune, con la caratteristica loggia in cui, oltre alle lapidi che ricordano personaggi e avvenimenti gloriosi, è fissato, nel centro della volta, l'anello a cui veniva¬ no appesi i condannati alla tortura. Quindi il ponte medioevale che porta alla vicina antica cattedrale: la chiesa di S. Paragono, un edificio romanico che reca tracce ancora più antiche come i sarcofaghi di tipo bizantino-longobardo, trovati durante gli scavi fatti sul Unire del secolo scorso, quando la chiesetta, danneggiata da un gravissimo terremoto, subì un radicale restauro per opera di Alfredo D'Andrade. Questo l'arido elenco di alcune delle bellezze artistiche di questa straordinaria cittadina, nei cui stretti vicoli, che si aprono di tanto in tanto a piazzette che fanno da proscenio a piccole chiese e a palazzotti signorili, si respira ancora l'atmosfera di un tempo e sembra di vivere in un'altra dimensione. Augusto Minucci

Persone citate: Alfredo D'andrade, Anton Maria Maragliano, Giuliano Cerutti, Giuseppe Galeotti, Maragliano, Papone, Repetto, Sbarbaro

Luoghi citati: Liguria, Noli, Spotorno