Ragazza con lo sguardo allucinato gotta in un tombino 412 mila lire

Ragazza con lo sguardo allucinato gotta in un tombino 412 mila lire Il fatto accaduto a Milano: nessuno ì'ha fermata Ragazza con lo sguardo allucinato gotta in un tombino 412 mila lire (Nostro servizio particolare) Milano, 13 aprile. (o. r.) Non si è riusciti ancora a sapere nulla della misteriosa ragazza che, nel tardo pomeriggio di ieri, di fronte alla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, ha stracciato, e buttato in un tombino, un fascio di banconote per il valore complessivo di 412 mila lire, in tagli da cinquanta, venti, dieci e mille. Le testimonianze sono discordi: in un primo tempo, di fronte a qualcuno che aveva creduto di vedere un'anziana signora, s'era tornati a parlare della famosa «menagramo» che prediceva la distruzione del capoluogo lombarda, causa un terremoto, circa due mesi or sono. Il fatto è che in pieno centro, in piazza Cordusio, nel bel mezzo del traffico delle diciotto, una ragazza bruna, in jeans e camicetta colorata ha aperto la borsetta (anche qui, ricordi confusi dei testimoni: di pelle a frange, secondo alcuni, indiana, in stoffa, coloratissima, a detta di altri) cominciando ad estrarre banconote. Una ad una, senza nemmeno troppa fretta, le ha strappate a metà e infilate in un tombino. Poi se n'è andata. Intanto però erano fioccate le telefonate alla polizia: «Venite a prendere una pazza che butta via i soldi». «Se vedono una rapina scappano tutti», ha commentato oggi qualcuno, «ma di fronte a una ragazza che straccia banconote, si mobilitano a decine». Quando gli agenti sono arrivati, la giovane era sparita. I soldi erano nel tombino, a dimostrazione Al manicomio di Genova che non si era trattato di uno scherzo e che nessuno dei presenti aveva le traveggole. Sarebbe un episodio tutto sommato divertente, anche se sconcertante, se a suggerire risvolti inquietanti non fosse intervenuta la testimonianza di un gioielliere che ha il negozio li vicino. Pochi minuti prima del fatto, una giovane vestita allo stesso modo, «con lo sguardo allucinato, come una drogata», è entrata nel locale ed ha chiesto «l'anello più caro che c'e». L'orafo gliene ha mostrati tre o quattro, lei li ha guardati senza interesse ed è uscita, sempre con lo stesso sguardo vuoto, senza nemmeno rispondere al commerciante che le domandava di esaminare qualche bracciale. Stasera la fantasia s'è messa in moto: chi sostiene che i soldi potrebbero provenire «da un riscatto», chi afferma che si tratta di una vendetta sentimentale (abbandonata dal suo amore, ricco, la giovane avrebbe stracciato la somma per ostentare la sua indifferenza di fronte «ai soldi di lui»). Altri la buttano sul sociologico: dicono, che stracciando il denaro, la ragazza ha voluto distruggere il simbolo della civiltà dei consumi. In questura, minimizzano, con un mezzo sorriso: «Ma le pare che con tutto quello che c'è in giro stiamo a perdere tempo per una che straccia banconote...?».

Luoghi citati: Genova, Milano