Già netto il vantaggio in classifica di Giulio Accatino

Già netto il vantaggio in classifica Già netto il vantaggio in classifica Il Bari verso la Serie B Il dott. Di Palo da 16 anni presidente-padrone - Programmi di Losi (Dal nostro inviato speciale) Bari, 13 aprile. Se domenica non perderà a Pagani, il Bari non dovrebbe incontrare più ostacoli verso la promozione in serie B. La Paganese infatti è al secondo posto con cinque punti di distacco. La Reggina, terza, è lontana di dieci punti. Mancino otto giornate alla fine — ne mancheranno sette domanicj sera — ed il vantaggio dei pugliesi dovrebbe risultare decisivo. A Bari già si preparano le feste. Ma nessuno vuol parlare dell'evento tanto atteso. Non se ne parla per scaramanzia. Dice il presidente prof. De Palo: « Ne discuteremo a promozione avvenuta. L'attendiamo ormai da tre anni ». Sono passate tre stagioni dal giorno della retrocessione del Bari nelle file del semiprofessionisti. I dirigenti hanno subito tentato il ritorno, ma una prima volta il Bari fu secondo e toccò al Catania passare In B. L'anno dopo fu la volta del Lecco con il Bar! a tre punti. Ora II più è fatto. Cinque punti sono tanti: a meno di un crollo inlpotlzzabile al momento, la promozione del Bari entra nell'ordine logico delle cose. Ma quali problemi aprirà il passaggio del Bari tra i professionisti? La città, la società, la squadra sono pronte al grande rientro? In B il campionato diventa nazionale, le spese aumentano, I costi si moltiplicano. CI sono i soldi? Da una breve indagine svolta in città risulta che tutto è pronto. I tifosi sognano ad occhi aperti, il presidente prof. De Palo è disposto ad allargare la borsa, Losi, l'allenatore, afferma che « la squadra sarà pronta per un campionato di serie B, un campionato di assestamento, in modo da tentare l'avventura addirittura della A nel breve spazio di due stagioni ». La società — Il Bari è una società per azioni a conduzione personale. Sembra un'assurdità giuridica, ma è la pura verità. Il club ha un solo padrone, il prof. De Palo, che raccoglie nel suo portafoglio l'intero pacchetto azionario, 180 milioni. Diciamo « padrone • nel senso benevolo del termine, perché per il prof. De Palo, Illustre ginecologo, il Bari è la seconda famiglia. E' alla presidenza da sedici anni. « E' ci rimarrò ancora per molto — aggiunge —, perché stare vicino ai giovani mi place ». De Palo continua: « Won considero il calcio un'industria, ma la mia famiglia. Fare l'amministratore unico mi costa tempo, ma sono qui e continuerò a lavorare per il Bari ». Gli chiediamo che cosa succederà dopo la promozione. La risposta è franca e spontanea: 'Andremo avanti con la speranza di migliorare ancora*. Non ha il coraggio di parlare della serie A, ma lo dirà poco dopo Losi, discutendo di squadre e di tecnica. Problemi finanzieri — Con i suoi 500 mila abitanti, Bari praticamente è la terza città del Meridione, dopo Napoli e Palermo. Ha uno stadio capace di circa 40 mila spettatori e la gente corre al richiamo del calcio. In serie C si contano mediamente trentamila spettatori ogni partita, il che significa oltre 600 milioni in diciannove gare. Sono pochi per un calcio professionistico, ma la B e specialmente la A potrebbero raddoppiare se non triplicare l'intera somma. La società non è neppure tecnicamente sprovveduta. Negli ultimi anni sono stati ceduti giocatori di ottimo valore. Basta ricordare Butti, prima al Cagliari poi al Torino, e Casarsa ora alla Fiorentina. Certo il presidente, prof. De Palo, non nasconde qualche preoccupazione per il miliardo e più di passivo, ma aggiunge anche: « Abbiamo un capitale giocatori valutato ad oltre due miliardi, e i soldi per potenziare la squadra non mancheranno. Li tireremo fuori, non dico quanti, ma certo rafforzeremo la squadra in modo da renderla adeguata alla difficoltà della serie B ». Sempre De Palo informa che gli enti locali — Regione, Provincia e Comune — non danno una lira al calcio, e conclude: « Tutto cade sulle mie spalle, ma ne sopporto il peso. Il Bari andrò avanti ». Problemi tecnici — Ne parla Giacomino Losi, bergamasco di nascita, ma romanista di passione calcistica. Dice: • La squadra è più adatta alla B che non alia C. Temevo che il clima Infuocato del campi del Sud riducesse il nostro potenziale tecnico che è notevole, invece sono riuscito ad infondere al ragazzi il mio temperamento di lottatore. Con tre acquisti indovinati, il Bari disputerà un ottimo campionato dì B, per tentare l'anno dopo la scalata alla serie A ». Entriamo nei dettagli. Il trainer barese tesse gli elogi del terzino Frappampino, dei centrocampisti Sciannimanico e D'Angelo e dell'attaccante Asnicar. Sono tutti ragazzi o poco più. Ma Losi aggiunge subito: « Frappampino ci è stato chiesto da più società di serie A, ma né lui né gli altri saranno ceduti. Il presidente prof. De Palo è d'accordo con me: il Bari compra, non vende. Vogliamo salire ». Tra dirigenti e trainer sono in corso colloqui sulla prossima campagna acquisti. Sono stati fatti dei nomi, che vengono tenuti segreti per evitare la concorrenza. Il piano pare completato, le trattative abbozzate. Le conclusioni verranno a tempo debito. Intanto non è ancora sicuro che Losi debba fermarsi. Tutto lascia intendere di sì, ma sull'argomento De Palo dice: • We parleremo quando sarà ora. Losi lavora bene. E' un tecnico serio e capace, ma non vojlio decidere ora. Prima la promozione poi il resto ». E' soio questione di scaramanzia? Forse sì. A Bari tutti sognano ad occhi aperti, e non vorrebbero che il sogno si interrompesse bruscamente. La squadra è pronta alla volata finale ed i tifosi sono decisi a sostenerla. Bari merita una squadra di alta qualità. Giulio Accatino

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