Ora gli sciatori azzurri vogliono ammutinarsi

Ora gli sciatori azzurri vogliono ammutinarsi Ora gli sciatori azzurri vogliono ammutinarsi Fiera polemica con la Fisi - Preparata una serie di richieste per ristrutturare l'attività agonistica - A Limone successo di Thoeni in slalom (Dal nostro inviato speciale) Limone, 15 aprile. La squadra azzurra di sci è pronta a contestare la Federazione. Se domani il consiglio direttivo della Fisi, riunito a Milano, non terrà conto del parere degli atleti nel prendere le decisioni circa la ristrutturazione dell'attività agonistica per la prossima stagione, gli sciatori italiani Inizleranno una clamorosa protesta che potrebbe avere gravi conseguenze sul futuro di questo sport, che trascina una massa di praticanti senza eguali. Come e con quali mezzi gli azzurri metteranno In atto la loro protesta non è stato ancora stabilito. L'unica cosa certa è che questa volta sono tutti uniti nel chiedere di contribuire alla gestione di quella che non può essere definita altrimenti che la loro professione. GII atleti non Intendono più sottostare alle imposizioni giunte dall'alto per quanto riguarda i programmi stagionali che gli uomini devono portare a compimento. Riuniti nel pomeriggio nell'albergo di Limone che II ospita, i ragazzi della squadra (erano tutti presenti tranne Pierino Gros, che è ammalato, e Noeckler, che è rimasto a casa) hanno stilato una specie di •memorandum' che intendono far prendere In considerazione e rispettare. Queste le richieste di massima: 1) Divisione della squadra in tre gruppi: una serie A per gli slalomisti e discesisti molto ristretta, cinque o sei elementi fissi; una formazione di > probabili », con una decina di atleti in predicato di passare alla - A » In base ai risultati ottenuti; una serie B aperta ai giovani. 2) Nomina di allenatori di gradimento degli atleti (essi vorrebbero l'ex-azzurro Helmut Schmalzl alla guida degli slalomisti, magari con l'aiuto di Franco Arigoni che sarebbe invece il candidato federale; ritorno di Panatti al vertice dei discesisti, con la collaborazione di Antonio Enzi e passaggio di Joseph Messner a coordinatore di tutta la preparazione atletica; spostamento dell'attuale » trainer » Alphons Toma alla squadra « B •). 3) Acquisto dell'attrezzatura tecnica ritenuta basilare per la preparazione (video recorder per la registrazione degli allenamenti). « Siamo stanchi — dicono in coro gli atleti — di dover mettere la nostra attività nelle mani degli altri. Per questa situazione abbiamo già buttato via un anno, con conseguenze disastrose. Non intendiamo più subire passivamente, ma vogliamo partecipare alle decisioni che ci riguardano direttamente. In fondo gli allenatori devono preparare noi e non i dirigenti. Gli uomini scelti devono essere di nostro gradimento, debbono essere persone che contribuiscono a portare la serenità nell'ambiente e non a farci litigare ». L'atmosfera tesa non ha comunque disturbato la prima gara del • Memoria! Giorgio Armand • per il quale gli azzurri si sono ritrovati a Limone, ad un anno di distanza dal campionati italiani. La prova, disputata stamane con la partecipazione di oltre 115 atleti, ha fatto registrare la prima vittoria di Gustavo Thoeni dopo due anni in slalom speciale. L'ultima volta che il campione di Trafoi era giunto primo tra I paletti stretti era stata a Sun Vallev, nella primavera del '75. A chi gli ha chiesto se si ricordava di quella gara, Gustavo ha risposto che qualche volta anche la sua memoria la cilecca. ■ E' una vita — ha detto comunque — che non mi prendo una soddisfazione. Però non è in "speciale" che debbo fare punti. E' il gigante che m'interessa, la prova di domani». Thoeni si è costruito II successo sulla pista di quota 1400 al Colle di Tenda nella prima manche, quando ha nettamente staccato tutti I rivali, cioè gli altri azzurri (tutta la squadra meno Gros e Noeckler] e un gruppone di stranieri, tra i quali figuravano II giapponese Kaiwa, alcuni giovani americani e gli austriaci più in vista, i fratelli Ochoa e tutta la nazionale francese. Gustavo ha fatto segnare il tempo di 51 "32, contro il 52"31 di Mauro Bernardi e il 52"50 di Franco Bieler. Nella seconda manche Thoeni ha resistito all'attacco di Arnold Senoner, che è stato il più veloce, di Radici e Bieler. L'unico che avrebbe potuto impensierirlo, Bernardi, ha spigolato a pochi metri dal traguardo saltando una porta. Radici, Bieler e Senoner sono finiti nell'ordine, precedendo II primo degli stranieri, il transalpino Philippe Hardy, noto alcuni anni fa perché nelle gare giovanili batteva regolarmente Pierino Gros. Domattina si replica sulla pista dell'Alpetta, di fianco alla seggiovia del Sole, con lo slalom gigante. L'inìzio previsto per la prima manche è per le ore 8; la seconda prenderà il via subito dopo il termine della prima. Cristiano Chiavegato Finale: 1. Thoeni (It) 1'02"40; 2. Radici (It) a 1"13; 3. Bieler (It) a 1"21; 4. Senoner (It) a 1"28; 5. Hardy (Fr) a 2"03; 6. Bonvin (Fr) a 2"28; 7. Murdock (Usa) a 2"49; 8. Kalva (Giap) a 2"59; 9. Hudry (Fr) a 2"65; 10. Stock (Au) a 3"34.

Luoghi citati: Limone, Milano, Usa