ll brigadiere che ha ucciso lo studente indiziato per eccesso di legittima difesa

ll brigadiere che ha ucciso lo studente indiziato per eccesso di legittima difesa ll brigadiere che ha ucciso lo studente indiziato per eccesso di legittima difesa Il tragico episodio il 16 marzo, in corso Ferrucci - Il carabiniere: "Ha impugnato una pistola; gliela abbiamo trovata addosso" - La madre: "Non ha mai avuto armi" - Il magistrato accerterà la verità Il brigadiere del carabinieri Giorgio Vinardi che nella notte del 16 marzo ha ucciso con quattro colpi di mitra lo studente Bruno Cecchetti fermo sulla sua auto nel controviale di corso Ferrucci, è stato indiziato, dal consigliere istruttore dott. Palaja, per « eccesso colposo di legittima difesa ». Con questo provvedimento gli atti saranno trasmessi alla procura della Repubblica per la fase istruttoria del processo. Un altro passo avanti nella storia di questo doloroso episodio che a tutt'oggl presenta lati misteriosi, anche dopo l'autopsia della giovane vittima e le perizie balistiche. Ricordiamo gli avvenimenti di quella tragica notte in cui Cecchetti trovò la morte sulli sua « 127 » chiara. Pochi minuti prima che la radiomobile del brig. Vinardi lo fermasse, la centrale del carabinieri aveva diramato le ricerche di una « 127 » amaranto su cui, secondo alcune voci, poteva viaggiare un evaso dalle Nuove. E' da poco passata l'una quando Bruno Cecchetti, lasciati gli amici con cui ha trascorso la serata, arriva in corso Ferrucci a poche centinaia di metri dalle carceri. Per evitare di compiere il giro completo di piazza Adriano si inserisce nel contro- viale in senso vietato. E' in quel momento che la Giulia dei carabinieri Io blocca. La pattuglia è in allarme: dalle Nuove gli agenti di guardia hanno segnalato i movimenti sospetti di una 127 amaranto; si teme che si stia progettando un'evasione. Ecco la versione del brigadiere Vinardi: « Quando il giovane ci ha visti accanto all'auto ha teso la mano al cruscotto ed estratto una pistola. Prima che potesse usarla, ho sparato. Lo studente st è afflosciato sul sedile. Lo abbiamo trovato rantolante con un'Astra cai. 9 in pugno ». Ma la madre o gli amici di Bruno hanno contestato questa versione e si sono costituiti parte civile: « Non ha mot posseduto una pistola — affermano — aborriva le armi. Era un ragazzo tranquillo che pensava solo a studiare e a laurearsi: un mite, nessuna idea estremista, nessun culto della violenza. Forse quella notte s'è chinato di scatto per afferrare gli occhiali che aveva nel cruscotto. Il bagliore delle lenti ha ingannato il multare facendogli pensare ad un'arma. Bruno aveva l'obbligo dt guidare con le lenti, può aver pensato che, dopo l'infrazione d'aver percorso In senso vietato II contraviale, era meglio non farsi sorprendere senza occhiali. Così, s'è candidato al suicidio ». Sta ora al magistrato approfondire l'indagine e accertare la provenienza della pistola trovata sul corpo di Bruno Cecchetti. Lo studente Bruno Cecchetti

Persone citate: Bruno Cecchetti, Cecchetti, Giorgio Vinardi, Palaja, Vinardi