Indiziato a Messina il pretore d'assalto

Indiziato a Messina il pretore d'assalto Rimosse il sindaco de Indiziato a Messina il pretore d'assalto (Nostro servizio particolare) Messina, 15 aprile. «La bomba è scoppiata» si commenta a Messina, mentre ai livelli ufficiali c'è un enorme imbarazzo. Il pretore Elio Risicato, che negli ultimi due anni ha fatto processare molti personaggi altolocati, tra cui l'ex sindaco democristiano Giuseppe Merlino, è stato indiziato di reato dalla procura generale della Cassazione. Il pretore (40 anni, simpatizzante di «magistratura democratica») è sospettato di aver screditato la magistratura, di aver avviato ed istruito con «eccessiva foga» alcuni processi ed inoltre di essersi «impadronito» di istruttorie non assegnate a lui. Due mesi fa, ispettori inviati dal ministro Bonifacio condussero una severa, quanto segretissima inchiesta. Del «caso Risicato» si sta occupando anche il Consiglio superiore della magistratura, che indaga sui fatti che hanno portato ail duro scontro tra il pretore e i suoi capi: il primo presidente della corte d' appello Rizzo e il pretore capo Valenti. Sono stati loro, infatti, a denunciare Risicato alla Cassazione, dopo averlo deferito al Consiglio. Dal canto suo, anche Elio Risicato ha deferito i due magistrati al Consiglio superiore. In suo appoggio il suocero, il sostituto procuratore generale Cavallari, ha denunciato il pretore-capo Valenti perchè assolse 1' ing. Merlino, quando era sindaco, imputato di interesse privato. Il processo, malgrado l'assoluzione decisa dal dottor Valenti, fu riaperto da Risicato con una sua libera iniziativa. In uno dei suoi esposti al Consiglio superiore della magistratura, Risicato contesta al dottor Valenti di aver cercato di «disfarsi» di lui prevedendone il traferimento alla sezione civile della pretura. Il cambio di mansioni non fu però ratificato dal presidente del tribunale e Risicato è rimasto al suo posto. In sostanza, il pretore accusa i «vertici» del Palazzo di Giustizia di Messina di essere stati di manica larga con gli amministratori comunali e principalmente con Merlino, da venti anni primo eletto al consiglio comunale e ohe Risicato, l'estate scorsa, rimosse dall'incarico di sindaco e di consigliere per evitare ogni eventuale inquinamento delle prove in tre processi (presunte irregolarità edilizie e l'assunzione di 129 invalidi civili che sarebbero in piena salute). In seguito, Risicato reintegrò l'ing. Merlino nella carica di consigliere comunale ma nel frattempo questi era stato rimpiazzato quale sindaco da Antonio Andò, 29 anni, figlio del senatore Oscar. Il mese scorso, poi, Risicato ha condannato Merlino a tre mesi di arresto con la condizionale e all'interdizione per un anno dai pubblici uffici per una vacante concessa in una licenza edilizia. a. r.

Persone citate: Antonio Andò, Cavallari, Elio Risicato, Giuseppe Merlino

Luoghi citati: Merlino, Messina