Linea di Carter sui rapporti tra gli Usa e l'America Latina
Linea di Carter sui rapporti tra gli Usa e l'America Latina Linea di Carter sui rapporti tra gli Usa e l'America Latina Washington, 14 aprile. Una nuova politica per l'America Latina è stata annunciata oggi dal presidente Carter in un discorso pronunciato al consiglio dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) nella sede della « Panamerican Union ». Carter ha parlato alla presenza dei rappresentanti diplomatici di tutte le Repubbliche del subcontinente, ad eccezione di Cuba, e di tutti gli ambasciatori accreditati presso l'Osa. Il discorso è stato radiotrasmesso in diretta nel Sud America con traduzioni in spagnolo e portoghese. La politica dell'amministrazione democratica Usa verso i Paesi latino-americani si basa su tre punti: rispetto dei diritti dell'uomo, non intervento negli affari interni e cooperazione economica. E' stato il primo discorso di Carter sull'America Latina, passo obbligato di tutti i nuovi presidenti nei primi cento giorni dell'assunzione dei poteri. Il capo della Casa Bianca si è impegnato a stipulare un nuovo trattato per il Canale di Panama e ad esplorare le possibilità di normalizzare i rapporti con Cuba « su basi equilibrate e reciproche » (contatti sono già in corso su entrambi i problemi). Ha quindi rivolto un appello all'America Latina perché collabori nel bloccare il pericolo di proliferazione delle armi atomiche e riduca il volume delle armi convenzionali. « Una politica unilaterale Usa verso l'America Latina e i Caraibi non avrebbe molto senso. Ci serve un approccio più ampio e più elastico, da stabilirsi in collaborazione con voi », ha detto Carter ai rappresentanti dei governi del sub-continente. Carter ha. proseguito affermando che la nuova politica di Washington si baserà sui tre seguenti fattori: « Primo. Le caratteristicite individuali e la sovranità di ciascuna nazione latino-americana e caraibica saranno da noi tenute in alta considerazione e non agiremo alVestero con modi che non sarebbero tollerati all'interno ». « Secondo. Il rispetto per i diritti dell'uomo, che costituisce tra l'altro una grande parte della vostra tradizione». « Terzo. La cooperazione economica: è, nostro desiderio premere per la soluzione delle grandi questioni che condizionano i rapporti tra i Paesi industriali e quelli in via di sviluppo. I vostri problemi economici sono anche di natura globale e non possono essere affrontati solo in termini regionali », (Ansa)
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